Salerno: al Ruggi, altro intervento cardiologico d’eccellenza

 Una giovane donna salernitana, affetta da una rarissima forma di cardiomiopatia peripartum, che ha messo alla luce un bambino di circa 3.800 grammi, è stata trattata con successo da una équipe multi-disciplinare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. La donna, ricoveratasi presso l’Unità Operativa di “Gravidanza a rischio” è stata operata di taglio cesareo dal direttore della Struttura dott. Raffaele Petta. Ma il giorno dopo l’intervento ha presentato gravi difficoltà a respirare con il rapido instaurarsi di edema polmonare acuto (dispnea, tosse, grave insufficienza respiratoria). Prontamente trasferita in Rianimazione è stata intubata dalla dott.ssa Antonella Pagano e sottoposta ad ecocardiografia dai dott.ri Vincenzo Paolillo e Rodolfo Citro i quali diagnosticavano uno shock cardiogeno con insufficienza del ventricolo sinistro per cui era necessario il trasferimento alla Unità Coronarica, diretta dal dott. Rosario Farina, dove veniva sottoposta ad un delicato intervento con l’applicazione di un contropulsatore aortico che risolveva lo shock cardiogeno. Le condizioni della donna sono rapidamente migliorate e così dopo 24 ore era stubata; il cuore ha ripreso a funzionare per cui è stata dimessa potendo trascorrere a casa una serena Pasqua con il bambino. La paziente, affetta da una rarissima forma di cardiomiopatia peripartum, probabilmente una sindrome di Tako-Tsubo che comporta una insufficienza del ventricolo sinistro non legata ad occlusione coronarica. Di fondamentale importanza è stata la rapidità della diagnosi in quanto questa patologia può essere confusa con l’embolia polmonare peripartum e una terapia diversa  avrebbe danneggiato la paziente. L’applicazione del contropulsatore aortico, che si effettua in pochi Centri, come la tempestività degli interventi e la competenza delle professionalità coinvolte, sono risultate decisive.