Conca dei Marini: a Com&Te Luca Bianchi

“Serve che le nuove generazioni meridionali prendano in mano il loro futuro”. uesto libro è il tentativo di una battaglia culturale. Come sono solito dire: io non QqqqqCon questa esortazione,  Luca Bianchi, vice direttore della SVIMEZ, autore del saggio a Ma il cielo è sempre più su? (Castelvecchi). si è rivolto ai numerosi giovani presenti a Conca dei Marini al salotto letterario della V edizione della rassegna letteraria Com&Te. A sollecitare l’autore, sull’incantevole terrazzo dell’albergo La Conca Azzurra,  i giornalisti Pasquale Petrillo, ideatore e curatore della manifestazione, e Maria Rosaria Sannino, direttore di écostiera. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale di Conca, che patrocina la Rassegna, il consigliere comunale Alfonso Latino, a nome del sindaco Gaetano Frate: “La nostra Amministrazione apprezza molto queste iniziative culturali e spera di avere Com&Te quale interlocutore anche per il futuro”. Nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti, il  proprietario de La Conca Azzurra, Salvatore Criscuolo, presidente della locale associazione albergatori, ha illustrato la ricchezza culturale, paesaggistica e gastronomica di Conca de’ Marini, vera perla della Costiera amalfitana. Un’accoglienza in grande stile, quella offerta a Com&Te da Salvatore Criscuolo, impreziosita da uno strepitoso buffet molto apprezzato dal folto pubblico presente. All’appuntamento letterario hanno preso parte come sempre le rappresentanze degli studenti e dei docenti degli istituti superiori di Cava de’Tirreni,  e l’assessore alla Pubblica istruzione cavese, Vincenzo Passa.“Un saggio che non racconta -ha evidenziato Luca Bianchi, autore del libro insieme con Giuseppe Provenzano- ma che fa di conto sulla scorta dei dati raccolti. Siamo partiti descrivendo i giovani, poi ci siamo accorti di aver descritto il Mezzogiorno, infine, siamo arrivati a parlare dell’Italia intera. I nostri dati evidenziano un esodo dal Sud di 300 mila persone nell’anno 2008: siamo tornati ai livelli della metà degli anni ‘60”. Il libro è molto duro con la politica nel suo insieme, non nella declinazione destra-sinistra. “Il Mezzogiorno non è sempre stato fermo. Abbiano avuto decenni di straordinario progresso, fasi in cui il Sud era protagonista negli anni 60-70. Scontiamo, in questa seconda repubblica, un patto tra la classe politica nazionale, che si è dimenticata del Mezzogiorno, visto solo come un problema da gestire e non come una realtà da far crescere, e quella locale, che ha ricevuto mano libera, autorizzata cioè a gestirsi il sud, pensando solo a garantirsi un ritorno elettorale. Ma non è tutta colpa della politica, molte responsabilità sono anche della società. Alla politica locale viene chiesto di tutto. E fare l’amministratore al sud è più difficile”. Al termine della presentazione, Luca Bianchi ha ricevuto un omaggio in ceramica della Provincia di Salerno, consegnato dal Capo di Gabinetto del Presidente on. Cirielli, prof. Francesco Fasolino.