San Gennaro, pensaci tu!

di Rita Occidente Lupo

San Gennaro, ha fatto la grazia! Il suo sangue, alla terza esposizione, s’è sciolto sotto gli occhi dei fedeli assiepati nella cattedrale partenopea. Col fiato sospeso quanti, secondo una tradizione, vedono nella mancata realizzazione dell’evento, un presagio funesto per la città. Malgrado le raccomandazioni del sindaco Rosa Russo Iervolino ai primi vespri del Sabato. Infatti, già in passato, un altro momento in cui l’evento prodigioso non s’è verificato. I Napoletani, che devono al proprio Patrono, ogni sorta d’affezione, guardano al martire cristiano sempre con cuore gonfio di speranza. Le ampolle, sotto gli occhi di tutti, hanno evidenziato il liquido sciolto, non più denso. Quelle provette che una pia donna raccolse dalla decapitazione del martire, oggetto di culto nella Chiesa omonima. Contemporaneamente, anche in Capitale, in occasione della beatificazione di Papa Wojtyla, il suo sangue esposto a commemorazione dell’oltre un milione e mezzo d’astanti, solo che denso, perchè prelevato per sicurezza quando il Pontefice stava male, fu miscelato ad eparina. Il prodigio, analogo anche a Ravello ( il sangue di San Pantaleone, in occasione della sua festa, il 27 luglio, si liquefa) e ricorda anche quello del martire Lorenzo, bruciato su una graticola. San Gennaro, dunque, ha fatto un po’ attendere i suoi favori ma poi, fedele ad uno dei tre appuntamenti annui, 19 settembre, 16 dicembre e prima domenica di maggio, ha ascoltato le suppliche oranti dei fedeli. Che, specialmente col clima incandescente elettorale, la crisi libica ed i costanti problemi che assediano il Paese e la regione, gli hanno rinnovato il proprio affidamento, con le parole di sempre “San Gennaro, aiutaci tu!”