San Cipriano Picentino: Non passi lo straniero

La Campania, fino a pochi decenni fa, aveva nel cinghiale autoctono un trofeo ambito dai cacciatori più di ogni altra fiera del pianeta. Una creatura imprevedibile, inaccessibile, preistorica, letale e violenta, distrutta unicamente dai cambiamenti del suo habitat e dalla politica degli enti locali, più devastante di fucili e carabine. Chiusa la riserva dell’Ausinella, a S.Cipriano Picentino, anche questa per ragioni politiche, la Regione Campania, in accordo con le province, provvide a massicci lanci di animali provenienti dall’est Europa. Lenti, bolsi e incuranti dell’uomo, gli invasori si diffusero a macchia d’olio nel nostro territorio ed esaurirono in breve lo spazio vitale della nostra specie. Tra gli episodi più buffi, la caduta di uno di questi bestioni dal costone roccioso  sovrastante lo spiazzale del Santuario Mariano dell’Avvocatella (a Cava de’ Tirreni) durante un rito religioso, incidente che non fece vittime ma spaventò non poco i fedeli, i quali credettero che il nero mostro piovuto dal cielo fosse un qualche diavolaccio vomitato da chi sa quale inferno. L’ultima brutta nuova su questi aborti di natura ci arriva da una raccomandata della Autostrade Meridionali SPA, incaricata del-la messa in sicurezza (con reti di contenimento) dei costoni del Monte Finestra, sullo svincolo autostradale di Vietri sul Mare. Sulla carreggiata nord, al chilometro 48, vi sono danni alle reti di contenimento, provocati da incursioni di cinghiali alloctoni, che scavano solchi profondi lungo l’intera scarpata. Il pericolo è grande e se non si provvederà ad eliminarli in un lasso di tempo breve, gli automobilisti rischieranno di essere in-vestiti da pietre e terra smossa. L’Associazione Altura, che già ha collaborato con successo con le Autostrade Meridionali per la salvaguardia dei siti di nidificazione del Falco Pellegrino, chiede agli enti preposti al ripopolamento della fauna selvatica di far cessare i lanci di cinghiali alloctoni, eliminare a mezzo caccia selettiva le popolazioni residue e favorire politiche per la rein-troduzione della specie originaria.

 Felice Turturiello