Sanza: “Pisacane e la Spedizione di Sapri, tra storiografia locale risonanza nazionale”

   Una giornata all’insegna della memoria storica vedrà protagonista la comunità locale nel ricordo dell’eroe risorgimentale Carlo Pisacane e dei suoi valorosi Trecento. Una giornata dedicata alla cultura con dibattiti ed approfondimenti sulla figura di uno dei principali protagonisti del Risorgimento italiano. Sabato 2 luglio promosso dall’amministrazione civica unitamente all’Università Popolare “Sabino Peluso” presso la sala conferenze del Monastero di Salemme, a partire dalle ore 9,30 un convegno sul tema aprirà la giornata dedicata all’eroe Pisacane. Al centro del dibattito il recente libro pubblicato dallo storico Felice Fusco “Carlo Pisacane e la Spedizione di Sapri, tra storiografia locale risonanza nazionale”, con gli autorevoli interventi del professor Carmine Pinto, docente di storia presso l’Università di Salerno, e del dottor Ernesto Maria Pisacane, discendente dell’eroe napoletano. Ad aprire i lavori il saluto del sindaco di Sanza Antonio Peluso e del presidente dell’Università Popolare “Sabino Peluso”, la professoressa Rita Giordano Eboli. A seguire la nota introduttiva del dottor Luciano Eboli, scrittore e membro dell’Università popolare. Le conclusioni saranno affidate al professor Felice Fusco autore del saggio letterario. Nel pomeriggio  poi, in piazza Cavour, alla presenza di sua eccellenza il Prefetto di Salerno, Sabatino Marchione, a partire dalle ore 17,30 la manifestazione di commemorazione del patriota Pisacane con la scopritura del restaurato monumento all’eroe e con la gradita presenza della delegazione di amministratori locali  provenienti dal Comune di Mordano (BO) per confermare il Patto di Amicizia tra le due comunità. Infine in serata, con la collaborazione della Caritas diocesana, la “festa dell’accoglienza” con la presentazione alla comunità locale dei cinquanta rifugiati politici provenienti dalla Libia, attualmente ospiti proprio a Sanza. Un incontro di culture a favore dell’integrazione e della pacifica convivenza, nello spirito della celebrazione di un evento storico di straordinaria importanza e che ha visto  protagonista la comunità locale nel momento cruciale del nostro Risorgimento.