Mercato San Severino: “Alimentazione: 10 anni di ricerca” di Caso

 L’alimentazione, oltre ad avere un valore intrinseco, è la testimonianza dei diversi atteggiamenti linguistici, storici e tradizionali di un popolo. La pubblicazione di Corrado Caso dal titolo “Alimentazione: 10 anni di ricerca”  è uno screening sulle abitudini alimentari di un  vasto campione di studenti delle Scuole Elementari e Medie dei Comuni di Mercato S. Severino, Fisciano, Calvanico, Baronissi, Roccapiemonte, Siano, Bracigliano, Castel San Giorgio. Una  ricerca che si è sviluppata nel decennio 1990-2000, durante il quale  l’autore ha svolto il ruolo di Coordinatore del Servizio di Medicina Scolastica dell’Asl 47 di Mercato S. Severino. Una scuola, in quegli anni,  poco integrata con il territorio e  che, come afferma l’autore, “…chiusa e agiografica narrava se stessa, i programmi ministeriali e la sua abitudine a discriminare i buoni dai cattivi, gli studiosi dai meno diligenti con un criterio insindacabile e ispirato all’unicità del voto”. L’interesse generale per l’alimentazione, l’adozione di un modello d’indagine poco specialistico ed esclusivo ha determinato un interesse crescente tra insegnanti e allievi. Il risultato è la rappresentazione visiva e statistica  delle abitudini  alimentari di quegli anni. Il suo contenuto è una documentazione  delle più recenti acquisizioni scientifiche  sul valore nutrizionale degli alimenti e delle loro caratteristiche e l’ utilizzo per realizzare salute e  benessere. Nello stesso tempo, l’autore si confronta con quell’ universo   fragile e ambivalente che caratterizza  l’adolescenza, età irrequieta e disarmonica che non risparmia, nel suo integralismo,  scelte quali l’ anoressia o la bulimia. L’indagine si addentra e descrive un puzzle sociologico complesso della quotidianità e dei diversi modelli di comportamenti delle famiglie intorno alla mensa imbandita, i loro discorsi, gli interesse, la televisione. Un dato tecnico rassicurante è la consapevolezza  del valore della tradizione materializzata, nel caso specifico, dalla “Dieta Mediterranea”, un modello esclusivo di dieta, definito dall’ “Unesco” patrimonio culturale dell’umanità. In ogni singolo alimento che la compone l’autore  traccia l’indelebile della storia  dei popoli che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo e la certezza condivisa che “se volete vivere sani e più a lungo nutritevi come si sono nutriti i contadini dell’Italia meridionale”  come affermò lo scienziato Ancel Keys in una audizione presso una Commissione del Senato Americano. Egli  abitò nel Cilento per moltissimi anni e  morì, praticandola, ultra-centenario.