Masullo agl’ ingegneri “Salerno può osare di più se si affida ai professionisti locali

“Questa città può osare di più, se saprà coinvolgere la classe professionale che ha”. Favorire l’accesso alle professioni ed evitare le caste, creare una consulta tra i diversi settori, per ovviare alla “caduta verticale di partecipazione dei professionisti alla vita della città”, sviluppare, proprio grazie ad una maggiore attenzione e partecipazione della società, la “filiera istituzionale” e permettere ai tecnici locali di “disegnare ampie fette di Salerno”. Sono questi gli argomenti sui quali la candidata sindaco dell’Idv e della Federazione delle sinistre Rosa Egidio Masullo, ha orientato, questa mattina, la discussione con il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno, presieduto da Armando Zambrano. Durante il lungo confronto con gli ingegneri salernitani, Masullo si è soffermata in particolar modo su alcune delle otto richieste che le erano state sottoposte. Prima di tutto la proposta di “consulta delle professioni e delle attività produttive”, già avanzata dall’Ordine in passato. L’idea è quella di istituire una consulta permanente “per esprimere pareri e per collaborare con l’amministrazione in particolare sulle iniziative da assumere per l’avvio di un processo di rilancio dell’attività economica della città”. A questo proposito Rosa Masullo ha rilanciato il tema dell’utilizzo di professionalità locali per il ridisegno urbanistico della città: “Le città appartengono ai cittadini – ha detto – che, pur orgogliosi di ospitare il lavoro delle archistar, potrebbero e vorrebbero partecipare direttamente al lavoro”. Attenzione anche ad un polo della formazione di eccellenza, da allocare per esempio negli “edifici mondo” o nel vecchio palazzo di giustizia. La Masullo si è poi soffermata su uno dei temi più cari agli ingegneri: la rottamazione degli edifici non a norma. “Su questo – ha detto – ci sono difficoltà culturali in una città in cui si registra un primato di opere abusive e di edifici non censiti. Manca la cultura della rottamazione in una città portata più a consolidare posizioni che ad operare rivoluzioni”.Gli ingegneri hanno evidenziato come opere importanti per il futuro della città un grande centro congressi e il policlinico. Attenzione particolare alla mobilità urbana “da aiutare grazie a mezzi ecologici e orari precisi”, e al completamento della metropolitana.