A Gerusalemme un gesto che lascia disgustati
L’uomo dovrebbe essere, tra tutte le specie comparse sul pianeta Terra, la più evoluta. Ovviamente qualsiasi osservazione in merito andrebbe posta in essere dopo aver definito accuratamente cosa si intende per “evoluzione”. In genere si è portati, o meglio, indotti, a credere che “evoluzione” indichi un cambiamento in positivo. Errore. Evoluzione, intesa in senso biologico, altro non è se non un processo adattativo di una determinata specie ad un determinato ambiente, con lo scopo di sopravvivere. Sopravvivere, in genere, implica salvaguardare il proprio habitat. Se vogliamo essere onesti, in questo l’homo sapiens sapiens, si è involuto, e non poco purtroppo…Per verificare tutto questo basta poco, in genere è sufficiente guardarsi attorno. A puro titolo d’esempio, propongo in tal senso alcune riflessioni ai Lettori circa un episodio, che non esito a definire semplicemente disgustoso, avvenuto lo scorso sei giugno. Un povero cane randagio è stato ucciso a sassate per avere “osato” entrare in una chiesa a Gerusalemme. Il gesto, a mio avviso deprecabile sotto qualsiasi punto di vista, è stato addirittura ordinato da un rabbino, con evidenti problemi di salute mentale. La motivazione del gesto, compiuto su di un povero animale inerme, è semplicemente assurda: il religioso era assolutamente convinto che la povera bestiola fosse nientemeno che la reincarnazione di un avvocato laico passato a miglior vita (???) da tempo. Il defunto sarebbe stato colpevole di essere stato in primis laico, poi senza troppi peli sulla lingua, un mix perfetto per alimentare un odio che andava soddisfatto ben oltre la morte, sfidando ogni parametro di sanità mentale. Senza alcuna pietà lo sfortunato animale è stato lapidato per soddisfare il sadico desiderio di vendetta di questo integralista fanatico e, con tutta probabilità, mentalmente disturbato. Proviamo ad analizzare il possibile disturbo alla base di un simile comportamento. Si definisce paranoia il disturbo afferente la sfera psichiatrica che consiste prevalentemente nel ricercare e nel convalidare nella realtà circostante da parte del soggetto affetto da tale problematica, elementi percepiti come minacce di varia natura. Non si tratta di un sintomo da sottovalutare, spesso la paranoia sfocia in veri e propri deliri, ovvero radicati convincimenti da parte di un soggetto, completamente avulsi dalla sfera dell’oggettivabile. Esiste anche una patologia psichiatrica appartenente al gruppo delle schizofrenie denominata “schizofrenia paranoide”, caratterizzata prevalentemente da queste forme particolari di delirio. Il convincimento del rabbino di avere di fronte la reincarnazione dell’odiato nemico è configurabile in questo contesto. In ogni caso, la lapidazione del povero cagnolino israeliano è solo l’ultimo caso di maltrattamenti salito ai dubbi onori della cronaca, atroce testimonianza di come, tra tutte, la specie cui noi umani apparteniamo, sia, con tutta probabilità, la più crudele, poiché uccide spesso per piacere e gode delle sofferenze inflitte ai più deboli. Se questa è la specie più evoluta, il pianeta Terra è l’esperimento biologico più fallimentare di tutto l’universo…
Carissima amica dottoressa Giovanna,
Innanzitutto desidero inviarLe i più vivi, schietti e sinceri auguri per il suo onomastico, speranzoso che trascorrerà una lieta giornata tra i suoi cari.
In questo Suo nuovo articolo, Lei cita un episodio , triste episodio consumato in uno dei Stati, forse, fra i più emancipati e all’avanguardia nelle funzioni tecnologiche che esistono nel mondo, e cioè, della crudele lapidazione di un disgraziato cane randagio che, come Lei ci descrive, abbia, niente di meno osato di entrare in una chiesa a Gerusalemme, ma che, la stessa “credenza religiosa” abbia indotto un “rabbino” ad ordinare la “sassaiola” . Ciò, giustamente, potrebbe indurci a pensare che l’umanità preserva ancora intatte quelle prerogative che conducono alla semplice bestialità.
Purtroppo, bisogna ammettere che la “bestia” più pericolosa è proprio quella umana. Secondo me , durante i passati millenni, il mondo vivente non umano , si sia parzialmente salvato grazie al desiderio di sopravvivenza degli stessi umani, per questo, secondo me, sono sorte tantissime religioni che hanno avuto il sacrosanto compito di gestire e migliorare il carattere dell’umanità troppo aggressivo. Non si spiegherebbe come un cacciatore avido possa ammazzare tanti innocui uccelletti solo per lo sfizio di ammazzare qualcosa vivente, avrei tanti altri esempi da proporre, ma si finirebbe tra le calende greche.
Un sempre affettuoso abbraccio. Alfredo