Cava de’ Tirreni: Giovanni Del Vecchio, il perché d’una scelta

La decisione assunta durante il conclave, che di fatto mi mette fuori dalla maggioranza, conferma la bontà della mia scelta, chi alza la voce contro il Presidente della Provincia manifestando democraticamente il suo pensiero di dissenso per la sua politica verticistica nel partito viene messo fuori dalla maggioranza di governo cittadino e isolato. Mi dispiace perchè il mio segnale di un malessere esistente anche in amministrazione non è stato recepito dai miei colleghi, non ho perso io ma ha perso la città. Così come le gravi dichiarazioni rilasciate dal Vicesindaco Napoli sono la conferma che la scelta che ho fatto è una scelta di libertà. Solo per aver manifestato la mia contrarietà alla linea del partito espressa dai suoi massimi vertici, ora passo per “un golpista” che ha cercato di colpire l’amministrazione, quando io, invece, al contrario, ho sempre voluto il bene dell’amministrazione. Desta meraviglia, poi, l’invito di Napoli al sottoscritto perché rassegni le dimissioni da consigliere comunale, perché provengono proprio da lui che non è stato eletto dal popolo ma solo nominato; è lui che deve rassegnare le dimissioni e fa sorridere che proprio lui, con il sostegno del Coordinatore Cicco e dei consiglieri ciriellini Roberto Bellizia e Senatore Raffaele, che hanno contratti di collaborazione rispettivamente il primo con il Comune e i secondi con la provincia, parlino di poltrone o incarichi che io avrei richiesto al partito. La mia, intendo ribadire, non è stata una scelta personalistica, dettata da opportunismo, come si vuol far credere, ma ispirata ad un modo di fare politica disinteressato; infatti, se avessi voluto qualche poltrona o incarico sarei andato via dal partito molto tempo prima, non avrei sposato un progetto politico nel 2006 quando l’on. Cirielli era semplicemente un parlamentare di opposizione e Napoli solo un consigliere comunale di opposizione, non avrei aspettato oggi che sono in maggioranza per sbattere la porta. Appaiano, pertanto, calunniose le accuse che mi dono state mosse e che certamente non fanno onore al partito. Infine, io che sono un professionista e non ho bisogno della politica per vivere non posso accettare lezioni di stile e moralità politica da chi, come il Vicesindaco, invece è un “professionista della politica” e sa bene che non ho mai chiesto incarichi o prebende a nessuno. D’ora in avanti, voterò secondo coscienza e in piena autonomia di pensiero, e saró vigile e attento su tutte le dinamiche della vita dell’amministrazione pronto ad intervenire solo e sempre nell’interesse della città.
Il consigliere comunale indipendente
Avv. Giovanni Del Vecchio