Salerno: esclusione S. Pietro a Corte, Ferrazzano “Più impegno per tutela

All’indomani della già annunciata esclusione di Salerno dal circuito “Italia Langobardorum”, appena posto dall’Unesco sotto la sua alta tutela nella “World Heritage List”, Anna Ferrazzano richiama l’attenzione dell’Amministrazione comunale di Salerno sulla necessità di un maggiore impegno per la tutela del complesso di San Pietro a Corte. “A Benevento festeggiano l’inclusione della chiesa di Santa Sofia nel complesso di siti che testimoniano la storia longobarda del nostro Paese – commenta la capogruppo del Pdl a Palazzo di Città – e noi che possediamo nel cuore del centro storico l’unico esempio di architettura palaziale longobarda, oggetto di un importante restauro da parte della Soprintendenza, veniamo estromessi per colpa della scarsa capacità del Comune di assicurare il decoro urbano e la piena fruibilità”. E’ passato un anno, infatti, da quando si è appurata la negatività del primo responso Unesco per Salerno, a causa della mancanza di servizi, dell’inadeguata accessibilità e del degrado del tessuto urbano circostante la cappella palatina, ma nulla è cambiato: “Oggi ci tocca prendere atto di un’annunciata esclusione che ha ricadute sotto il profilo della mancata promozione turistico-culturale della città e soprattutto per l’impossibilità di accedere a fonti di finanziamento Unesco per la valorizzazione dello stesso complesso monumentale – conclude Anna Ferrazzano – Auspico una maggiore sensibilità da parte della civica Amministrazione ed una più fattiva collaborazione con la Soprintendenza e anche con la Provincia, che non ha accantonato il progetto di acquisire parte di San Pietro a Corte per poter entrare a pieno titolo nella gestione del bene che, con il castello di Arechi, è simbolo della nostra storia”.