Napoli: Coisp, Poliziotti usati come tiro a segno

Questo è accaduto a Napoli, dove a Ponticelli sono stati sparati colpi di pistola contro delle auto della Polizia. E lo Stato che fa? Verrebbe da parafrasare una canzone di De Andrè che dice: “Si costerna, s’indigna, s’impegna ……poi getta la spugna con gran dignità”. E’ amaramente sarcastico il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, alle notizie di cronaca che arrivano da Napoli e che ancora purtroppo vedono coinvolti i poliziotti, che stanno diventando sempre di più eroi del nostro tempo, solo per il fatto di lavorare in alcune zone di Italia. “Noi non vogliamo uno Stato che getti la spugna perché noi stessi, malgrado tutto non la gettiamo – dice Maccari – però da soli non si va da nessuna parte, soprattutto i poliziotti da soli non possono surrogare e sostituirsi ai compiti del Governo che sono quelli di garantire la sicurezza dell’intero Paese con investimenti certi e non a spizzichi e bocconi”. “A Napoli come a Milano dove la microcriminalità impedisce di dormire sonni tranquilli – continua il Segretario Generale del Coisp – le Forze dell’Ordine combattono una battaglia quotidiana e non lo fanno per loro stessi, ma per dare risposte concrete a quello Stato che non consideriamo una sovrastruttura ma l’insieme delle comunità”.“Ma questa battaglia le Forze dell’Ordine – conclude Maccari – sono costrette a combatterle con armi spuntate, inteso in maniera metaforica, contro un nemico che ha a disposizione veri e propri eserciti e corazzate in termini di mezzi e di uomini. E quello che è accaduto a Napoli non interessa solo Ponticelli, ma l’Italia intera che ha perso l’indignazione facendo spazio alla rassegnazione che lascia libere autostrade a chi si nutre di criminalità”.