O’ Bello Guaglione

Michele Ingenito

Dunque De Magistris è il nuovo sindaco di Napoli. Per qualità estetiche forse. Ma perché rappresenta il nuovo certamente. Il nuovo rispetto ai fallimenti del centrosinistra di bassoliniana memoria e, evidentemente, di un rivale di centrodestra di non immacolata reputazione politica, stanti certe contestate alleanze al proprio interno. Alla fine Napoli è sbuffata. Facendosi Vesuvio. La città ha dismesso le antiche casacche e sbattuto la porte in faccia a tutti: destra, sinistra e centro. Le teste pensanti della borghesia e del ceto popolare (quest’ultima si chiamava una volta classe operaia) devono avere fatto un ragionamento molto semplice: “I politici, in un modo o nell’altro, se la cavano sempre. Il portafoglio è pieno e chi prima e chi dopo, se cadono, cadono comunque in piedi. Noi, il popolo, la gente comune, respiriamo il puzzo quotidiano della monnezza che ci assale, per un problema destinato a non morire se neppure San Berlusconi, con tutti i suoi potenti mezzi, è riuscito a liberarci da certa fetenzia. La città è in preda alla delinquenza organizzata, galleggiano solo le promesse, non ne possiamo più. Perso per perso, vediamo che sa fare questo giovane quantomeno pulito finora e non chiacchierato. Pensiero più pensiero meno è così che avrà ragionato la gente nel momento in cui ha letteralmente sbriciolato le speranze di un Lettieri, poco convincente e oltremodo vittima della sfiducia e dello stato di desolazione generale. Al punto tale che, se si analizzano a fondo i dati elettorali, emerge chiaramente che anche una buona fetta dei napoletani di centrodestra ha optato per l’avversario. Non in nome, ovviamente, della sua diversa colorazione politica, quanto, invece, per il suo rappresentare il nuovo, la fiducia, la speranza e, soprattutto, la pulizia. Che nasce dal di dentro e che è, quindi, morale. Il passe-partout che ha sbancato il tavolo da gioco, a tutto vantaggio del candidato dell’IDV. Senza offesa per De Magistris, il voto dei napoletani è anche un voto di protesta, che rappresenta il segno del fondo nel quale era ed è precipitata una grande, bella e civile città come Napoli. Turisti stranieri uccisi per un Rolex, caos insoluto del pianeta traffico, criminalità vincente, economia in crisi, corruzione latente (la più pericolosa e subdola) dentro le mura del potere avviano un elenco infinito di danni e malanni di una realtà dalla quale si fugge giorno dopo giorno. E, insieme, si pongono, con altri anche più importanti, come il difficilissimo banco di prova con il quale dovrà confrontarsi da domani l’uomo di Di Pietro. Non sappiamo se per De Magistris è stata una fortuna vincere queste elezioni. Per lui sarà dura tenere fede agli impegni, non cedere ai compromessi. A cominciare dalla costituzione della nuova giunta e della presidenza del consiglio comunale. Lui stesso, a quest’ultimo riguardo, avrebbe fatto in campagna elettorale nomi che fanno storcere il naso. Nomi che evocano il primo prezzo da pagare ad un piccolo partito che lo avrebbe sostenuto. Può darsi che il neosindaco si lasci condizionare in buona fede dalle apparenze. Se ne renderà conto strada facendo. Intanto è giusto che si goda la vittoria, mentre il PdL farebbe bene a leccarsi le ferite e a meditare sulle ragioni della sconfitta. Se i conti non tornano, un motivo deve pure esserci. Soprattutto se l’attuale giunta regionale è governata da quel partito e, quindi, padrona di un potere che non poteva non produrre qualcosa di più per un illuso Lettieri.  Quanto al centrosinistra sarebbe bene cominciare a pensare ad un serio rinnovamento interno. Se le stagioni della politica continueranno, per quella e per tutte le altre aree, ad essere eterne, nessuno si dolga se la gente, alla fine, non ne può più e sbuffa e vomita di getto, dentro l’urna, un miscuglio puzzolente fatto di dissenso, rifiuto, rigetto.

 

 

 

Un pensiero su “O’ Bello Guaglione

  1. Ha vinto la gente perbene !!!! I Napoletani hanno fatto poker con uan solo mano hanno buttato via per sempre Bassolino ( che voleva mettere il suo Candidato Cozzolino) Iervolino ( ormai scaduta ed una vera incapace , Cosentino ( indagato per camorra ed amico di amici di Citarella ) e Cesaro( presidente della Provincia di Napoli impegnato a scivere un libro sulla grammatica italiana) pensato se diventava sindaco Letteri entravano in consiglio la signora Stolder figlia del boss di forcella , ect ect vai De Magistris L’Italia si sta svegliando !!!! è Arrivata ora Berlusconi faccia un passo indietro !!!! ora chissà cosa succederà nel PDL?

I commenti sono chiusi.