Per la Salernitana è davvero finita?

                         Maurizio Grillo

La situazione della Salernitana, almeno allo stato attuale, non lascia intravedere niente di positivo, anzi coloro che si lasciano andare a previsioni catastrofiche, facendo diventare il Leopardi un dilettante nei loro confronti, non hanno proprio tutti i torti. Analizzando i fatti la società è inadempiente su tutto, ha presentato una domanda d’iscrizione al campionato di Lega Pro largamente incompleto, non ha provveduto ad effettuare la ricapitalizzazione e se non dovesse adempiere a tutte queste incombenze, allora si che 92 anni di grande storia calcistica finirebbero miseramente. Una cosa, però, va detta e cioè che al momento non esiste nessuna comunicazione ufficiale, né scritta, né orale, che Cesarano non voglia più rilevare la Salernitana, qualcuno, però, potrebbe obiettare che il cursus dei fatti appare alquanto eloquente, ma correttezza vuole che alla formale richiesta scritta di acquisizione da parte dell’imprenditore pompeiano della società granata, faccia da contraltare altrettanta dichiarazione scritta di rinuncia all’acquisto, o no? Allora cosa pensare, seguire quello che ormai tutti pensano, ovvero ad un fallimento annunciato della Salernitana, che si concretizzerebbe il 18 luglio prossimo, oppure aspettare ancora un po’, facendo sfoggio di grandissimo ottimismo, prima di cantare il de profundis? A rendere le cose terribilmente più difficili provvedono anche i diretti interessati con il loro mutismo accanito e la inutile ricerca della fuga a tutti i costi, per fortuna ogni tanto viene fuori un comunicato stampa della società, che poi, tutto sommato, lascia il tempo che trova, anche  se l’ultimo in base all’uso del marchio è servito a  stemperare alcune inesattezze, ovvero chi compra la Salernitana rileva anche il tanto amato cavalluccio, senza ulteriori esborsi nei confronti della Energie Power di Lombardi. Insomma cresce la rabbia e la preoccupazione della tifoseria granata che vorrebbe quantomeno chiarezza per l’uxursus della vicenda, del resto mancano pochissimi giorni all’epilogo, in pratica una diecina, poi dentro o fuori, ma come avviene in campo medico il paziente deve essere informato del suo stato di salute, anche se versa in condizioni disperate, sic et simpliciter.