Cubiste non per caso!

di Rita Occidente Lupo

Adolescenti senza cielo…se non quello del benessere e dello sballo. Del sesso e delle emozioni del sabato sera. Dal cubo della lap dance, ai banchi di scuola. Sempre maggiore la falange di giovani donne che, all’insaputa delle famiglie, si reca in discoteca non solo per scatenarsi in comitiva, ma per esser protagonista. Per rubare sguardi avidi di sesso e scatenare pulsioni, semmai soddisfatte in bagni degli stessi locali. L’esercito delle minorenni a caccia di denaro, di pubblicità, di divismo, rincara la dose senza guardare ai mezzi nè ai modi. Le ragazze di oggi, tutt’altro che da tempo delle mele, sanno quello che vogliono al momento e sgomitano per ricevere l’Iphone o la tracolla griffata. Insieme a “spicciolini” tutt’altro che esigui! In tutt’altra dimensione, la voglia di vivere la stessa sessualità, col partner del cuore. I sentimenti, quelli che Peynet graffiò senza temere il tempo, relegati al di là delle luci alogene. del cubo attrattore…del piedistallo da pop star! E, all’insaputa di docenti e genitori, le conflittualità tra l’essere ed il voler diventare…l’arrivare ed il lottare…i sogni e la realtà! Principesse strappate alle favole dei giorni inutili, rinnegate da principi di turno che, senza andare per il sottile, bandendo ogni romanticismo demodè, riescono a comprare il loro corpo, barattandolo col cuore!

2 pensieri su “Cubiste non per caso!

  1. Dobbiamo ringraziare gli “inventori” d’oltremanica, per questi “locali”. Ma non dimentichiamo anche l “importazione” di pillole, pasticche e, soprattutto, di fraudolenza dai video, dai giornali, e nel più “profondo” dei Ministeri Scolastici, dove per gli anni a venire dovrebbe navigare permanentemente una figura come il don Zeno Saltini dei primi tempi, per dirne uno, benchè con l’iPad ed un telefonino in mano, e le fosse marine e l’ampio foro ozonale nel cervello, non mi pare in modo paradossale.

  2. Descrizione essenziale e, per una volta, senza punti esclamativi e termini ad effetto. L’articolo sarebbe stato perfetto se almeno un interrogativo sul “perché” di un fenomeno così evidente fosse stato posto.
    Suo Giangastone

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