Il Paese degli scandali!

di Rita Occidente Lupo

Che l’Italia non stia vivendo una stagione felice, sotto gli occhi di tutti…e del mondo intero. A tal punto che, nel tritatutto mediatico internazionale, in burletta le stesse vicende che stanno coinvolgendo il premier azzurro. La qualità della vita italiana, seriamente inficiata dai letti di Arcore e dai particolari piccanti che vengon fuori dalle donne di turno, che transitano per Palazzo Grazioli e non solo. Dalle continue scoperte velinare, di papabili politici in rosa, intente a traffici prostituivi, più che alle vicende sociali. Intanto, il Paese del Sole, che canta alla vita spensierata, tra spaghetti e mandolini, nella sua parabola discendente, senza riscatto. Smarrendo anche le lacrime, se il caso di dirlo, della disoccupazione imperante, della finanziaria strozza ceti medi, che finiscono per confondersi con lo sciabordio lagunare, che ancora Venezia conosce, non sempre quando l’acqua è alta. Lo stesso Berlusconi, nella canotta da gondoliere, in una parodia caricaturale, che lascia poco da ben sperare sul recupero di uno Status degno dell’Unione. Questo l’identikit che, senza pietà, il settimanale tedesco Spiegel, ha voluto affidare ad una copertina coloratissima. Un Silvio gondoliere, tra due sirenette escort, a seno nudo, con un piatto di spaghetti e una pistola al centro dell’Italia, sottostante al cubitale titolo “Ciao bella!” Un modo per stigmatizzare il calo delle borse, seriamente compromesso dalle vicissitudini personali del presidente del consiglio che, dopo 17 anni, non sarebbe più in grado di detenere quella governance accattivante, quel savoir faire che, al di là del gessato blu, tanta presa ha fatto sull’elettorato. Acqua passata, sotto i ponti degli scandali, sotto le sciabolate dialogiche con Veronica, sotto le picchettate del lodo Alfano. L’Italia, patria di Santi e di naviganti, sembrerebbe fermare il premier e lanciare un Sos, in cerca d’un altro skipper, non di fortuna! Così, agli occhi europei, di quella Germania teutonica che, al di là di un muro, in ogni caso è riuscita a recuperare perfino le stragi di Norimberga. A riscattarsi, agli occhi del mondo, da un misfatto che la storia non le perdonerà mai. Ma, per Silvio, possibilità d’appello sparute: la disoccupazione italiana, che allunga la sua ombra nell’intero Stivale, lo crocifiggerebbe senza pietà, non solo per la Ruby di turno o per la Noemi, orfana del suo papi! Qualcuno potrebbe canticchiare, dinanzi all’ennesima intercettazione o alla costante inquisitoria, insieme a Bennato, al di là di Minetti o di Mora “Sono solo canzonette…?”

 

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