Dopo di lui il diluvio

    Angelo Cennamo

L’improbabile rimonta di Letizia Moratti consentirà, quasi certamente, al rivale Pisapia di insediarsi sulla poltrona più alta del Comune di Milano contro ogni pronostico della vigilia. Il dato sarebbe, anzi sarà, clamoroso : Milano, la patria del berlusconismo e del centro destra, finirà governata da un radicale di sinistra, simpatizzante dei centri sociali e del multiculturalismo etnico-religioso. Berlusconi, che aveva voluto personalizzare lo scontro elettorale trasformandolo in un referendum sulla sua persona e sul suo governo, ne uscirà malamente sconfitto. Un comunista in casa, per il premier, è una crudele legge del contrappasso che neppure il divino Dante avrebbe potuto concepire per i suoi trapassati. Eppure, dati alla mano, immaginare che il sindaco uscente, dopo la disastrosa campagna dei giorni scorsi, aggravata come dicevamo dal controproducente ed ossessivo presenzialismo di Berlusconi, possa in una manciata di giorni recuperare i sette punti che la distanziano dall’avv. Pisapia, sembra pura follia. Non c’è dubbio : la disfatta di Milano è la disfatta di Berlusconi; questo è il senso della competizione, allargata anche a tutte le altre realtà territoriali. Sì perchè il dato politico era ed è concentrato sulla città di Milano, luogo simbolo delle vicende e della sorte dell’Italia intera. Come sarà il day after della Waterloo caimana è difficile immaginarlo. Berlusconi si avvierà su quel viale fatidico che la sinistra sogna per lui fin dal lontano 1994, o assisteremo all’ennesima “lazzarata”, con il feretro che si rimette in piedi prima ancora della sacra unzione? Diciamo subito che sovrapporre la situazione milanese a quella del governo nazionale equivale ad una semplificazione troppo netta ed illogica. Le variabili che decidono le sorti dei governi sono molteplici ed infiniti gli equlibri che reggono le maggioranze. La debacle di Palazzo Marino ci consegnerà certamente un premier ridimensionato e meno determinante per gli assetti dell’ultimo scorcio di legislatura, con una Lega sempre più esigente e pretenziosa, e con alcuni pezzi della maggioranza lì a scalpitare per salire la china. Ma il Cavaliere ha dalla sua parte una risorsa da non sottovalutare, un asso nella manica che gli potrebbe consentire di rinviare ancora una volta l’annunciato funerale, e cioè  : l’assoluta inconcludenza e la scarsa caratura delle forze politiche di opposizione, a cominciare dai loro leader, che non sono mai riuscite a formulare una sola idea riformista per il Paese, nè a condividere, tutte insieme, un progetto di governo credibile che non passasse solo attaverso ribaltoni o colpi di mano. E’ ragionevole allora aspettarsi che il tramonto di Berlusconi, quando arriverà, si tramuti in un vero e proprio diluvio universale che farà scomparire tra i flutti della seconda Repubblica i numerosi figuranti di destra,  sinistra e centro che, in assenza del fu Silvio, non avranno nè ragioni, nè idee per sostituirlo.   

28 pensieri su “Dopo di lui il diluvio

  1. Caro Cennamo la Destra Berlusconiana della seconda ora fatta dai vari Sallustri , Santachè Straquadanio , vuole distogliere l’attenzione su problemi che non sono veri !!!! mi sembra che Torino Firenze Salerno Bari non presentano queste caratteristiche come i campi nomadi in pieno centro !!!! evidentemente a berlusconi & c ci stanno a cuore i soldi delL’expo … I suoi articoli anche se sono troppo di parte sono chiari , lei è una persona perbene , un ottimo professionista , credo che Il Coordinamento provinciale del Popolo della Libertà dovrebbe dare qualche ruolo a gente come lei !!!Purtroppo L’onorevole Cirielli si circonda di persone che a mio avviso non risultano idonee per i lruolo che ricoprono mi riferisco ai Vari Iannone e Russo (da sostituire) oppure personaggi che si sono seduti a panca mensa con i vari De Mita e De Luca ovvero Ciccone e Memoli . Mi dipiace che tanti uomini di destra sono scappati come Puorro , Salzano , Gagliano , Provenza , Di Popolo , Gargani , Leone …. secondo me è arrivata l’ora di fare una verifica seria e mi permetta di dire una cosa questa provincia no nsta facendo niente solo chiacchiere e polemiche continue !!!

  2. La ringrazio per le sue parole gentili. Ha ragione : forse occorre un ricambio, a tutti i livelli.

    Saluti – Angelo Cennamo

  3. magari avessi ragione tu, caro angelo(cennamo), sottoscriverei volentieri il tuo esito ipotizzato, purtroppo a milano sarà un “miracolo” la vittoria di pisapia. in questi giorni il “vecchiosatirodalculoflaccido” sta scateneando una guerra senza esclusione di colpi. ipotizzerà apocalissi bolsceviche, espropri proletari, vischinsky da tutte le parti e carestie e pestilenze. e lo stesso farà a napoli, emblema del suo reale fallimento mediatico, dove anche tu ti sei fatto affascinare dalle promesse perdendo il senso della realtà, fino a portarti a concludere che il fatto che lui non riesca a risolvere la questione della monnezza non è dovuta ad una assurda promessa elettorale -ha promesso un bicchiere d’acqua ad un assetato- ma alla genetica e alla cultura dei napoletani. eppure caro avvocato sono passati due anni dalla cacciata di bassolino e la situazione peggiora ogni giorno e i risultati del nuovo governatorato sono zero! ovviamente non vi resta che attaccare la jervolino che è vecchia, brutta, ha una vocce che fa cagare e poi.. e poi. io credo che le possibilità di vittoria di de magistris siano pari o superiori a quelle del placido pisapia.
    come vorrei che tu fossi profetico.
    e non finisce qui, a giugno ci saranno i referendum che avremmo potuto fare insieme alle elezioni amministrative, risparmiando qualche milionata di euro, no questo no ci è stato vietato impedito per un calcolo di opportunità politico/partitico. certo anche per i referendum sarà una corsa ad ostacoli perchè si cercherà di far mancare il quorum per poi gridare abbiamo vinto!
    tu concludi alla maniera solita e sconfortante cioè non siamo messi bene ma dall’altra parte sono messi peggio, non siamo i migliori ma dall’altra parte sono peggiori senza un minimo di prova, fai delle affermazioni emozionali che hanno un valore empatico, ti mettono a nudo per quello che sei e che pensi ma vorrei farti capire che sbagli, vorrei invitarti a vincere la paura a liberartene. ti ricordo che i due governicchi di prodi hanno lasciato un segno molto maggiore di tutti i governi berlusconi: do you remember euro? insomma caro angelo, sei così ideologico da riconoscerti persino in quei sindaci di sinistra che agiscono alla stessa maniera e fanno le stesse cose di quelli di destra, cioè cambia solo il colore, vedi salerno.

  4. Signor Zecca ottima analisi , purtroppo questo modo di fare politica butta tanti anni di politica seria di programma e di valori del vecchio MSI-DN non sono un nostalgico ma stavo confrontando il programam elettorale delle elezioni politiche del 1987 e del 1992 altri tempi si votava ancora con le preferenze non mi sento rappresentato ne dal signor Presidente del Consiglio , che deraglia la realtà ossessionato contro i giudici e comunisti ne dal Presidente della Provincia osssessionato da De Luca, ne da u nPresidente della Camera che è un calameontico e ribaltonista !!! Questo modo di amministrare la cosa pubblica crea solo paralisi . Complimenti pure a Cennamo per la sua penna però lei è un autentico uomo di destra cerchi di non difendere troppo i vari Dell’Utri e Cosentino .. non ci appartengono !!!!

  5. La situazione di Milano non la paragonerei a quella di Napoli, dove il candidato di destra ( Lettieri) dovrebbe spuntarla sul suo rivale. Lettieri è il sindaco giusto per Napoli. E’ un moderato, un liberale e, soprattutto, tra lui e la precedente classe politica non c’è continuità. Non si può dire altrettanto per De Magistris.
    Il problema dei rifiuti di Napoli riguarda Napoli, i suoi abitanti e la sua classe dirigente. Berlusconi ripulì Napoli in 58 giorni. Il resto doveva farlo la Iervolino. Ma la sindachessa era “altrove”. Era altrove anche quando i dipendenti del Comune si aumentarono lo stipendio e quando il quadro di Luca Giordano scomparve dalla sua stanza. Cosentino non ha riportato condanne. Chi non ha condanne, per me, è innocente.

    Saluti e buon garantismo a tutti – Angelo Cennamo

  6. come sostituire Berlusconi?
    Purtroppo questo è l’enigma che pervade tanti italiani che non sono di centro -sinistra e della falsa destra.
    La sconfitta al primo turno della signora Moratti al primo turno è stato un segnale forte.
    Berlusconi-testa di catrame- deve lasciare in caso contrario ci ritroveremo con il tanto peggio tanto meglio.
    Avremo una”certificazione” per zingaropoli e la licenza dell'”euroarabia”.”
    Piazza della Concordia ha citato i programmi del passato e il MSI dn.
    Questo non fa che confermare le mie convinzioni.
    Per poter “gettare a mare” “testa di catrame” ci vorrebbe un Ventola di DESTRA.
    Un uomo che estremizzi la lotta e chiami a raccolta tutti gli italiani che oggi disgustati e traditi si sono rifugiati nel non voto o nel voto “nullo”.
    Il MSI dn era l’alternativa al sistema Liberal Democratico, il sistema “santificato” sia dalla sinistra che dalla destra solo per poter meglio fare i loro intrallazzi.
    C’era una scritta su un muro, al centro della città, in via SS Martiri: “Fini- D’alema servi del Sistema”
    Mai scritta fu tanto veritiera.
    Insieme per “fottere” gli italiani.
    Berlusconi è stato solo più scaltro.
    Tuttavia oggi non si può far vincere Pisapia a Milano, non si può riconsegnare la città, la più importante d’Italia, Milano in mano alle fazioni ROSSE.
    Bisogna votare la Moratti dopo si vedrà.
    in bocca al lupo

  7. @lupo:

    scusa, ma che significa “non si può riconsegnare?”. E’ un fatto democratico: se la gente vota Pisapia VUOLE Pisapia, non è che perché non è un candidato di centrodestra non va bene. Io mi sopporto Berlusconi da anni e che devo dire? Niente: è stato eletto, piace a tanti, stop. Poi, Milano è una metropoli cosmopolita che può accettare destra, sinistra, moschee e centri sociali, come ha accolto ed accoglie migliaia di immigrati. Come vedi, i “valori” della destra sono sempre i valori di chi non sa accettare ciò che non è italiano o comunque è diverso, facendo di noi una provincia piccola e sterile in cui ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli: in campagna elettorale, poi, è comodissimo fare leva sulle fobie della gente.

    Poi, mi domando: ma Milano non è stata nei suoi anni migliori governata da socialisti? E anche: ma mica essere “moderati” e “liberali” è una qualità che fa parte solo dei valori della destra (praticamente tutti, tranne Rifondazione e La Destra possono dire di esserlo… poi se sono moderati certi personaggi come La Russa, Cicchitto, la stessa Moratti che se n’esce con quella cosa… Bossi che fa il dito medio ai giornalisti… che altro ci vogliamo aggiungere?… Calderoli che chiama il sindaco di Bologna Alì Babà solo perché ha la colpa di essere nato in provincia di Caserta… e ho solo nominato qualche moderato italiano…)…

    @Angelo:
    1. non credo che Lettieri la spunterà;
    2. De Magistris non rappresenta la continuità con Iervolino;
    3. non sopravvaluterei quella ripulitura come fai tu, anzi, mi domando: ma devi per forza fare il tifo? Non ti riesce di essere obiettivo?
    4. l’unica colpa della sindachessa è stata la sua debolezza, ma non credo che De Luca a Napoli farebbe meglio;

    Ma poi, non mi pare che i numeri dicano che Lettieri sia il sindaco giusto per Napoli: i numeri dicono che la gente pur di non votare Lettieri ha votato De Magistris. I voti che dovevano essere del PD sono finiti a lui, non a Lettieri. Facendo due somme, non è detto che Lettieri possa farcela.

    Facciamo finta che sia vero quello che dice questo articolo: http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2011/05/napoli-gianni-lettieri-se-questo-%C3%A8-un-sindaco.html Perché dovrebbe essere il sindaco IDEALE per Napoli, come dici tu?

  8. carissimo ti ho già detto ed oggi ti confermo che sei un lupo spelacchiato, ululi forte per fare paura ma tutti, specialmente i tuoi, ti conoscono e, quando ti sentono, invece di scappare fanno spallucce. non so chi ha coniato le figura “dell’utile idiota” che tanto alla fine farà esattamente come ha sempre fatto: la stampella di salvataggio della testa di catrame di turno.
    fai come me liberati di questa cosa vedrai che starai meglio.

  9. I ballottaggi non si vincono con le sommatorie dei voti. Lettieri è favorito perchè ha dieci punti più di De Magistris. Votare per l’ex pm vuol dire riconsolidare le vecchie logiche di Bassolino e di Iervolino. Per carità, il voto va sempre rispettato. Però, a quel punto ( nel caso vincesse De magistris) i napoletani ci risparmino il pianto greco sul problema dei rifiuti. Tifo Lettieri non per “partito preso”, ma perchè Napoli merita discontinuità. Se però i miei cari concittadini decideranno come le volte precedenti, quando, ad esempio, riconfermarono Bassolino alla Regione con il 70% dei consensi, che si arrangino.

    Saluti – Angelo Cennamo

  10. @angelo:

    non l’avevo letto l’articolo! Intanto, io su Milano ci andrei piano: NON è assolutamente detto che vinca Pisapia. POI, dopo Berlusconi MI AUGURO che come prima cosa torni un clima di PACE tra gli italiani, che sono esacerbati in una lotta senza precedenti fin dai tempi di Tangentopoli. Quasi certamente, come giustamente dici, con la fine di Berlusconi cadranno personaggi di destra e di sinistra.

    Tuttavia, dal mio punto di vista Berlusconi ha rappresentato il punto più basso della democrazia in Italia (dove s’è visto mai che un candidato premier chiami pubblicamente “coglioni” gli elettori dello schieramento opposto…): non riesco a trovare praticamente niente di buono realizzato da lui, per quanto mi sforzi (anche in economia, che dovrebbe essere il suo campo preferito, l’Italia è cresciuta più sotto i brevi governi Prodi che sotto i suoi: anzi, sotto i suoi ci siamo indebitati allo stremo, la disoccupazione è cresciuta e addirittura in quest’ultima parte è aumentata la pressione fiscale a livelli mai raggiunti da nessun governo prima!)… Penso che potremo fare a meno della sua arroganza e del modo scomposto in cui è stato nel Parlamento, ignorando le più banali convenzioni e facendo sempre finta di essere un imprenditore che è capitato in politica per caso…

    Io non credo che si debbano trovare delle idee o delle ragioni per sostituirlo: il Paese è socialmente/politicamente/economicamente distrutto! Non esiste più gente di destra che abbia un grande partito perché il partito di destra è entrato in quello di centrodestra e poi ne è uscito democristiano. Non si capisce come possa ritenersi moderato un partito come FI e suoi derivati dopo il delirio dei comizi in tv, dopo l’attacco continuato a magistrati, opposizioni e personaggi scomodi che dura da decenni! Ma quali moderati? Le sue idee, dici: ma le sue idee non sono niente rispetto a quanto il clima è stato avvelenato dal fango che lui stesso ha inventato, fin dall’inizio dei tempi, contro gli avversari. Il tutto condito da una potenza di mezzi senza precedenti e senza voler mai accettare un normalissimo blind-trust.

    Questo paese va letteralmente ricostruito, dimenticando tutto quello che sono stati questi 20 anni, e non lo deve ricostruire un nuovo Messia: ci vuole l’impegno congiunto della gente, si deve ripartire dal basso. Abbiamo necessità di cose che non ci sono state date: siamo stati 20 anni come allo stadio, chi urlava una cosa contro l’uno, chi rispondeva una cosa contro l’altro. Ci dobbiamo fermare un attimo e capire chi può rappresentare i bisogni e gli interessi di tutti, e non solo di una parte.

    Cennamo, mezzo paese sta con le pezze al culo, letteralmente, e tu pensi che Silvio ci mancherà? Io penso proprio di no…

  11. “zecca” sei proprio una zecca comunista.
    Non ti conosco, però mi farebbe piacere incontrarti un bel giorno.
    Sarò anche spelacchiato, gli altri faranno anche spallucce su quanto dico, ma il fatto concreto è che dico sempre la verità e ciò che penso, senza essere al servizio di nessuno.
    I miei??????
    “…specialmente i tuoi, ti conoscono e, quando ti sentono, invece di scappare fanno spallucce…”
    Sa, per te, leggere quanto scrive un uomo libero, deve essere un privilegio che difficilmente, oggi, puoi ritrovare.
    I miei interventi per essere contestati da tanti, contengono certamente una verità intrinseca.
    Scrivo la VERITA’ scomoda che non tutti, in particolar modo chi corre in soccorso del vincitore( sia che siede nel palazzo dei “Marmi”, che a palazzo S. Agostino),vorrebbero che gli venisse rinfacciata.
    “Vado nella notte, ramingo, per monti e per valli …guardo il cielo stellato ed ululo alla luna”
    in bocca al lupo

  12. lo spero per la destra italiana che berlusconi scompaia come leader e se ne vada a fare in …. una volta e per tutte lui e i suoi affaristi perditempo e mangioni via non ne possiamo più

  13. @cennamo:

    cioè, tu credi che i restanti elettori del PD non andranno a votare De Magistris? Vediamo, può pure essere. Non capisco cosa c’entrino i rifiuti che fai uscire da tutte le parti: quelle di Silvio sono state in fin dei conti operazioni di pura cosmesi, i problemi sono ben altri e non sono stati risolti.

    E poi i problemi da risolvere in sede strettamente comunale, fino a non molto tempo fa, erano pochi: la gestione, lo ripeto, era di competenza provinciale. Poi, cosa dovrebbe dimostrare nella storia -sia di De Magistris che di Lettieri- che ci sanno fare con i rifiuti???

    La discontinuità: io sono di sinistra e avverto De Magistris come un corpo estraneo. Credo che un giorno, dopo che Silvio avrà tolto le tende, tutti questi Di Pietro, De Magistris, forse alcuni grillini e forse anche Fini finiranno nello stesso partito di centrodestra.

  14. Billy, ma non leggerai mica l’Unità? Con Prodi l’Italia è cresciuta di più ed i governi di centro sinistra hanno fatto meglio? Neppure Prodi ci crede. La sinistra ha governato, dal 1994 ad oggi, per 8 anni e mezzo ( esattamente come la destra). Ha governato in tempi di vacche grasse, eppure i risultati sono stati disastrosi. E’ aumentata la pressione fiscale ( Siniscalco l’aveva ridotta nel 2005); sono state introdotte circa 60 tasse in più ( la stessa Irap è un’invenzione della sinistra). Non è stata fatta nessuna riforma strutturale ed è cresciuta la spesa pubblica. Siamo entrati in Europa con l’euro convertito a 1927,36 lire ( un suicidio)e con un’eurotassa pagata da noi e mai restituita. Se oggi i tuoi compagni fossero stati al governo, i ministeri li avrebbero trasferiti, non a Milano e Napoli, ma ad Atene. Dopo Berlusconi c’è il baratro. Meglio non pensarci.

    Ciao – Angelo Cennamo

  15. Metà popolo con il fantasma di Berlusconi ancora lì; l’altra metà con il fantasma di quando non ci sarà più. Ovviamente, quando sarà, ed io spero oggi e non domani, la metà che lo ha sostenuto abiurerà la propria militanza.
    Nessuno, ma proprio nessuno, quindi nemmeno Lei, che parla di un Paese ingessato, ostaggio e sotto una cappa?
    Nessuno che parla della necessità di un discorso chiaro ed unitario?
    Non esistono superuomini, ad ottant’anni bisogna curare acciacchi fisici e non millantare bunga bunga, fare liftign e truccarsi.
    Il paese ha bisogno di un progetto politico e sociale che include.
    Senza gli extracoomunitari le fabbriche del nord chiudono, così come l’agricoltura al Sud.
    La religione è intimità, il ruolo della Chiesa nella società italiana è indiscutibilmente positivo e va preservato nella sua funzione sociale e non mistica.
    E soprattutto: mentre la Spagna digerisce Aznar e Zapatero, la Francia Chirac e Sarkozy, l’Inghilterra Blair, Cameron, gli USA Bush, Clinton, Bush, Obama, per quale cazzo di motivo noi dobbiamo aspettare gli americani, la CIA, la Chiesa che ci liberano? Quando saremo capaci di creare autonomamente un progetto politico e sociale?
    Nel frattempo Lei, continui a fare la radiocronaca, abituando chi legge a discutere di radiocronaca: era rigore? era punizione? Si … una punzione per tutti.

  16. @Angelo:

    premesso che Prodi sarebbe di area cattolica e non di sinistra, non capisco cosa c’entri l’Unità: i dati sono dati, se tu non vuoi leggerli per qualche motivo di bandiera o perché devi ripetere gli slogan di qualche pratica brochure del centrodestra, fai pure. 🙂

    Allora, facciamo così, prendo un paio di risorse che non sono di sinistra. OK?

    1. La pressione fiscale in Italia durante l’ultimo governo Berlusconi:

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-12-16/italia-podio-pressione-fiscale-064031.shtml?uuid=AYtTU7rC

    http://www.corriere.it/economia/10_dicembre_15/fisco-italia-alto_45f3dc34-083f-11e0-b759-00144f02aabc.shtml

    E quindi cosa ha fatto Berlusconi per abbassare questa pressione fiscale? Mah!

    2. Ti chiedo scusa per questa risorsa del PD, ma troverai facilmente da qualche parte i dati scritti da qualcuno che a te piace maggiormente:

    http://gianniguelfi.ilcannocchiale.it/2011/02/17/ecco_il_vero_uomo_del_fare_e_q.html

    Ma anche qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_interno_lordo

    http://www.wallstreetitalia.com/article/1130829/pil-italia-che-delusione-fa-peggio-della-spagna-crescita-non-pervenuta.aspx

    Ti ricordo (non sembri avere buona memoria) anche che la crescita zero ce l’abbiamo avuta solo con Tremonti e ti reinvito a cercarti i dati.

    3. Quanto alle riforme, quali sarebbero mai quelle del centrodestra? Qualche bello scudo fiscale? Ti ricordo che la sinistra è quella delle liberalizzazioni (fatte male? Ma almeno fatte) e della prima riforma del lavoro (i nuovi contratti, benché precari, erano già qualcosa rispetto a stare a nero, fenomeno che si è prodotto per decenni);

    4. nell’Euro ringrazia che ci siamo entrati! 🙂

    5. le vacche erano quelle che erano: Berlusconi ha sempre avuto l’alibi della vacca magra (e mo era l’11 settembre e mo la crisi e mo Bossi e mo gli UFO…);

    6. secondo me, dopo Berlusconi c’è il baratro per te, nel senso che perderai un punto di riferimento che evidentemente per te è molto importante e nel quale (non so come, ma de gustibus…) nutrivi una qualche speranza, mentre per come vedo io il mondo potremo andare finalmente verso una pacificazione ed una ricostruzione del paese, che attende di essere concretamente messa in atto da almeno 20 anni senza mai riuscirci;

  17. Quando Tremonti e la UE certificarono che Prodi aveva veramente risanato i conti…

    Eravamo nel giugno 2008 e il divo Giulio era tornato al Tesoro da appena due mesi, quando redasse il “Rendiconto generale dell’ Amministrazione dello Stato per il 2007”.
    Sul quale si legge, a pag. 5

    [i]”Il 2007 si è chiuso con i conti pubblici sensibilmente più favorevoli del previsto.
    E’ il risultato di una politica economica che ha perseguito l’ obbiettivo della crescita e del risanamento. Ai risultati ottenuti hanno concorso sia le entrate che le spese e, per le entrate, il grosso contributo è venuto dalla lotta all’ evasione fiscale, mentre l’ espansione della spesa primaria è stata rallentata.[/i]

    E a pagg. 10-11

    [i]Per il 2007, gli accertamenti d’ entrata per operazioni finali sono risultati di 499.671 mln., circa 19.628 mln. in più rispetto all’ analogo dato del 2006; il che non implica una qualsiasi irregolarità di gestione, ma soltanto un’ azione di contrasto all’ evasione e all’ aumento spontaneo dell’ adesione fiscale da parte dei contribuenti.[/i]

    “Politica di crescita e risanamento…spesa primaria rallentata…” parole che rendono giustizia all’ azione del governo Prodi. Quanto all’ aumento delle entrate, Tremonti scrive che fu reso possibile dalla lotta all’ evasione e all’ adesione fiscale dei contribuenti. NON da un presunto aumento delle tasse.

    Ecco il link al rendiconto tremontiano http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0005730.pdf

    Ma prima ancora di Tremonti, ci aveva pensato la UE a congratularsi con Prodi e a chiudere la procedura per deficit eccessivo aperta contro l’ Italia nel 2005, per aver Berlusconi portato in quell’ anno il deficit al 4.2% sul pil. Perfino quelli del Giornale riportarono la notizia, tralasciando però di ricordare chi c’ era al governo nel 2005.
    Ecco il link all’ articolo del Giornale (IL GIORNALE, non l’ Unità) http://www.ilgiornale.it/economia/conti_pubblici_ue_chiude_procedura_deficit/07-05-2008/articolo-id=259924-page=0-comments=1

    Saluti a tutti

  18. Scusate, vorrei ricordare al signor Cennamo che dell’ eurotassa ne fu restituito un 60%, con le seguenti modalità: in busta paga ai dipendenti, nell’ assegno di quiescenza ai pensionati e con una detrazione dalla dichiarazione dei redditi per gli autonomi. Assieme al 60% dell’ eurotassa, fu restituito il 100% della tassa sul medico di famiglia (naturalmente a chi l’ aveva pagata). Nella storia della repubblica, non era mai successo che un governo restituisse una tassa una tantum o parte di essa.

    Quanto alla presunta esosità del cambio con l’ euro, va ricordato che alla vigilia il valore della lira rispetto all’ Ecu, il papà dell’ euro, era appunto di circa 1930 lire. E poiché ogni moneta poteva fluttuare al massimo del 2.5% in più o in meno, un cambio più vantaggioso non era possibile. Anche perché se all’ Italia fosse stato concesso di cambiare a, poniamo, 1500, rivalutando quindi la nostra liretta, qualche altro Paese avrebbe dovuto svalutare di altrettanto la propria moneta. Nessuno ci avrebbe fatto un tale favore. E poi chiediamoci se a un Paese esportatore come il nostro sarebbe convenuto rivalutare di tanto la moneta.
    Infine, scusandomi per la prolissità, segnalo quanto ebbe a dire Berlusconi sull’ euro in questo articolo scritto di suo pugno per il Giornale alla vigilia del change over. Leggetelo, è tutto un inno alla nuova valuta, privo di qualsiasi accenno a una presunta esosità del cambio http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=2XHDP

  19. @gianniguelfi:

    ma varie volte ho notato che sostengono l’una o l’altra idea a seconda di come butta il vento: per Tangentopoli è stato lo stesso, prima anti-Craxi, poi di nuovo Craxiani, prima dipietristi (lo volevano nel primissimo governo), poi anti-dipietro, e così via. Ci vuole una macchina molto potente per convincere i loro elettori a votarli comunque, qualunque cosa dicano! 😀

  20. Cari amici, mi fa piacere aver innescato una discussione molto attenta. Leggo riferimenti molto precisi e dettagliati, ma che, se letti in chiave politica, alla luce delle congiunture internazionali e delle variabili interne, sia di coalizione che di opposzione, si prestano a ben altre letture.
    Cercherò di semplificare al massimo.
    E’ di queste ore la debacle elettorale di Zapatero ( icona della sinistra italiana, da sempre esterofila, forse perchè qui ha poco di cui gioire). Zapatero fu salutato da D’Alema e compagni come Cristo in terra, l’innovatore che avrebbe portato la Spagna ai vertici dei paesi industrializzati. Oggi la Spagna è ad una passo dal baratro, con una disoccupazione oltre il 20% ( in Italia è al di sotto della media UE, 8,5%). In tutti gli altri Paesi europei, per effetto della peggiore crisi economica che si ricordi, i governi nazionali sono in caduta libera. L’unico governo che tiene il passo e che regge nei sondaggi, oltre che in paralemnto, è quello di Berlusconi. Non sono un fan del Cavaliere ( lo voto solo per legittima difesa), ma posso ricordare ( senza essere tacciato di propagandismo)alcune sue riforme importanti : Legge Biagi, riforma della scuola e delle università, Titolo V cost. ( bocciato dal referendum), federalismo fiscale, riforma della P.A., inasprimento 41 -bis, buona tenuta dei conti pubblici, recuperi record nell’evasione fiscale e quel fantastico trattato con Gheddafi che aveva fermato gli sbarchi a lampedusa( in tempi pre-bellici). Manca molto altro? Certo. Ma con Vendola e Rosy Bindi al governo, saremmo con le pezze al ……

    un caro saluto a tutti – Angelo Cennamo

  21. @angelo:

    Angelo, io non so a quale ceto appartieni, ma ti informo che ci SIAMO già con le pezze in quel posto (http://www.fanpage.it/dati-istat-italia-dei-disoccupati-e-pil-in-picchiata-povero-un-italiano-su-quattro/)! Siamo il fanalino di coda!

    Non ve ne potete sempre uscire con la storia delle congiunture, è assurdo! Volete dire che la sinistra mette le tasse? Abbiate il coraggio di dire che voi non le togliete, né sapete come abbassare la pressione fiscale! Sotto i vostri governi non migliora nulla di quello che ci accusate di non migliorare! Dove stanno i miracoli promessi? Io vedo solo un centrodestra che promette miracoli, la gente lo vota, va al governo e poi le cose rimangono praticamente le stesse, se non peggio di prima: nel caso in cui vadano male, si comincia a dire che è colpa di Prodi (!), della congiuntura, degli UFO grigi di Zeta Reticuli e altre amenità.

    Guardati l’andamento del PIL del 2003 e del 2005: siamo gli UNICI con la crescita ZERO! http://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_interno_lordo (tabella in basso con tutti i paesi).

    E allora la congiuntura e le variabili ci sono solo per l’Italia? E com’è possibile? La tabella dice che tutti gli altri crescono!

    Poi, questo sarebbe un governo che regge nei sondaggi? Questo sarebbe un governo con una maggioranza solida? Ma se fino a qualche tempo fa pur di rimanere in piedi si cercava i deputati in ogni maniera (e qui mi taccio)! Quelle che elenchi, poi, sono mezze riforme, alcune nemmeno ancora realizzate, altre impossibili da realizzare per mancanza di fondi…

    Ma poi che ci azzecca Zapatero (che è socialista vecchia maniera)? L’Italia non avrà mai una vera sinistra (alla Zapatero) al governo… è quasi come se Bertinotti o Diliberto fossero a capo del governo: ti pare una cosa possibile? A me -e sono di centrosinistra- sinceramente no, ma se vogliamo agitare dei fantasmi per il gusto di farlo, che ti devo dire, facciamolo pure… vedo anche che è un buon periodo per farlo…

    Ci sarebbe anche quel link di Camelot, che non hai commentato: se il prossimo governo dovesse essere (malauguratamente per te) di centrosinistra, per cortesia non venitertene con la storia delle tasse del centrosinistra, perché come vedi ci attendono (chiunque ci capiti) già 35-40 miliardi di Euro di buco (fatti da voi, ma spostati nel tempo).

  22. La sinistra spagnola è più riformista di quella italiana, oggi ancorata al vetero marxismo di Vendola e al giustizialismno di Di Pietro. Non cito Bersani perchè è “non pervenuto”.
    L’Italia cresce poco da 20 anni, non da oggi.
    Berlusconi non ha fatto la rivoluzione liberale per tre quattro motivi essenziali :
    1) gli italiani sono liberali solo a chiacchiere, anche quelli che votano per lui;
    2) nel 2001 sono crollate le torri, nel 2008 è venuta la fine del mondo ( nulla sarà come prima);
    3) Fini e Casini ( più Follini) lo hanno imbrigliato in un democristianesimo da prima Repubblica;
    4) ha troppi guai personali che lo limitano.
    Ad ogni modo qualche riforma strutturale l’ha fatta, ed avercelo a palazzo Chigi è stato meglio che del contrario. La Repubblica di Visco e delle lenzuolate ma li ricordo bene.

    Ciao – Angelo Cennamo

  23. @cennamo:

    come vedi, nonostante l’impegno, qua (il Corriere della Sera) dice chiaramente che non abbiamo i soldi, che andrà fatta una manovra come quella del 1992 e che siamo primi in Europa per evasione fiscale:

    http://www.corriere.it/economia/11_maggio_24/corte-dei-conti-rapporto-2011-finanza-pubblica_ff949604-85e1-11e0-99e7-3448c5a7b9b0.shtml

    Io mi auguro che l’onere di metterci le mani in tasca questa volta se lo prenda tutto il centrodestra.

  24. @cennamo:

    Angelo, ma Vendola ha pochi elettori… non vedo questo pericolo di una sinistra interamente comandata da Vendola… La mia speranza personale è che si scelga qualcuno come Enrico Letta, ad esempio, insomma gente un po’ più giovane. Tutti i partiti andrebbero svecchiati.

    Bersani è stato un discreto ministro ai suoi tempi, poi è stato costretto ad occupare il posto di uno (Veltroni) che evidentemente non se la sentiva di fare l’opposizione (io speravo che se ne sarebbe andato in Africa, ma niente)…

    Penso che tutti questi Di Pietro, De Magistris, qualche grillino, ma anche Fini/Bocchino ecc.ecc. un giorno andranno a formare un qualche nuovo partito di centrodestra. Penso anche che si riformerà un partito di destra sociale con quote maggiori del 5%.

    Sul marxismo cito una bellissima battuta di Tremonti (questa sì), vero appassionato del filosofo tedesco: rivolto alla sinistra, di recente ha detto “voi lo avete letto e non lo avete capito” :-)))

    Sicuramente un presidente del consiglio che prenda tutta l’attenzione come questo non ci sarà più: io, come detto in altri interventi precedenti, spero che si torni ad una politica meno urlata e ad un periodo di concretezza, ricostruzione e partecipazione di tutti alla cosa pubblica (e anche a favore di tutti). Spero anche gli imprenditori imparino a rischiare come in altri Paesi e non a non muovere un dito se lo Stato non li agevola, pretendendo nel contempo meno tasse. Comunque la guardi, siamo sempre un paese anormale.

  25. La fine del berlusconismo decreterà anche la fine dell’antiberlusconismo. Vedrai che il Cavaliere se li porterà tutti nella tomba. La destra che immagini tu nel futuro, con De Magistris, Di Pietro e Fini insieme, non sarà di certo la “mia” destra. Così come non ce lo vedo Letta a guidare una coalizione che è sempre più nostalgica del Pci. Forse aveva ragione Mussolini : governare gli italiani non è difficile, è inutile.

    PS : l’evasione fiscale, specie al sud, è una legittima difesa contro un fisco asfissiante. Più si inaspriscono i controlli e si agisce esecutivamente ( dal 1 luglio sarà così) più si evade. L’ultimo fuoco di Berlusconi dovrebbe essere la riduzione delle imposte, ma temo che Tremonti non glielo consentirà.

  26. @angelo:

    sul Sud sono perfettamente d’accordo con te e la Finanza ad esempio lo sa benissimo (segnalo http://www.corriere.it/economia/11_aprile_03/Dalla-banca-dati-del-Fisco-la-radiografia-dell-evasione_531e7530-5dc2-11e0-9108-70e5ca927ebb.shtml). Varie volte si è parlato (anche sotto Prodi) di tentare qualcosa per far funzionare questo paese “a due velocità”: il problema restano i falchi della Lega che non lo permetterebbero mai. Io (lo dico a titolo personale) agevolerei tantissimo al Sud: oggi è praticamente impossibile fare impresa seriamente da noi.

    Io tutta questa nostalgia del PCI non la vedo: quello che vedi con Vendola e Pisapia, nella mia modesta e disinteressata opinione, è una pura reazione “finale” al berlusconismo, al malgoverno della città di Milano e al fatto che il PD qualche volta ha dato all’elettorato l’idea di prestarsi più alle bicamerali che a fare l’opposizione in maniera serrata.

    Insomma, sono i delusi del PD che vanno verso Vendola, ma non sono tantissimi secondo me. La sinistra intera (quindi PD e altri) non andrà verso il PCI in massa. Non credo e non li voterei.

    Poi, che in questi ultimi tempi, la sinistra abbia preso maggiore consapevolezza di sé e si sia resa conto di avere più consenso di quanto credesse di poterne avere è un dato del tutto nuovo. Ma non credo questo centrosinistra capace di diventare per intero marxista da un giorno all’altro: lo stesso Vendola ha proposto un cattolico come la Bindi come candidato. Io penso che la Bindi non sia stupida, ma preferirei Letta per la giovane età.

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