Castello Arechi, studiosi a confronto su opere fortificate del Salernitano

Una giornata di studi dedicata alle architetture fortificate della provincia di Salerno, con alcuni dei massimi studiosi di settore che hanno fatto il punto sui progetti attivati e sulle vie da seguire per potenziarne il recupero e la fruizione. Dalle torri costiere al castello dei marchesi d’Ayala Valva, dalla Costiera amalfitana al Cilento, la maratona culturale, che si è svolta venerdì 27 maggio nella splendida location del Castello di Arechi, ha messo sotto i riflettori le torri, i palazzi fortificati e le rocche più belle del Salernitano. A chiamare a raccolta rappresentanti istituzionali e docenti universitari sono stati la Provincia di Salerno, presieduta dall’on. Edmondo Cirielli, e la sezione campana dell’Istituto Italiano dei Castelli. L’evento si è inserito, infatti, nella XIII edizione delle “Giornate Nazionali dei Castelli”, promosse dall’Istituto Italiano dei Castelli con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali. L’appuntamento si è aperto con saluti di Franco Annunziata, presidente della Commissione cultura della Provincia di Salerno, Claudio Pisapia, delegato Unesco della Provincia di Salerno, Barbara Cussino, dirigente del Settore Musei e biblioteche della Provincia di Salerno, Maura Picciau, soprintendente per i Beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino. Sono seguiti gli interventi di Luigi Maglio, del Consiglio scientifico dell’Istituto italiano dei castelli, Lorenzo Santoro e Giovanni Villano della Soprintendenza BAP di Salerno ed Avellino, Anna De Martino, della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino, Paolo Peduto, docente dell’Università degli studi di Salerno, Antonio Capano, archeologo e membro della deputazione di Storia Patria.