Salerno: S.I.I.S., rischio messa in liquidazione, Tavella “Necessario un piano per salvaguardare i livelli occupazionali”
“La messa in liquidazione della società è, sostanzialmente, l’anticamera del licenziamento per i lavoratori”. E’ chiaro Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno, intervenendo su una nuova crisi societaria che rischia di mettere in ginocchio il reddito di decine di famiglie salernitane. Nell’ occhio del ciclone finisce, stavolta, la S.I.I.S, Servizi Idrici Integrati Salernitani. Il Consiglio di Amministrazione della società, infatti, con delibera del 28/06/11, ha stabilito di convocare l’Assemblea Straordinaria per il prossimo 8 luglio con all’ordine del giorno la messa in liquidazione e la nomina del liquidatore. Come si evince dal bilancio di esercizio approvato dall’Assemblea Ordinaria, infatti, le perdite ammontano a 437.012,00 euro. “Si tratta – continua Tavella – di un debito solo formale. Stando alle notizie in nostro possesso, infatti, il passivo è di svariati milioni. Ancora una volta è fondato pensare che la messa in liquidazione sia dovuta dall’impossibilità di riscuotere i crediti e dall’obbligatorietà a pagare i debiti. Ecco perché ci appelliamo al Prefetto affinchè convochi i Comuni interessati in modo che espongano in maniera chiara un piano di salvaguardia dei livelli occupazionali e degli stipendi dei dipendenti. Chiediamo anche all’ATO di pronunciarsi sulle strategie che intende adottare per garantire la depurazione e trovare soluzioni adeguate. Si tratta, infatti, di un settore assolutamente strategico che, nel periodo estivo come non mai, deve essere efficace ed efficiente per assicurare il mare pulito e una fiorente stagione turistica”.