Eboli: sequestro pescato illegale

La notte scorsa, nelle acque antistanti il Comune di Eboli, durante una dedicata attività finalizzata alla repressione della attività illegali in danno dell’ecosistema marino, militari della Capitaneria di Porto di Salerno e della Guardia di Finanza – Sezione Operativa Navale di Salerno hanno proceduto al sequestro di un’unità da pesca e del suo pescato.L’imbarcazione, già seguita via terra da una pattuglia mobile con l’ausilio di visore notturno ad infrarossi, è stata poi raggiunta ed ispezionata dagli uomini dei due Comandi mentre ancora era intenta ad esercitare l’attività di pesca di cannolicchi (specie di mollusco bivalve con la denominazione scientifica di Ensis Minor) mediante l’utilizzo di una draga idraulica, ad una distanza di soli 270 metri dalla costa e ad una profondità di appena 3 metri. In proposito va precisato che la normativa comunitaria (Regolamento CE n. 1967/2006) vieta l’esercizio di tale attività in prossimità della fascia costiera e a determinate profondità in ragione anche della tutela predisposta per l’habitat favorevole alla riproduzione della “posidonia marina”, pianta “fanerogama” che svolge un ruolo molto importante sia perché capace di ostacolare i fenomeni erosivi del litorale costiero, sia perché contribuisce a sviluppare diversi microhabitat colonizzabili da specie diverse e, quindi, a mantenere alta la biodiversità e la riproduttività/sopravvivenza delle specie marine. Ma non è tutto. La pesca dei cannolicchi, anche in ragione della funzione svolta da tale tipologia di mollusco (naturali microfiltratori di acqua di mare e potenziali recettori di fonti inquinanti), può esercitarsi solo previa autorizzazione della competente A.S.L., rilasciata solo a seguito di test analitici e monitoraggio delle acque (ai sensi del Regolamento CE n. 854/2004), al fine di scongiurare l’illegale commercio di un prodotto che, nel caso di specie, by-passando ogni forma di controllo, potrebbe rappresentare un veicolo di diffusione di tossi/infezioni per i consumatori. Anche per questo motivo, scortata l’unità fino al porto di Salerno, interveniva sul posto personale specializzato dell’A.S.L. U.O.V. di Salerno che attestava la necessità di procedere alla distruzione dei 60 chilogrammi circa di cannolicchi sequestrati, rappresentanti profitto della pesca illecita e prodotto nocivo per il consumo alimentare umano (perché pescato, come detto, in acque non sottoposte al monitoraggio previsto dalla vigente normativa in materia di controlli sui requisiti dei molluschi bivalvi vivi – decreto Giunta Regione Campania n. 2234/07 e successivo decreto dirigenziale n. 35 del 08.06.2007). Ne consegue che, dinanzi a condotte di tale pericolosità, si impone come necessaria l’adozione di sanzioni proporzionali ed altamente dissuasive, finalizzate al mantenimento dell’equilibrio biologico della risorsa e a scoraggiare l’insorgenza di pericolosissimi comportamenti emulativi.  Le operazioni di monitoraggio sulle acque dell’intero litorale compartimentale, anche in vista dell’approssimarsi della stagione estiva, proseguono.

Un pensiero su “Eboli: sequestro pescato illegale

  1. Ringraziamo come sempre gli uomini delaa GUARDIA DI FINANZA e IL C/DO DELLA GUARDIA COSTIERA di Salerno, della brillante operazione svolta nelle acque della nostra costa Salernitana, chiedendo a loro ancora più controlli su queste illecite attività, che dedurpano i nostri fondali marini dalla sua Biodiversità.
    LIPU(Lega Italiana Protezione Uccelli)-Onlus- Sez.Salerno-
    Delegato Gennario Manzo

I commenti sono chiusi.