Figli con gli stessi diritti!

di Rita Occidente Lupo

Figli con analoghi diritti! Così ha deciso la Camera, creando una sostanziale modifica nel diritto di famiglia. Ora toccherà al Senato dire la sua, su una materia che presenta notevoli risvolti in termini di parentela. Perché, se cade la differenza tra figli naturali e legittimi, resta l’inghippo del cognome: nel senso che i rampolli riconosciuti, possono assumere quello del genitore, in aggiunta a quello materno. Quest’ultimo, comunque, non potrà mai sostituire quello del padre. Vengono comunque sanciti i diritti in termini economici, per cui  i figli, con analogo trattamento economico, al di là della condizione in cui sono stati generati: se nella coppia di fatto o frutto di una relazione sentimentale. Il codice civile sostituisce l’art.74, con quello che recita “la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia ch’è avvenuta all’interno del matrimonio, sia al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”. Viene depennata la differenza sulla genesi della filiazione, che fa crollare uno steccato divisorio: un 20% di bimbi italiani, non naturale. Di qui l’urgenza di voler conferire un clima di serenità affettivo-economico a tali nascituri, in un contesto di diritti umani, consoni al tempo.  Viene così a crollare l’atavica ansia che, determinate creature, potessero a vita subire ghettizzazioni, sia in termini giuridici, che economici!


Un pensiero su “Figli con gli stessi diritti!

  1. purtroppo quando si danno dei diritti nel cambiare le regole correnti, c’è sempre qualcuno che ne soffre.
    In questo caso sono i figli legittimi a subirne le conseguenze.
    in bocca al lupo

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