Roma: Andria “Approvata all’unanimità in Commissione Agricoltura risoluzione crisi settore castanicolo”

 La Commissione Agricoltura del Senato ha approvato all’unanimità la risoluzione sulla crisi che ormai da tempo investe il settore castanicolo, anche per effetto dell’attacco ai castagni di un insetto, il “cinipide galligeno”, che riduce sensibilmente la produzione dei frutti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e pregiudica la stessa sopravvivenza delle piante.Il provvedimento nasce dall’iniziativa del sen. Alfonso Andria, Vice Presidente della Commissione Agricoltura, che presentò uno schema di risoluzione, sottoscritto dai colleghi del Gruppo PD e pubblicato il 14 giugno, tendente a sollecitare il Governo ad assumere una serie di interventi urgenti a tutela del settore. Successivamente, come è prassi, il Presidente del Senato ne assegnò la trattazione alla Commissione competente. Il testo (a firma congiunta sen. Allegrini, quale relatrice di maggioranza, e sen. Andria, presentatore della risoluzione e primo firmatario) è stato licenziato dalla Commissione nella seduta di mercoledì 27 luglio. Si chiede al Governo di garantire la tutela delle aziende e dei posti di lavoro a rischio mediante specifici sostegni e di predisporre una strategia – essenzialmente e preferenzialmente basata sulla lotta biologica – che in tempi ragionevolmente brevi sollevi il comparto castanicolo dall’attuale grave ulteriore crisi che soffre per effetto dell’attacco alle piante del cinipide. In Italia vengono prodotti mediamente 60 milioni di chilogrammi di castagne all’anno, di cui circa il 50% in Campania, il 18% in Calabria, il 16% nel Lazio e quantità più ridotte in Toscana, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna. Di qui la rilevanza economica del comparto. “Con la risoluzione – afferma Andria – il Governo viene impegnato ad operare in raccordo con le Regioni al fine di garantire massima tempestività negli interventi, con particolare riguardo al finanziamento e all’attivazione del Piano Castanicolo Nazionale, integrandolo con ulteriori azioni e misure a sostegno della castanicoltura, anche attraverso indennizzi e sgravi fiscali e contributivi, nonché prevedendo le medesime coperture assicurative che garantiscono altri settori del comparto agricolo”.