Salerno: IV edizione “Arti di Maggio-Zapping ‘900”
E’ stato illustrato, da Liberato Marzullo, presidente della Seventh Degree dell’Università di Salerno e dal direttore artistico Antonello Mercurio, alla presenza dell’Assessore ai Beni Culturali e Portualità Turistica Enzo Maraio, tra le antiche pietre di Sant’Apollonia, il ricchissimo cartellone della IV edizione di Arti di Maggio intitolato Zapping ‘900. “Un cartellone- ha affermato l’assessore- che realizza e consolida la politica culturale del sindaco Vincenzo De Luca, attuando una rete tra l’associzionismo di nicchia, animando creativamente il centro storico e intessendo contatti con l’Europa, attraverso il progetto Terre delle Risonanze con la Svezia e con l’intero mondo Mediterraneo, rappresentato da Nour Eddine e anche da Enzo Gragnaniello”. Il termine zapping deriva probabilmente dal verbo inglese “to zap”, che è anche un suono onomatopeico, spesso associato a dei rumori improvvisi e rapidi, o una scarica elettrica, “la neve” del televisore nel cambiamento di canale. Questo termine, a volte sinonimo di naufragio televisivo, di dispersione, o anche di assaggio, alternativa, è stato scelto per sintetizzare l’assunto della IV edizione di Arti di Maggio. Il Novecento ci ha consegnato l’eredità di un’arte che è automodificazione “Ciò che altera è la mente, e la mente è nel mondo e costituisce un fatto sociale – scriveva John Cage – Noi cambieremo in modo meraviglioso se accetteremo le incertezze del cambiamento: e questo condizionerà qualsiasi attività di progettazione”. L’arte, così concepita, è la forma piena della capacità di mettersi in giuoco, e a rischio. Zapping ‘900 invita il suo pubblico a toccare con mano il mistero dell’arte, che è il mistero dell’esperienza, ed è inesauribile, iridescente, che nessuna conoscenza può surrogare, non per altro. Zapping ‘900 dona un’arte da usare: la musica, la danza, il cinema, l’arte visiva, non hanno un senso, ma un significato: hanno significati che si svelano nel praticarla, nel maneggiarla, farla propria.. Come diceva Wittgenstein “Il significato di qualcosa è il suo uso”. L’essenza di questo contenitore, di questo symbolon, o della gonnellina di Eta Beta, come lo ha simpaticamente definito il presidente della Seventh Degree Liberato Marzullo è l’esperienza, l’uso, la prassi dell’arte. Esperienza, uso, prassi d’autore e di esecutore, e massimamente di fruitore, per un’estetica della ricezione, che va a configurarsi come un alto valore sociale, una finestra aperta sul mondo. Sarà proprio la mostra “Ma quale, tra tutti i mondi, è il più esclusivo?” curata da Antonello Tolve, il cui vernissage verrà vissuto sabato 14 maggio alle ore 19,30, presso l’Archivio dell’Architettura Contemporanea di Salerno, a dare il via alla IV edizione di Arti di Maggio, organizzata dall’ Associazione Seventh Degree dell’ Università di Salerno, con il contributo dell’amministrazione comunale – Assessorato ai Beni Culturali e Portualità Turistica, ospite di Salerno Porte Aperte 2011. Fabrizio Cotognini, Pierpaolo Lista, Carmen Laurino, Massimo Lovisco, Enrica Rebeck e due performance di Maria Crispal e uno spettacolo Ellepluselle, gli artisti invitati ad offrire il proprio segno, per un evento nato dalla collaborazione con la Corporazione delle Arti e delle Tecnologie. Ritorna ad Arti di maggio anche il progetto Terra delle Risonanze, ideato da Silvia Lanzalone e Luciano Mauro, che allarga la sua presenza a ben quattro giornate, suggello di un ferace scambio tra Italia e Svezia, nazioni rappresentate da Matteo Silvatico e il Giardino della Minerva di Salerno e Carl Nilsson Linnaeus e il suo Linnétradgarden dell’Università di Uppsala, che ha condotto a molteplici spunti per la realizzazione di concerti strumentali elettronici, seminari, esposizioni fotografiche e installazioni d’arte elettroacustica. Terra delle Risonanze principierà sabato 14 alle ore 18 presso il Giardino della Minerva con la mostra fotografica “La porta per il Paradiso. I giardini botanici e l’eredità di Linnaeus” presentata da Magnus Lidén. A seguire il clavicembalista Giorgio Spolverini, ci presenterà il suo strumento nell’espressione antica e contemporanea, sotto lo sguardo intrigante e critico delle sculture di Debora Mondovì sonorizzate da Silvia Lanzalone. Domenica 15 dalle ore 18, presso il giardino della Minerva saranno presentate da Luciano Mauro le immagini di “Matteo Silvatico e il Giardino della Minerva, il più antico orto botanico del mondo, presentato nel Giardino di Linneo”, a seguire concerto della clavicembalista Mayumi Kamatha, “Il clavicembalo in Italia e in Svezia al tempo di Linneo”. Dal giardino ci si sposterà al Circolo Unificato Esercito alle ore 21 per il galà di beneficenza a sostegno dell’Ail, in collaborazione con la Flowers Promotion, il cui protagonista sarà Enzo Gragnaniello & Sud Express, che proporrà un’anteprima del suo ultimo lavoro “Radice”, un vesuviuw rock per un’indagine sulla canzone d’autore. Lunedì 16 Terra delle Risonanze si sposta nel Complesso di Santa Sofia per due giornate di studio: s’inizierà alle ore 10 con “La favola dei Due studi (con un Lago nel mezzo): per una breve storia della Musica Elettroacustica a Stoccolma” a cura di William Brunson, nel pomeriggio dalle 17 alle 19, 59°N – musica Elettroacustica dalla Svezia, per concludere alle 21 con Elektronisk Gitarr – La chitarra nella musica Elettroacustica in Svezia con Magnus Andersson. Il giorno successivo Roberto Bresin, alle ore 10, terrà un seminario su “L’espressività nell’interpretazione Musicale:dal Pianoforte al Cellulare. Strumenti e metodi per uno studio tra musica, Acustica, Informatica e psicologia”, seguirà alle ore 17, “Orizzonte Mediterraneo – musica Elettroacustica Italiana” presentata da Clelia Vitaliano e Viviana Palladino, mentre la giornata sarà chiusa da “Clarinettrico-Metamorfosi Elettroacustiche del Clarinetto Contemporaneo” con massimo Munari. Il 19 il 20 e il 23 maggio Alfonso Amendola e Mario Tirino omaggeranno il genio di Nino Rota a cent’anni dalla nascita con tre proiezioni in Sant’Apollonia, alle ore 21,30 “Le notti bianche”, “Mafioso” e “Romeo e Giulietta”. Sabato 21 dalle 18, il centro storico esploderà di suoni grazie ad allievi e maestri del nostro conservatorio: inizierà Francesco Lombardi & Miriam Tesauro Quintet che cederà il testimone al Martucci Brass Ensemble e al Ciro Bove & Carmen Bevilacqua Quartet. Gli Otto sax del M° Cavallo saranno alla galleria Capitol, mentre Portanova sarà animata dai Suoni dal Mondo dei percussionisti di Paolo Cimmino ea corso Vittorio Emanuele si esibirà il Nico D’Alessio & Maria Grazia Balzano Quintet. Alle 19,30 parte il bus scoperto del comune con sopra la Martucci High Marchin’Jazz Band che introdurrà l’evento speciale di Arti di Maggio Nour Eddine Fatty con special guest Paolo Cimmino, che si svolgerà alle ore 22,30 al Tempio di Pomona. Il cantante e musicista berbero presenterà “Desert Contemporain” Un contaminatore di suoni, un intellettuale anticonformista che espone la musica della sua terra ad un viaggio infinito con la dovuta praticità, attraverso composizioni che prendono forma tra la tradizione del nord Africa, l’etno-jazz, influenze indiane e fluide divagazioni scandinave. La notte del 21 sarà lunga e sarà speziata dal Profumo dell’ India con un primo spettacolo di Kalaripayatthu in piazza Portanova alle ore 21 e alle 24 lo spettacolo di Kathakali di Maryse Noiseux nella chiesa dell’Addolorata, un evento esclusivo realizzato in collaborazione con il Centro Studi Yoga Salerno. Il 24 alle ore 21, nel chiostro dell’Ave Gratia Plena l’Art àpart & la Seventh Degree presenteranno l’estetica del glitch ovvero la mediamorfosi del suono, in cui Alfonso Amendola si porrà con tre formazioni alla ricerca di nuovi linguaggi. Il 25 alle ore 21 nella Chiesa dell’Addolorata, “Tutti a letto dopo carosello” un reading concert ideato da Anna Cicalese sul sogno che ha scandito le serate di diverse generazioni di italiani e a seguire il duo Julian Oliver Mazzariello e Manuel Pino, pianoforte e contrabbasso in “Zappingjazz”. Altro anniversario è quello del bicentenario della nascita di Franz Liszt a cui verrà dedicata la serata del 26 negli spazi dell’Addolorata con il concerto di Marco Pasini e la proiezione di Lisztomania di Ken Russell. Gran finale con la tre giorni dedicata al IV Meeting internazionale Cori Universitari, dal 27 al 29, dedicato al Novecento e non solo, che vedrà la partecipazione di oltre 200 coristi, un evento che verrà sigillato domenica da un allegro Marchin’ choir, che giungerà sino all’Addolorata per la serata conclusiva.