Mercato San Severino: potenziamento Pronto Soccorso

Un anno positivo  per l’ospedale “G. Fucito” di Curteri di Mercato S. Severino, grazie al conseguimento di risultati di grande rilievo,  con l’ incremento di prestazioni sanitarie qualificate, sia di pronto soccorso, che ambulatoriale. Potenziamento ed efficienza le note distintive di una struttura d’eccellenza a livello regionale, che vantera’ l’alta specializzazione del settore ginecologico con la “nascita dolce”. Questo quanto contenuto nel Piano Attuativo dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” destinato alla riorganizzazione aziendale. L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giovanni Romano, è soddisfatta per i risultati conseguiti. “Condividiamo pienamente il piano di sviluppo del nostro ospedale” – sottolinea il Sindaco Romano – “perché si delinea un nosocomio all’avanguardia proiettato nel futuro con specializzazioni che ne garantiranno la crescita al servizio della comunità. Inoltre,  da parte mia il pieno e convinto sostegno all’azione di Bianchi, per  reperire le risorse finanziarie dalla Regione Campania, risorse  necessarie per  l’efficace attuazione del piano”.“Ringrazio, inoltre,  il dottore Attilio Bianchi per l’ottimo lavoro svolto – prosegue Romano – perché ha definito le linee guida condivise per trattamenti specifici con ricaduta misurabile sulla spesa riabilitativa. E’ sicuramente un poliedrico innovatore; non tanto o soltanto sul piano della conoscenza legata alla innovazione tecnologica, di cui pure è attento cultore, quanto sul piano della innovazione gestionale; indipendentemente dai contesti in cui ha operato è sempre riuscito ad attivare leve motivazionali capaci di superare i vincoli esterni ed interni. Ragiona e lavora per obiettivi e riesce a coinvolgere team poliprofessionali indipendentemente dal ruolo di appartenenza”. Nel piano, saranno valorizzate le vocazioni specifiche dell’ospedale di Curteri. Probabilmente il connotato più caratteristico del Piano, grazie al quale ciascuno degli ospedali confluiti nell’Azienda Unica può vedere rispettati e potenziati competenze e knowhow specifici e caratterizzanti. È il caso della ginecologia e dell’ostetricia, che vengono confermati sui tre poli di Salerno, Mercato S. Severino e Cava de’ Tirreni. L’Azienda tende alla realizzazione nel polo di Mercato S. Severino di una forma pubblica di umanizzazione dell’evento nascita con l’istituzione della Casa del parto o della nascita dolce, un luogo progettato per consentire alla donna di mettere al mondo il suo bambino restando protagonista di quest’avventura unica. L’implementazione o la messa a regime di tecniche quali  il parto in acqua, o la parto analgesia, la promozione di modelli organizzativi speciali, quali il roaming in (che consente alla mamma di tenere con sè il neonato sin dall’uscita dalla sala parto e per tutta la durata della degenza) o l’assistenza del partner rappresentano i livelli su cui l’azienda intende puntare per la demedicalizzazione e la naturalizzazione dell’evento nascita e del puerperio. “È questo un progetto” –aggiunge il Sindaco – “con il quale l’ospedale di Mercato S. Severino, a dispetto degli allarmismi e delle strumentalizzazioni dei giorni scorsi e grazie al lavoro svolto dal dottore Bianchi, di cui l’amministrazione era certa perché non avrebbe deluso le nostre aspettative, diviene un polo aziendale per la nascita dolce nel breve termine, ma che promette di realizzare un centro di riferimento provinciale prima e regionale poi  nel medio termine. L’Ospedale di Mercato San Severino si caratterizzerà altresì quale polo di riferimento aziendale per l’angiologia medica e il piede diabetico, oltre che della chirurgia ortopedica e il recupero funzionale dei grandi traumi sportivi”. Dal piano si desume anche che tutti i Pronto Soccorso restano aperti, compreso il Costa d’Amalfi, potenziate le attività nei singoli plessi e differenziate per caratterizzazione, aumentati i posti letto in rianimazione per Cava e Mercato San Severino, Osservazione Breve Intensiva, organizzazione in rete e per intensità di cura. Secondo questi piani multipli di intervento, presentati ieri, e condivisi, con le Organizzazioni Aziendali e il Collegio di Direzione, l’AOU si ripropone una duplice chiave di sviluppo: estensiva, per la copertura globale del bisogno di salute, ed intensiva per l’affinamento e la sofisticazione dell’assistenza di alto profilo e di eccellenza.  La reingegnerizzazione aziendale così concepita si arricchisce, inoltre, di un connotato fortemente specifico del contesto e intimamente legato alla visione strategica scelta dall’AOU: è il campo dell’innovazione e della sperimentazione organizzativa ma soprattutto è il campo della programmazione sostenibile per lo sviluppo delle eccellenza. E’ stata posta attenzione specifica al fabbisogno di salute della popolazione; all’organizzazione del sistema aziendale secondo il paradigma dell’intensità di cura, tale da coniugare la massimizzazione dell’efficienza e la sostenibilità gestionale con i più alti livelli di qualità e sicurezza  assistenziale; la costruzione di un’architettura a reti nell’offerta di salute.