Salerno: Federconsumatori,nuovo caos e vecchie truffe per gli utenti

Una “mutazione”, la nuova truffa che in questi giorni serpeggia nella provincia di Salerno e che, attraverso nuovi sistemi e strategie, rafforza un problema vecchio con aspetti nuovi. Così il presidente di Federconsumatori Salerno, Peppe Sorrentino, descrive quel che sta accadendo ai cittadini che incappano, stipulando dei contratti a distanza, in una nuova truffa. Duplice, la problematica su cui punta i riflettori la Federconsumatori.  Un primo aspetto riguarda la pioggia di segnalazioni pervenute all’Associazione, a seguito di un raggiro partito da un call center locale, non ancora identificato, che sta seminando disorientamento e panico tra gli utenti, soprattutto pensionati, del nostro territorio. A fornire un quadro della situazione, Carmine Coraggio di Federconsumatori Salerno: “Ci stanno contattando numerosi cittadini, per avere notizie e rassicurazioni in merito alla veridicità  di una campagna “dis-informativa”, portata avanti a nome di una nota compagnia telefonica ad opera di un call center non ancora individuato”, spiega Coraggio. Gli utenti, infatti, vengono contattati da operatori, i quali li avvisano che Telecom avrebbe “perso la gestione di quel territorio”, notizia, questa, assolutamente falsa. Conseguentemente, vengono richiesti allo stesso utente tutti i dati personali utili per la stipula di un nuovo contratto. Se qualcuno si rifiuta di fornire tali dati, viene intimidito circa “gravi conseguenze” che lo attenderebbero.  Allarmati, dunque, i cittadini si stanno rivolgendo a Federconsumatori. “Se ad essere contattato è un anziano o una persona facilmente impressionabile, non ci penserà  due volte a fornire i dati richiesti”, continuano dalla Federconsumatori. Ma le preoccupazioni dell’Associazione dei Consumatori circa i contratti a distanza non finiscono qui. Sorrentino, infatti, punta l’attenzione sull’ accordo tra la H3G, società  telefonica notoriamente conosciuta come Tre, e la finanziaria Compass, che sta causando non pochi disagi agli utenti: “L’accordo in questione prevede che acquisti di terminali possano essere finanziati attraverso la Compass, e fin qui nessun problema, anche se non si comprende bene l’esigenza di un tale accordo in quanto, come tutti i consumatori sanno, dilazioni di questo tipo sono sempre state proposte direttamente dagli operatori telefonici, senza alcun interesse nè spese di istruttoria del finanziamento. A parte ciò, è l’aspetto legale quello che pare preoccupare maggiormente l’Associazione.  “Il settore delle telecomunicazioni – sottolineano, Marcella Luongo e Sonia Farro dell’Ufficio Legale di Federconsumatori –  Notoriamente e fin dalla liberalizzazione è sempre stato ‘turbolento’, generando un contenzioso che, nel corso degli anni, è rimasto sempre notevole. Ora, quest’operazione commerciale potrebbe incrementare notevolmente il già  consistente volume di contenzioso, allargandolo ad un ambito nuovo: quello del credito al consumo. Di fatto l’utente avrà l’obbligo di disconoscere non solo il contratto “madre”, con la società  telefonica, ma anche quello “figlio” con la finanziaria.” Aspetto, questo, non di poco conto, per il consumatore il quale, in caso di mancato pagamento della finanziaria sarà automaticamente inserito nella banca dati dei “cattivi pagatori”, la Crif e, nei casi più gravi, addirittura alla Cai, banca dati da cui è ancor più difficile uscire il che può procurare innumerevoli danni ai cittadini che, ad esempio, hanno già  un rapporto di finaziamento in corso. “Nei prossimi giorni – conclude Sorrentino – investiremo della questione le Autorità  competenti per esprimere tutte le nostre perplessità.”