Salerno: Celano “Il sindaco non s’ astiene dalle sciocchezze”

Il Sindaco di Salerno  non riesce proprio ad astenersi dal dire sciocchezze e non perde mai occasione di manifestare che ha le idee totalmente confuse sul ciclo integrato dei rifiuti che, probabilmente, considera solo occasione di gestione e di potere. E’ del tutto evidente, infatti, che con l’entrata in funzione dell’impianto di compostaggio non si “chiude” la filiera dello smaltimento dei rifiuti, in quanto la frazione indifferenziata, che può essere ridotta a mezzo della differenziazione dei rifiuti ma giammai eliminata del tutto, non può che essere  destinata a termovalorizzazione. Ciò a meno che De Luca non intenda riproporre l’incredibile ed inaccettabile idea, da egli pure recentemente avanzata, di realizzare un impianto di discarica a Rufoli per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato. La strumentalità delle affermazioni di De Luca, è  del resto dimostrata dal fatto che, allorquando il Sindaco “propose” l’ubicazione a Salerno del termovalorizzatore già era a conoscenza che si sarebbe realizzato un impianto di compostaggio per lo smaltimento della frazione organica e che, sebbene con enorme ritardo rispetto alle previsioni di legge, anche in città, come già accadeva in quasi tutti gli altri comuni della provincia, si sarebbe di lì a poco avviata (estate 2008)  la raccolta differenziata nel rispetto di quanto previsto dal codice dell’ambiente. L’impianto progettato e previsto a Salerno è, inoltre, di ultimissima generazione e certamente più evoluto di quello oggetto del bando “elaborato” quando il Sindaco era Commissario di Governo per la realizzazione del termovalorizzatore. Sul controllo dei materiali in ingresso nell’impianto, poi, il Sindaco è a dir poco farneticante.  A parte, infatti, che è previsto dalla norma un organismo tecnico demandato al controllo del corretto funzionamento dell’impianto, laddove si è ubicato un  termovalorizzatore si è sempre costituito un organismo “specifico” a garanzia della salute e della sicurezza dei cittadini che prevede in genere la partecipazione dei rappresentanti dei comuni interessati. Il Sindaco, però, è ormai evidente a tutti, non si accontenterebbe del controllo ma aspira alla gestione, pallino fisso della sua esperienza politica. E di chi, poi, dovrebbero fidarsi i Salernitani? Di chi non ha esitato a proporre (per poi per convenienza ritrattare) in successione e sulla pelle dei salernitani la realizzazione in città di una centrale termoelettrica, di una discarica a Rufoli e poi dell’impianto di termovalorizzazione al solo scopo di “creare” strumenti di gestione? E perché, poi i residenti di Pontecagnano, il cui centro abitato è prossimo all’area scelta dal Sindaco per l’ubicazione dell’inceneritore, dovrebbero  cecamente fidarsi della sua autoreferenziale capacità di controllo?