Ens: no ai tagli per invalidità

“La forma più subdola di discriminazione è quella omissiva. Consiste nel  dimenticarsi delle risorse e delle soluzioni che possono consentire alle persone di vivere dignitosamente, con pari opportunità, nella collettività di cui sono parte. Contrastiamo anche questa inaccettabile declinazione dei comportamenti discriminatori!», si conclude così il documento congiunto dei presidenti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), che porterà all’avvio della mobilitazione del terzo settore prevista per il prossimo 23 giugno. “Non possiamo non condividere questa battaglia di civiltà – continua Galluccio, vicepresidente Fand Campania – Lo Stato compreso gli enti locali e la nostra Regione sta smantellando il sistema di protezione delle persone disabili imponendo un’emarginazione ed un impoverimento senza precedenti”.  Da due anni, infatti, radicali e indiscriminati tagli alle politiche sociali hanno spinto verso un’ulteriore emarginazione un numero sempre maggiore di persone anziane o con disabilità. La cancellazione progressiva del Fondo per le Politiche Sociali e di quello per la Non Autosufficienza priverà di ogni assistenza – dal 2012 il 50% al Sud; il Fondo per il Diritto al Lavoro delle persone disabili (Legge 68/99) sarà tagliato del 75%; la riduzione delle risorse sulla scuola sarà causa di rinnovati gravi disagi per gli studenti con disabilità. “E’ uno scenario drammatico che penalizza le famiglie, sovraccaricandole e impoverendole ulteriormente – conferma Galluccio – inoltre la crociata intrapresa contro le presunte invalidità, sta portando a revoche indiscriminate di pensioni ed indennità a persone gravemente disabili che hanno bisogno di quei 250 euro mensili per una vitale necessità”. L’Inps in forza di questa crociata farcita di falsi presupposti ideologici, non riesce a gestire adeguatamente le verifiche, lasciando nel limbo e nella disperazione centinaia di persone disabili. “Vogliamo l’immediato ripristino dei fondi per le politiche sociali e se non rifinanziato il Fondo per la Non Autosufficienza, l’introduzione normativa di una quota di riserva sul prelievo fiscale di Regioni e Comuni e sul cosiddetto Fondo Perequativo del federalismo fiscale” – afferma Galluccio – Va dato seguito all’emanazione tempestiva dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale per garantire il diritto di cittadinanza in tutto il Paese”. Alla manifestazione del prossimo 23 giugno saranno anche rivendicati l’ inserimento mirato al lavoro delle persone con disabilità,  l’eliminazione di qualsivoglia reintroduzione delle classi speciali e la revisione della normativa relativa al riconoscimento e alla verifica delle minorazioni civili e alla concessione delle provvidenze economiche, a maggiore tutela e garanzia dei diritti delle persone con disabilità.