Nocera Inferiore: appello del vescovo al voto del Referendum

Ai Reverendissimi Parroci, Sacerdoti,

ai Diaconi e Seminaristi,

ai Religiosi e Religiose

ai Responsabili dei Gruppi, Movimenti e Associazioni

Carissimo/a, come saprai mancano pochi giorni alla prossima Scadenza Referendaria, e come responsabile diocesano della Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato, su mandato del nostro nuovo Vescovo Giuseppe, da poco insediatosi, voglio farti giungere alcuni orientamenti ed indicazioni circa questa imminente scadenza. I primi due quesiti referendari, quelli di colore rosso e giallo, hanno come tema l’acqua. Nel primo quesito si chiede l’abrogazione o meno  della “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a privati”; nel secondo, l’abrogazione parziale di norma della “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. Non potendo, qui, entrare nei particolari dei quesiti, credo che sia opportuno sensibilizzare, indirizzare i nostri cristiani ad una scelta che metta al centro questo bene così prezioso, che è l’acqua. L’acqua è un bene primario, creato da Dio per la vita dell’uomo, e l’uomo che non né è il creatore, non può in alcun modo appropriarsene, gestendolo in modo arbitrario e privatizzandolo. L’acqua è per la vita, di altri beni l’uomo può farne anche a meno (carburanti, energia elettrica, etc.), ma dell’acqua nessun essere vivente sulla terra può farne a meno. La nostra amata terra dell’Agro è stata sempre ricca di acqua, il fiume Sarno, di cui a Foce, ancora oggi vi è acqua limpida e pulita, è diventato nel tempo una cloaca a cielo aperto, dove le stesse risorse idriche si sono assottigliate e dove oggi più che mai anche da noi, siamo “condannati” a pagare l’acqua, senza nemmeno poterla bere, dobbiamo “comprare” l’acqua dalle grandi aziende italiane che commercializzano acque minerali, dove alla sorgente vengono vendute a basso costo dallo Stato e nei supermercati viene rivenduta a costi elevati per le famiglie. Con la presente Ti chiedo, con molta umiltà, di sensibilizzare molto la tua  comunità parrocchiale in questi giorni prima della scadenza referendaria, dal momento che anche in tutta la Chiesa italiana vi è un fermento di opinioni, di mobilitazione e di presa di coscienza per una questione, che non può rimanere al di sopra delle nostre vite, e perché riguarda la nostra stessa vita. Occorre invitare i nostri cristiani ad andare a votare e votare per il SI per i primi 2 Referendum sull’acqua. Lo stesso papa Benedetto XVI, nel suo messaggio per la giornata mondiale della Pace del 2007, così si esprimeva in merito ai beni della terra: All’origine di non poche tensioni che minacciano la pace sono sicuramente le tante ingiuste disuguaglianze ancora tragicamente presenti nel mondo. Tra di esse particolarmente insidiose sono (…) le disuguaglianze nell’accesso a beni essenziali, come il cibo, l’acqua, la casa, la salute” (n. 6). Andare a votare è un gesto per la vita, per la vita di tanti che ancora nel mondo non hanno il diritto più elementare, quello dell’acqua. Non lasciamo “sorella acqua” nelle mani di pochi che certamente la faranno diventare “un’odiosa sorellastra”! Confido in Te e Ti ringrazio con tutto il cuore.

Il responsabile don Alessandro Cirillo