Rinasce la “patria di Sassano”
“…L’intenzione è quella di unificare una delle più grandi tradizioni esistenti di Sassano, i concerti bandistici, che rappresentano non solo a livello di comprensorio Valdianese , ma di tutta la Campania un vero patrimonio culturale da preservare, che affonda le sue radici nella storia, iniziato dal 1924, quando, un gruppo di poco più di 20 allievi, per la maggior parte artigiani, cominciò a frequentare lezioni di musica…” Ccon queste parole il Maestro Daniele Brando inizia e lancia la sua provocazione, per la costituzione di un unico complesso bandistico a Sassano, denominato “Patria di Sassano”. Sassano (che si fregia del titolo di Città della Musica) è una delle poche realtà della Campania, ma forse, possiamo dire anche del Sud Italia ad avere tre Bande Musicali (in Campania solo la città di Napoli ha tre bande musicali). Sassano, ha sempre avuto una grossa rinomanza musicale, anche a livello nazionale soprattutto durante il periodo fascista e nel dopoguerra (anni ’50). Il complesso che, in alcune occasioni, arrivava a 57 “musicanti” aveva una certa rinomanza e, per questo, era chiamato a suonare in vari paesi della Campania, della Basilicata e anche in alcune “piazze” degli Abruzzi, come Capestrano e Pescara. Il “Concerto Patria di Sassano” fu chiamato così anche perchè i maestri della Banda, si impegnavano a prendere musicisti del paese e, solo in casi eccezionali, forestieri. Così facendo riuscivano anche a risolvere in parte, problemi economici di molte famiglie sassanesi, che fornivano il concerto, in alcuni casi, anche di due o tre elementi. Per incoraggiare gli allievi che volevano inserirsi nella banda il maestro stesso forniva gli strumenti, faceva scambiare quaderni di musica tra i componenti della banda e anticipava gli onorari. “…L’idea è di creare un complesso bandistico – continua il Maestro Brando – che sia super partes quello esistente, senza però, annullare le realtà bandistica esistente. La direzione, naturalmente sarà affidata ad Maestro o ad un direttore d’orchestra proveniente da una città, che come noi ha una vasta tradizione musicale, si pensa a qualcuno di Napoli o della Puglia…” “Tocca a noi ora, non dimenticare, – conclude il Maestro Brando- l’opera svolta da uomini, come il maestro Rubino, dal maestro Cono Coccaro, che hanno contribuito a far conoscere e tenere alto il nome di Sassano, per essersi distinti per meriti culturali, musicali e morali….”
Il maestro Brando già in passato ha mostrato le sue capacita’ al popolo sassanese quando nel portare una scuola privata di musica a Sassano e facendo sborsare a comune di Sassano 200.000,00 euro riuscì a tamponare il problema occupazionale a Sassano. Si registra una unita’ occupata di nome Daniele Brando! Se questi sono i presupposti di chi dovrebbe illuminare le menti del nostro popolo pensiamo sia meglio restare dove siamo e magari se il maestro Brando decidesse di rendere un favore ai musicanti sassanesi farebbe meglio a prendere lezioni private da quel maestro “forestiero” che dovrebbe dirigere il nuovo complesso e meglio sarebbe, come si dice a Sassano, alla denominazione patria sostituire pagnotta perché alcuni soggetti più che per la patria vanno solo per la pagnotta!!!!