Castelli bum-bum, scemenze di troppo

Michele Ingenito

Dare spazio alle scemenze equivale in qualche modo a condividerle. Non fosse altro per il tempo che comunque si dedica loro, sia pure per un breve commento. Ma l’autorevolezza – se non altro istituzionale – di chi si è appena reso protagonista di un epsiodio a dir poco sconcertante, impone una riflessione e, al tempo stesso, una condanna.  Veniamo ai fatti. In riferimento al fenomeno complesso e problematico che affligge l’Italia in questi giorni, e ancor più i suoi miseri protagonisti (migliaia di poveri esseri umani sballottati tra deserto e mare alla ricerca di un futuro che dia senso alla vita), il vice-ministro Castelli dichiara che, allo stato, è prematuro l’uso delle pistole in Italia per liberarsene. Come ha fatto e fa il Primo Ministro spagnolo, il socialista (sic!) Zapatero, e come, per le vie dirette, cioè sul suolo patrio di quei derelitti, stanno facendo i bombardieri di Sarkosy. Le preoccupazioni di Castelli sarebbero legate ai numeri. Prima o poi, dice in sostanza l’ex-ministro della giustizia, gli immigrati potrebbero diventare milioni. Non conosciamo Castelli personalmente. Ma, dal suo dire nei dibattiti pubblici, non ci sembra un uomo privo di arguzia. Non escludiamo, quindi, che la sua battutaccia sia stata ispirata dal paradosso più che da un reale convincimento. Anche perché prefigurare a breve la presenza di milioni di tunisini o di libici in Italia equivarrebbe ad avere ‘importato’ pressoché interamente quei due popoli. In un  momento di estrema delicatezza per il nostro paese, per le problematiche interne e di governo legate alla approvazione in corso della legge sulla prescrizione breve e alle conseguenti fortissime tensioni che ne stanno conseguendo, così come per il fenomeno immigrazione che ci vede tristemente soli e isolati dall’Europa, certe battute sia pure ad effetto lasciano il tempo che trovano, da una parte.  Dall’altra, invece, espongono  governo e maggioranza alle giuste, giustissime critiche dell’opposizione e della società civile. Oltre che della Chiesa. Che non è poco.. Il cardinale Bertone non le manda a dire – all’Europa innanzitutto – e scuote le coscienze di tutti, laici e cattolici, per una solidarietà che sia innanzitutto umana. La sola idea di sparare ai figli di Cristo in missione di povertà e di bisogno nel mondo, battuta o non battuta, è un’autentica scemenza,  dunque: sotto il profilo dell’opportunità, del contenuto e, non ce ne voglia Castelli, anche dell’intelligenza. Di cui non è certamente privo. Del resto, i governi a questo servono. A risolvere i problemi, emergenze incluse. Con il buon senso, non con le pistole. Se no, farebbero meglio a mettersi da parte. Tanto, la concorrenza non manca.

3 pensieri su “Castelli bum-bum, scemenze di troppo

  1. dott. Ingenito, mi permetto di riproporre lo stesso commento che ho postato ieri.
    Inoltre aggiungo: Lei pensa che sia carità Cristiana, politicamente corretto o professione di larghe vedute e progressista, essere “MASOCHISTI”?
    Si DOTT. parlo di “MASOCHISMO”.
    E’ masochismo oggi per l’Italia accettare non milioni, ma solo cento mila persone che non hanno ne arte ne parte, che verrebbero ad affollare le nostre periferie, già ingolfate di micro e maxi criminalità, senza alcun controllo, con persone che non hanno una identità certa, che sono manovalanza della camorra e al meglio vengono sfruttati nella raccolta dei pomodori a 25 euri al giorno, lasciando senza lavoro tanti padri e madri di famiglia italiane che preferiscono stare, dignitosamente, a casa pur di non essere sfruttati dai caporali di turno.
    E’ Masochismo vedere, come ho visto, trenta persone dormire in un garage, di poche decine di metri quadrati,a 100, euri al mese con cattivi odori che farebbe svenire un elefante.
    E’ Masochismo sopportare, dopo che questi si sono più o meno inseriti nella NOSTRA società, protestare e pretendere di togliere dalle pareti delle nostre scuole i CROCEFISSI o protestare per il PRESEPE in quanto “disturbano” la loro fede.
    Solidarietà….SI!!!
    Ma a casa LORO.

    “Non vogliamo più emigrare, restiamo per lottare”.
    “La lotta è dura e non ci fa paura”
    Erano solo alcuni slogan che qualche tempo fa si gridavano nelle piazze d’Italia.
    Diversi giovani sono morti ammazzati per affermare le proprie idee, di Sinistra….di DESTRA.
    Proprio come tanti giovani, nel Magreb e non solo, in questi giorni hanno perso la vita per donare la libertà ai genitori, fratelli, figli, amici.
    Sono degli eroi, gli eroi del XXI secolo.
    Morire per la libertà per noi in occidente, piegati dal consumismo, dal vizio, dall’ efeminizzazione del carattere, sembra cosa inaudita, inspiegabile.
    A questi si contrappongono chi rincorre il sogno”americano”, oppure altri fuggiti dalle galere dei propri paesi pensando che in Italia si possa vivere “a buon mercato”.
    Tutti comunque, lasciano, disertano, le loro terre che, oggi, hanno tanto bisogno di giovani menti e braccia “fresche” per poter recuperare il tempo perduto.
    E’ anche vero che altri sono dei veri e propri “uomini in missione di guerra” che si mescolano ai primi per coronare il sogno della “Piccola Jihad ” ( Conquistare il mondo per la loro FEDE, per l’ISLAM).
    Anche loro rischiano e tante volte trovano la morte su una “carretta” che si capovolge in mare.
    Sono due realtà differenti.
    L’accoglienza “cristiana” non può prescindere dal bisogno vero delle loro Patrie.
    Le migliaia di “braccia” che lasciano quei luoghi, rendono quelle terre sempre più povere e facili prede di nuovi dittatori locali e/o di potenze colonialiste, che spendono oggi le loro risorse, per poter rubare domani le loro ricchezze.
    Non bisogna incoraggiarli a lasciare i propri pesi prospettandogli un’accoglienza certa.
    Bisogna riportali nei loro territori e lì aiutarli a costruirsi un futuro.
    Non bisogna regalargli il “pesce in scatola” , ma insegnarli a cercare l’”esca”per pescare il pesce di cui dovranno “sfamarsi”.
    Tuttavia, chi ci governa dovrà difenderci, perché sono preposti a ciò, con tutti i mezzi affinchè queste persone non turbino la pace sociale e chiedano la solidarietà di tutti(anche dell’Europa) per aiutarli a “casa” loro.
    In bocca al lupo

  2. Vorrei dire qualcosa senza imbattermi in contraddittori opinioni verso gli autorevoli personaggi che mi hanno preceduto, Quindi, chiedo venia in anticipo se , esponendo il mio pensiero, mi allontano di un passo dalle pur comprensibili teorie appena esposte.:
    Il mio pensiero è che l’Italia, quella del Sud, è costretta a pagare sempre a caro costo ogni problema che gli riserva il destino:
    Oggi si parla di Unità d’Italia e di unificazione europea, ma a me pare che il Sud dell’Italia non riesca sempre ad avere supporti sufficienti per uscire fuori dai continui guai di cui è vittima .
    La disoccupazione in questo martoriato Sud galoppa paurosamente e non tenta di fermarsi,
    mentre vi è una vera e propria invasione di stranieri che invadono il nostro suolo. Certo, sono dei poveracci che cercano un tozzo di pane sicuro, ma quando li si vede sfruttati sia dai loro “caporali” che dagli stessi italiani che li assumono, si ha l’impressione che è proprio il Sud d’Italia che si sta avvicinando con le idee ai Paesi sottosviluppati. Una volta le nostre donne del popolino riuscivano a trovare lavoro da inservienti presso famiglie più ricche, guadagnatosi quel tanto per sostenere meglio la famiglia, oggi non sono più competitive, così non lo sono quei braccianti terrieri e quei nostri giovani che un tempo riuscivano a trovare lavoro nel terziario. Ora non è più possibile perché c’è concorrenza sleale. Quindi, tutto questo sta recando miseria a non finire . La gente non ce la fa più a fare la spesa quotidiana neanche con il mangiare. Chi non vede non sa. La gente non compra quasi più prodotti italiani, ma , come negli anni quaranta, tanta gente si butta su prodotti usati o scadenti pur di risparmiare. Tutto ciò avviene perché , grazie agli stranieri, vi è tanta manodopera, ma pochissimo lavoro. Anch’io sono stato all’Estero a lavorare, ma li vi erano diritti e doveri,
    Cordialità

  3. in tutto questo marasma pro e contro gli immigrati, spesso con posizioni razziste, ignoranti, superficiali e contradditorie -si contradditorie perchè si pensa che se non si sfruttassero gli immigrati sarebbe tutto diverso: ci sarebbe lavoro per gli italiani e non ci sarebbe sfruttamento! ma signori e lupi dove avete vissuto sino ad oggi, non vi siete mai recati nella piana del sele a vedere come lavorano/lavoravano i nostri concittadini? e a quali condizioni? ipocriti e struzzi.- si tratta di franco arminio e vi invito a cercare i suoi interventi e chissà forse ci illuminerà tutti.
    poi per la guerra di religione lasciamo perdere, sono i soliti crociati medievali con tanto di golfino e bunga-bunga per passatempo.

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