Battipaglia: Villa Maria primo centro diurno di Alzheimer nel Salernitano

Alfonso Mariano

Può definirsi senza ombra di dubbio il fiore all’occhiello, in una realtà sociale non sempre attenta a coniugare necessità e bisogni, il Centro Diurno Alzheimer di Battipaglia, la prima struttura, nel salernitano, inaugurata il 29 novembre 2010,  dedicata questa terribile malattia. Villa Maria, così è denominato,  è il primo Centro Diurno con una gestione realmente integrata tra ASL, Comune e Associazionismo. Luogo riabilitativo progettato pensando  ad un percorso di umanizzazione delle cure che pone la persona al centro, offrendo ai pazienti affetti da  Alzheimer, nei primi due stadi della malattia, occasioni di socializzazione e programmi di trattamento terapeutico per mantenere non solo il più a lungo possibile le capacità residue dei malati, ma anche   offrire alle famiglie un aiuto e un sostegno nell’affrontare la malattia e i cambiamenti che essa comporta. Lo scopo è quello di migliorare sia  le condizioni del malato, sia per dare sollievo alle famiglie, ma prevedere anche un potenziamento dei servizi al fine di sostenere la domiciliarità e ridurre sempre più il ricorso a ricoveri impropri e lo stress ai caregiver (persone  che prestano  le cure agli ammalati n.d.r.) La demenza, infatti, con una prevalenza di circa il 6% nei soggetti di età superiore ai 65 anni, rappresenta una delle patologie cronico-degenerative con più rilevante impatto sul consumo di risorse sanitarie e socio-assistenziali ed il più gravoso per le famiglie nei compiti di assistenza e tutela dei soggetti colpiti. Sul territorio salernitano si stima che siano circa 7000 le persone affette da sola demenza di Alzheimer che è considerata la forma più comune rappresentando l’80% circa di tutte le demenze. Direttore responsabile del  Centro Regionale AIMA Villa Maria di Battipaglia è il dottore Giancarlo Albano. La dottoressa Rosa Scarpa, Assistente Sociale e dipendente ASL Salerno distretto di Battipaglia, Assistente sociale Centro Diurno Alzheimer nel coordinamento area geriatrica e demenze, referente AIMA per Salerno e Provincia, responsabile Artecafè Musica Alzheimer e Gruppi di Auto-Mutuo Aiuto AIMA e coordinatrice per Salerno e Provincia del Progetto “Home Care Premium AIMA …Amiamoci”. Abbiamo intervistato la dottoressa Rosa Scarpa: Dottoressa, questa struttura è stata inaugurata il 29 novembre 2010, quante persone può ospitare Venti in due turni giornalieri, divisi in dieci al mattino e dieci al pomeriggio con orario 9.00- 13.00 e 14.00- 18.00, al momento ospitiamo solo 12 o tredici pazienti, metà al mattino, l’altra metà al pomeriggio perché siamo al cinquanta per cento dell’organico. La struttura è convenzionata?   è’ prettamente ASL  siamo tutti dipendenti afferenti al distretto di Battipaglia. Tra personale medico e paramedico? C’è un responsabile, un geriatra il dottore Giancarlo Albano, che è responsabile anche dell’Unità Operativa Fasce Deboli dell’ASL distretto di Battipaglia; poi ci sono io Assistente Sociale a ventiquattro ore settimanali, un’altra collega .assistente sociale a 18 ore settimanali, poi abbiamo altri quattro operatori socio sanitari OS a 24 ore settimanali e un solo infermiere. Il Centro di notte rimane chiuso. Sì perché non abbiamo la mensa, anche se in progetto è prevista sia la mensa che cinque ricoveri di sollievo. Attualmente quali attrezzature sono disponibili. Da circa un mese dispone di arredi per studio e basta, per il resto ci affidiamo alla benevolenza dei cittadini battipagliesi. La terapia come si svolge. Qui è esclusivamente riabilitazione cognitiva; la nostra è una struttura sovra-distrettuale, per cui possono afferire pazienti da tutta l’ASL del territorio, volendo anche dall’intera regione, ma non abbiamo un servizio pulmino, con la carenza di trasporto ci sono mille difficoltà. Al momento ne usufruiscono i cittadini di Battipaglia e  paesi limitrofi, laddove i familiari possano accompagnarli, in particolare da Salerno, Giffoni, Montecorvino Pugliano, S. Mango Piemonte, Agropoli, Altavilla Silentina. Questo Centro è stato ideato per lo stimolo cognitivo; tutto ciò che viene fatto qui ha come principale obiettivo la riabilitazione cognitiva. Attraverso colloqui e stimoli individuali, con l’assistente sociale, la  psicologa, il terapista per la riabilitazione e gli operatori sociosanitari; questi ultimi lavorano in laboratori di manualità, il tutto racchiuso in una unica finalità: la stimolazione cognitiva, fare in modo che il paziente possa rapportarsi a quella che è la realtà, con i ricordi del passato e stimolare la memoria recente. In questi primi mesi di operatività abbiamo  ottenuto qualche piccolo risultato sui pazienti; i familiari ci riferiscono che è migliorato il tono dell’umore del proprio congiunto, la socializzazione, il vivere in famiglia. Come attività c’è la musicoterapia,il maestro di ballo, laboratori di pittura, cucito, sartoria, ricamo abbiamo cercato di recuperare quelli che sono e che erano gli interessi del paziente prima che arrivasse da noi. Fanno tanti lavoretti che saranno oggetti di una mostra in occasione del primo anniversario di vita del Centro. Questi risultati vi danno la stura ad andare avanti in questa direzione. Certo, sia io che il dottore Albano abbiamo creduto in questo progetto; stiamo lottando da circa dieci anni per realizzare questa grande realtà, finalmente siamo riusciti a farlo aprire e noi crediamo che questo Centro, affiancando le famiglie e, considerato che all’interno c’è un Centro di Ascolto AIMA ( Associazione Italiana Malattia di Alzheimer), all’interno del Centro diurno, che si occupa . principalmente di Auto-Mutuo-Aiuto. Inoltre c’è il Cafè Alzheimer; io tutti i giovedì sono qui ad aspettare  che i familiari dei pazienti vengono per un colloquio privato, ma anche per un conforto perché la gestione di questo tipo di malattia è a dir poco catastrofica. Diciamo che intorno ad un caffè, o un pasticcino, in un momento di relax, mentre del paziente se ne occupano gli operatori, il familiare riceve una sorta di accoglienza e grazie alla presenza dell’AIMA  che ha ottenuto il finanziamento di un suo Progetto dall’ INPDAP,  riusciamo a dare molto alle famiglie, con la collaborazione di diversi volontari, un ventina, garantiamo l’assistenza domiciliare gratuita ad anziani con più di 65 anni pensionati INPDAP affetti da demenza di Alzheimer, Parkinson ed altre demenze, solo grazie all’AIMA, l’ASL non c’entra in questo tipo di assistenza. Da ricordare che l’AIMA mette a disposizione del Centro Diurno esperti professionisti, segnatamente: dottoressa Serena Caputo Psicologo; dottore Alessandro Tierno Educatore Neuro-Psicologo; dottoressa Angela Cammarota Sociologo e figure professionali di:  Animatore di Comunità, Musicoterapista ed un consistente numero di volontari. In un questionario anonimo, distribuito ai familiari, è emerso l’alto gradimento della professionalità di medici ed operatori, mentre la richiesta più pressante è quella di aumentare le ore di permanenza dei propri cari nel Centro, la richiesta di istituire la mensa e, in primis, viene riscontrata la mancanza di un pulmino per il trasporto a domicilio dei degenti. Un appello agli organi competenti affinché siano esauditi i legittimi desideri dei familiari e, soprattutto, venga garantito il trasporto ed una maggiore permanenza ai pazienti in questa splendida realtà di Villa Maria.