Femminismo terzo millennio!

di Rita Occidente Lupo

“Se non ora, quando?” ha stigmatizzato la piazza rosa senese, dopo il fiato alle trombe, per una riscossa che sa d’antico. Se il femminismo dei grintosi anni Settanta, urlava “Non donne nè madonne, solo donne” ora il caso Ruby, solo il la per verificare  la presenza femminile nella società e nella politica. Al di là degli scanni…della politica! Una donna che, transitando per la disoccupazione lavorativa, per l’agone sociale quotidiano, mette in gioco se stessa, nel voler scendere in politica, al di là degli steccati maschilisti, giammai obsoleti. Al di là di certi archetipi cognitivi..di certi pregiudizi, così giurassici, che ancora bussano le inquietudini del presente. Un movimento che già ha bucato oltre 200 piazze, a febbraio e la cui eco propagata anche oltr’Alpe. La donna, con le sue capacità dialettiche ed intellettive, con le sue doti umane e la sua femminilità, non prostituita al potente di turno. Nè appannaggio d’alcove per favoritismi politici. Tra le tante partecipanti, assente la presenza parlamentare, eccezion fatta di Rosy Bindi. Le donne si attrezzano, dunque, a rivendicare il proprio ruolo, a far valere il proprio sesso, non come leva opportunistica nè come trampolino di carriera. Una degna ripulita ad un’icona durata troppo a lungo, per esser ancora credibile! e fraintesa, mistificata, mercanteggiata anzicchè esser scoperta nel  suo valore!