I l n u o v o d i r i t t o s i n d a c a l e

Prof. avv. Nicola Crisci *

            Abbiamo oggi in Italia un modello giuridico di attuazione dell’art. 35 della Costituzione per il quale “La Repubblica tutela il lavoro in tutto le sue forme ed applicazioni”? Un auspicabile modello, almeno in costruzione, o anche in programmate fasi attuative con le solite preannunziate riforme, con o senza libri bianchi, o con le solite promesse nei programmi elettorali, non esiste o non è possibile eventualmente elaborarlo nei manuali universitari. Anche i frettolosi volumi, con o senza introduzioni o prefazioni di accademici e/o di dirigenti del Ministero del lavoro, e/o di magistrati, certamente non offrono alcun contributo operativo, non attendendo di solito la conversione in legge dei decreti legge e i previsti decreti legislativi e/o i previsti regolamenti privilegiando le circolari e gli interpelli dei Ministeri, degli istituti e degli enti pubblici e le cosiddette linee guida degli ordini e dei collegi professionali e delle organizzazioni sindacali, con l’avanzata delle funzioni per gli enti bilaterali. E’ presente il pansindacalismo, in formati diversi, ignorato negli altri Paesi. Con i volumi aggiornati, con la legge 4 novembre 2010, n. 183,cosiddetto ormai Collegato Lavoro, diremmo semplicisticamente Scoordinato Collegato Lavoro, le novità legislative prevedono deleghe in materia di congedi di aspettative, di occupazione femminile, di modifiche di accesso al lavoro, di lavoro a progetto, di lavoro pubblico sindacalizzato, di certificazione, di contratti a termine, di licenziamenti, di malattia del lavoratore, di mercato del lavoro, di rinunzie e transazioni,  di orario di lavoro, di processo del lavoro, di apprendistato, di vigilanza, di permessi per handicap (v. Indice Analitico del manuale di Diritto del Lavoro, di F. del Giudice, F: Mariani E. Izzo e M. Solombrino (Napoli, Edizioni Giuridiche Simone, XXVII ed., novembre 2010, p. 664). Anche l’Indice cronologico del Codice del Welfare a cura di R. del Vecchio e M. Solombrino, con la legislazione sociale del 2010 e del febbraio 2011 (III edizione, 2011 delle stesse Edizioni Giuridiche Simone). Non è da dimenticare il Codice del lavoro di Pietro Ichino, (Milano, Italia Oggi, Novecentomedia, Cassazione net. 2011, seconda edizione), con una diversa struttura e significativo per le voci Contratto collettivo di lavoro, riportando i testi degli Accordi interconfederali del 23 luglio 1993, del gennaio 2009 e del successivo 15 aprile 2009, protagonisti della vicenda Fiat, ora innanzi ai giudici del lavoro, Contributi sindacali, Diritti sindacali, Rappresentanze sindacali aziendali, Referendum. Sono in corso altre novità, o frammenti di novità, con il Decreto legge n. 70 del 2011 (Gazz. Uff. 13 maggio 2011, n. 110), con scadenza al 12 luglio, in discussione alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, in materia di sostegno all’occupazione soltanto per gli anni 2011-2012 (!), per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori svantaggiati con detassazione, di semplificazioni amministrative per i pensionati, di contabilità semplificativa per imprese di competenza all’INPS per la riscossione dei contributi a tempo indeterminato per gli istituti scolastici, sanzioni con decadenza dei benefici concessi per giudicati per condotta antisindacale, per violazioni non formali di natura contributiva e violazioni normative sulla sicurezza dei lavoratori, ancora per rateizzazioni dell somme con riscossione coattiva.Trattasi di una giungla delle regole e delle agevolazioni, cosiddetti incentivi, con contenuti diversi, con lacci e lacciuoli, e con un groviglio di competenze e di ricorsi, con fasi temporali diversificate nell’interesse della burocrazia, con un “pregiudizio anti-industriale” (Fabrizio Galimberti, Il Sole-24 ore, 27 maggio 2011). Perché questa premessa in una recensione, preferiremmo in una segnalazione del Compendio di Diritto Sindacale di F. del Giudice e F. Mariani (Edizioni Giuridiche Simone. Gruppo Editoriale Esselibri, Simone, Napoli, aprile 2011, 266, € 17). Perché è un manuale utile soprattutto per la sua attualità per il prossimo concorso dei praticanti consulenti del lavoro (novembre, 2011), anche con linee guida nazionali che per la loro gestione organizzativa, tra prassi e teoria, merita riflessioni didattiche ed auspicabili integrazioni, con la presenza del relativo praticantato e gestione della formazione, senza soffermarci, in questa occasione, sugli organismi di conciliazione, con i quali prevalgono i profili economici, mentre noi riteniamo sollecitare la vigilanza del competente Ministero della Giustizia. Infatti il testo è stato aggiornato ripetutamente con le precedenti XV edizioni ed è revisionato da Mariarosaria Solombirno ed il Capitolo 12 La contrattazione del pubblico impiego, da Alessandra Pedaci. I 15 Capitoli, dall’evoluzione storica del fenomeno sindacale al diritto sindacale e le sue fonti, dai sindacati nell’ordinamento giuridico vigente all’organizzazione sindacale, dal contratto collettivo di diritto comune alla contrattazione nel pubblico impiego, dallo sciopero anche nei servizi pubblici essenziali alle altre forme di lotta sindacale con la serrata, hanno una essenziale e chiara trattazione. Utili gli schemi o tabelle sulla Cronologia storico-normativa (pag. 23 e 24), sulla nomina dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (111), sui soggetti dei diritti previsti dallo Statuto dei lavoratori (119), sul procedimento contro la condotta antisindacale (130), sulle principali differenze tra gli Accordi interconfederali del 27 luglio 1993 e del 22.1.2009 (143) e dell’anno 2011 sul confronto tra gli stessi (161), sulla struttura del contratto collettivo nazionale di lavoro del 1 gennaio 2010, 31 dicembre 2012 per gli addetti all’industria metalmeccanica privata e la installazione di impianti (189-192) e sulle sanzioni per lo sciopero nei servizi essenziali (247). Per esempio, soffermandoci sugli schemi delle principali differenze e degli accordi interconfederali del 1993 e del 2009 e delle segnalate innovazioni del Collegato Lavoro 2010 e dell’Intesa del 4 febbraio nel pubblico impiego, risultano superate le citazioni di alcuni cattedratici e di alcune sentenze della Cassazione, poiché estranee all’attuale vigente diverso, e, persino, diversissimo contesto normativo, verificandosi vuoti ripetuti nella trattazione. Invece, con la prossima edizione, è da augurarsi almeno una Cronologia delle sentenze e/o ordinanze della Corte Costituzionale ed ancora delle sentenze delle Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione e dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato e delle fonti giurisprudenziali comunitarie. Tutti vogliono esposizioni coordinate e aggiornate, secondo le ripetute promesse di testi unici che ai poteri forti, dalle corporazioni professionali ai politici ed ai parlamentari in attesa di voti, non interessano elettoralmente, anche con l’alternanza o meno dei Governi. Senza ignorare la velocità sorprendente dell’età della globalizzazione e della tecnologia e della società nuova dei servizi, poiché la flessibilità non è frammentazione del mondo del lavoro e non è precarietà, ma soltanto transizione per cambiamenti che consentano poi, soltanto nuovi modelli di dialogo sociale, soprattutto quando si colloca in una crisi mondiale, come vi è un cenno nel Compendio (p. 19). A questo proposito auspichiamo che i manuali di diritto del lavoro e di legislazione sociale abbiano introduttivi lineamenti sull’economia globale. Temi che non vengono trattati dai cattedratici delle materie del lavoro e della previdenza sociale anche nei convegni e/o nei seminari, riportandosi ai precedenti loro scritti, utili per le tesi di laurea, superati per la società della conoscenza. A questo punto, auspichiamo la significativa utilità del volume, ricordo anche di consultare le Nozioni di Diritto Comparato. I principali ordinamenti  costituzionali: Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera di Federico del Giudice, autore, docente di Diritto comparato pubblico, nell’Università Orientale di Napoli, anche proponendo un auspicato arricchimento del Compendio, con una selezionata ed autorevole attuale Bibliografia in particolare sul nuovo Diritto Sindacale. Per i recenti saggi di Franco Carinci, Michele Miscione, Roberto Pessi e Antonio Vallebona. Anche perché le nuove frontiere del libro unico, cartaceo e digitale, deve superare la cultura legalistica intrisa di norme, nei confini della libertà economica in un momento flessibile, come autorevolmente illustrato nel recente convegno della Università Bocconi (31 maggio 2011).

 

(*)       Associazione Internazionale Giuristi Italia-USA

            Associazione per gli scambi culturali tra Giuristi italiani e tedeschi

            Già Presidente della Commissione nazionale studi dell’Associazione nazionale Consulenti del

            Lavoro

            ANCL