Strauss-Kahn e il “teorema della trappola” dell’imprudente scrittore

Michele Ingenito

Arrestato dalla polizia di New York il 15 maggio scorso per tentato stupro nei confronti di una cameriera di colore del suo albergo, l’ex direttore generale del Fondo mondiale degli  investimenti è di nuovo libero. Ieri, infatti, meno di due mesi dopo il clamoroso evento, Dominique Strauss-Kahn è stato rilasciato con il parere favorevole della Procura newyorkese perché non più colpevole del reato contestato. Soprassediamo sui particolari della vicenda ormai nota a tutti, che ha fatto il giro del mondo e che ha gettato un mare di fango, distruggendolo, su uno degli uomini più potenti del pianeta. L’etica protestante di weberiana memoria è impietosa, nonostante la perfetta ipocrisia interpretativa di chi la professa. I problemi, quindi, sono per chi ci capita. Ci rimette la testa e da subito (vedi il caso in oggetto), salvo riabilitazioni di facciata, per quanto significative esse siano per chi fino a ieri rischiava comunque venti anni di carcere. Cosa è successo a metà maggio 2011? All’epoca il sessantaduenne Strauss-Kahn avrebbe tentato, secondo l’accusa di una cameriera del proprio albergo, di stuprarla. Il che vuol dire che l’avrebbe denudata con la forza, sbattuta sul lettone e fatto sesso selvaggio. Teoria che ha convinto tutti al momento, attese le contestazioni specifiche della donna. A fine giugno, però, l’intera questione si è già risolta perché frutto di un normale e consensuale amplesso, senza alcuna violenza o tentativo di stupro che dir si voglia. Ebbe ragione allora il diretto interessato allorquando riferì all’istante di una trappola ai suoi danni, come hanno poi confermato le intercettazioni mai sospese della polizia dopo la prima e più dolorosa fase dell’evento. Una polizia evidentemente disinteressata all’una o all’altro dei protagonisti e motivata esclusivamente dalla ricerca della verità.  E’ evidente che, pur dinanzi ad una linea iniziale prevalente di colpevolezza, gli investigatori americani non hanno mai  sottovalutato l’ipotesi del complotto, continuando ad indagare con discrezione e tenacia. Qualcuno, infatti, deve essersi chiesto come mai un uomo di tale levatura e intelligenza avesse potuto esercitare la forza bruta per portarsi a letto una donna neppure tanto desiderabile, a giudicare dalle apparenze. E, soprattutto, come mai una donna non consenziente, non abbia urlato a squarciagola, non abbia scatenato il finimondo, non abbia fatto volare sedie e indumenti, ceneriere e piatti a portata di mano nella sontuosa suite, costringendo l’’energumeno’ di turno a rinunciare. Non è necessario essere segugi di razza per adottare tecniche investigative tutto sommato semplici, come nel caso di specie. E’ sufficiente la correttezza professionale, la preparazione, l’intelligenza, l’intuito del poliziotto di buona formazione; ma, soprattutto, il disinteresse assoluto a favore del denunciante o del denunciato, per non lasciarsi coinvolgere e pilotare da chi, talvolta, a trappole e complotti partecipa, abboccando alla sirena del potentissimo burattinaio di turno, guadagnandoci in favori e carriere pur di giocare all’incastro a tutti i costi della vittima designata. Qualcuno ha criticato la giustizia americana per questa vicenda clamorosa. Vero o non vero, non sta a noi giudicare. Ma una cosa è certa. La questione si è risolta in meno di due mesi per il povero Strauss-Kahn. Sarebbe successo la stessa cosa nel nostro paese? Non mancano gli esempi di gente coinvolta, suo malgrado, in vicende giudiziarie fasulle o costruite a tavolino, che durano anni prima del proscioglimento. Un’ultima riflessione. Un qualsiasi personaggio pubblico, specie se di elevata intelligenza, incastrato per fatti  in cui non c’entra niente e che, come Strauss-Kahn, urla subito al complotto o alla trappola, dimostra di essere o cretino, ritenendo (a torto) di distrarre giudici, investigatori, giornalisti, talvolta scrittori più o meno noti e opinione pubblica insieme, inventandosi fantasiosi complotti e trappole che non esistono.  Oppure è onesto sin dal primo istante, specie se noto per consolidata reputazione e, quindi, meritevole di attenzione e di prudenza da parte di chi indaga e scrive. Nessuno esclude che Strauss-Kahn avesse particolari predilezioni femminili. Ma possibile che un uomo navigato e di indubbia intelligenza potesse essere così stupido da esercitare il raptus sessuale in maniera volgare e plebea. Prediligere le donne agli uomini in una normale eterosessualità non dovrebbe costituire oggetto di maniacale sospetto. Tranne che per mediocri, incapaci, maniaci e psicolabili  spesso investiti , purtroppo, di pubbliche responsabilità. Un ragionamento semplice, che ha indotto una polizia di New York non guidata dal pregiudizio e, quindi, alla colpevolezza a tutti i costi solo e comunque del celebre personaggio a fare luce a 360 gradi sulla verità autentica del fatto. E, quindi, a non escludere a priori una diversa verità,  tenendo per questo  sotto controllo la grande accusatrice, nonostante il procedere separato dell’iter giudiziario contro l’iniziale imputato. Un errore grossolano, qualcuno scrive,, da parte di quel sistema giudiziario; avere, cioè, letteralmente ‘malmenato’, senza tanti complimenti,  il povero  e pur blasonato Strauss-Kahn. Ma un sistema che, con non minore efficienza e rapidità, ha consentito di restituire la verità al suo giudice naturale. Che ha subito liberato l’illustre francese. Non attendendo l’evolversi casuale alla Elisa Claps degli avvenimenti, ma andandoli a cercare sull’onda di tecniche investigative contestuali per binari paralleli. Il caso Strauss-Kahn ha notevoli analogie con un episodio non meno clamoroso verificatosi a Salerno nel dicembre 2004. E’ prematuro riferire particolari per motivi giudiziari tuttora in corso e che investono i presunti responsabili del più grande bluff mediatico-giudiziario dell’epoca, naufragato miseramente nel nulla. Allorquando, a fronte della immediata denuncia di diretti interessati alla trappola ed al complotto, qualche spiritoso intellettuale più o meno noto del luogo – istigato dall’idiota di turno del proprio giornale, il solito Mr Beef inviato speciale di provincia -ritenne di dovere irridere alle istantanee ed indignate reazioni di persone notoriamente perbene, speculando ironicamente su un presunto “teorema della trappola”. Per una filosofia spicciola e inopportuna, posto a suggello finale di una campagna-stampa studiata a tavolino e strategicamente scattata al momento giusto. Intellettuale cretino o onesto prestatosi al losco gioco del grande burattinaio? Un onesto cretino, forse, per un concetto che non cambierebbe comunque ad addendi invertiti. E che da tempo rincorre affannato la raccomandazione per evitare, lui come gli altri, gli strali di una giustizia penale non del tutto intimidita, forse, dai poteri forti, nonostante preoccupanti segnali che pur tintinnano nell’aria.

 

 

 

 

Un pensiero su “Strauss-Kahn e il “teorema della trappola” dell’imprudente scrittore

  1. Gentilissimo Dottor Ingenito,

    Ho il sentore che alcune persone vogliano, ad ogni costo, scostarsi dalla realtà della vita ,
    senza chiedersi mai qual è la vera oggettività che potrebbe toccare , casualmente, a tanti di loro .
    Molti uomini, e credo che pochi possano negarlo, sono nati, per natura, cacciatori e stupratori col pensiero. Vuol dire che hanno un forte debole per le donne. Ma, secondo me, grazie alle leggi vigenti , si verificano raramente abusi e stupri che , con il buon insegnamento della civiltà fino ad ora acquisita e rispettata dalla stragrande maggioranza della gente, non avvengono eccessivi avvenimenti di stupri. Ma non si può negare che,talvolta, alcuni uomini, deboli di carattere , sono costretti a subire le provocazioni di certe donne che, a tutti i costi , vogliono esporre il proprio “patrimonio ” fisico, senza contegno e scrupolo. “ Se un grosso personaggio cade in una trappola del genere, secondo me , non dovrebbe essere accanitamente perseguito , ma bisognerebbe considerare le varie circostanze che ne hanno causato la reale circostanza, fosse egli il più umile degli uomini , o il più potente personaggio sulla Terra.
    Spesso può capitare che un personaggio importante possa venire ricattato, ma alla fine potrebbe finire in una bolla di sapone perché, magari, il tutto era inventato per motivi di soldi o di solo sfizio di distruggere la personalità di un soggetto importante.
    Cordialità

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