Latte materno in rete!

di Rita Occidente Lupo

In internet, di tutto, di più. Sembra che ormai il mondo intero sia riversato nella rete, con volti e bisogni. Appelli e messaggi amicali. Sos o comunicati ufficiali. Vendite …e svendite. Così, dalla chincaglieria spicciola, alle ingombranti suppellettili, occasioni da non lasciarsi scappare a buon mercato: quelle di e-bay! E tra benefiche donazioni, anche quelle del latte materno, elemento primordiale della vita. Dopo le tendenze registrate negli anni’60-’70, sirene d’un femminismo che guardava la stessa maternità in sordina, la ripresa di un ruolo e di un compito, antico quanto il mondo. Esser madre ed avvantaggiarsi dei benefici di tale stato! L’allattamento, per quell’osmosi tra figli e genitrice, che il cordone ombelicale recide al momento della vita, resta pur sempre un vero e proprio rito, cadenzato di popolo in popolo. In Europa, dopo le inversioni femministe, la lenta ascesa a riscoprire l’allattamento, fonte di benessere fisico e psicologico. Ma, per donne che non possono godere di tale privilegio, la rete. Infatti, da qualche tempo, le donazioni di latte materno alle donne che ne hanno poco, attraverso Facebook, appannaggio sia in Europa, che in America e Giappone. L’allarme ha alzato la guardia pediatrica, per i rischi annessi. ”Human Milk 4 Human Babies” la rete mondiale creata sul motore virtuale, per raccogliere e distribuire latte materno, con migliaia d’ iscritti, che non vanno per il sottile in materia di precauzioni. Molti i virus trasmissibili, attraverso il latte materno, come emerso da un recente studio americano, condotto su 1.091 donatrici volontarie: il 3,3% del latte donato,  positivo a sifilide, epatite B e C, HTLV e Hiv. Il rischio della trasmissione, anche d’ eventuali allergie o intolleranze, non trascurabile. La pastorizzazione elimina gran parte dei batteri,  ma non completamente. Resta, dunque, soltanto la cautela, nell’evitare che il principale alimento vitale, possa creare serie complicanze proprio ai nascituri che, dal liquido bianco, prima colostro, poi di transizione, ricaricano il proprio organismo anche sotto l’aspetto immunitario.