BE-1.BE-2. e Iannuzzi

Michele Ingenito

Dove BE-1. sta per Berlusconi e BE-2. per Bersani. Due cervi in lotta permanente continua. Il primo governa, il secondo si oppone. Mentre nessuno, o quasi, dell’opposizione contrappone una qualche idea alternativa e allo stesso tempo operativa. Berlusconi piomba (più volte) a Napoli e promette rigenerazione ambientale dall’eterna  monnezza entro pochi giorni. Riparte speranzoso, nei primi giorni il miracolo sembra avverarsi, poi tutto torna come prima. Colpa di Berlusconi? Certo. Per Bersani e le forze dell’opposizione. Salvo a rispolverare la memoria di chi ha governato Napoli e Campania da lunghi, lunghissimi anni. Il centrosinistra. A seguire non un’idea alternativa, non una qualche collaborazione, che pure troverebbe il giusto consenso tra la gente proprio perché non proveniente dal ponte di comando . Ora Caldoro annuncia un tempo lunghissimo per ripulire la città: tre anni. Più realista di Re- Berlusconi. Viene da chiedersi se un Primo Ministro possa fare miracoli in una realtà socio-politico-economica che non è in grado di badare a se stessa. Lui, il Cavaliere, ce l’ha messa tutta: l’ottimismo, la passione, la volontà di fare. Ma, santo cielo, c’è pure un detto che dice “Aiutati che Dio t’aiuta”! Se parte della Campania e Napoli e dintorni vivono tra i rifiuti un motivo ci sarà pure. Incapacità, compromessi pericolosi, corruzione? Da questo perimetro non si sfugge. La pubblica amministrazione puzza di bruciato un pò dappertutto. Soprattutto in certe realtà prigioniere dei potentati  moderni che si chiamino mafia, camorra, ‘ndrangheta e chi più ne ha più ne metta. Berlusconi va a Lampedusa, promette e mantiene lo sfollamento in pochi giorni di migliaia di povere cristi dannati dalle terre dalle quali provengono. Sfottò a seguire, senza costrutto, dalla solita opposizione che fa capo a BE.-2. Insomma nulla va bene a chi vive di contrapposizione per principio. Spunta l’arrogante Sarkosy e mette il bastone tra le ruote all’Italia. Dapprima ributta indietro sull’italico suolo i dannati d’Africa giunti chissà come alle sue frontiere. Non hanno il permesso, sono clandestini e, quindi, la civilissima Francia li scaraventa indietro. Problemi di chi li ha accolti. Dell’Italia, cioè.  E cosa fa il centrosinistra di BE.-2? Dàgli all’untore BE.-1. Con l’aggiunta di una amplificazione critica dei suoi processi in atto, che non hanno nulla a che vedere con il suo andirivieni istituzionale da e per l’Europa. Tanto per meglio attirare la morbosa attenzione massmediatica internazionale. Che non si lascia pregare e sbarca a frotte a Milano, destinazione Palazzo di Giustizia. Eppure il nostro non cede. Va a Tunisi, seguito da Maroni, raggiunge un accordo. I dannati dalla vita già in Italia saranno regolarizzati con un permesso provvisorio che potrà consentire loro di proseguire per la Francia. Paese di cui parlano la lingua e dal quale sono stati a lungo colonizzati e sfruttati proprio dai predecessori di Sansone-Sarkosy. Il quale non si perde d’animo e preannuncia che, anche se in possesso di regolare permesso che consente loro l’accesso oltre confine, la Francia se ne infischierà e li ributterà in mare. Perché questo traduce, di fatto, la strafottenza umana del superbo primo inquilino di Francia. E il trattato di Schengen? E l’Europa Unita che non rispetta le regole che si è data? Al diavolo. E’ un problema dell’Italia e se la sbrighi l’Italia. La Germania dà man forte a Sarkosy.  BE.-1 finisce all’angolo e l’opposizione di BE.-2 sorride compiaciuta. La situazione si fa delicata, fin quando ci mette una bella pezza il Presidente Napolitano. Da Budapest lancia un segnale forte ed autorevole all’Europa. Si parli un unico linguaggio per un problema che non è solo italiano, ma dell’intero vecchio continente unito. Finalmente. Un riconoscimento implicito agli sforzi di BE.-1, un forte gesto di solidarietà nei confronti del suo governo. Obiettività e collaborazione, quindi; sonora bocciatura per l’opposizione, alla quale sarebbe spettato questo obiettivo riconoscimento. Visto che ha parlato Napolitano, questa volta sono tutti d’accordo. Anche l’opposizione di BE.-2. Ci viene spontaneo pensare. Ma se BE.-2 si fosse espresso prima e autonomamente nel riconoscere l’azione del Premier, non ci avrebbe guadagnato in credibilità agli occhi del paese che non la pensa come lui? E magari guadagnato simpatia e voti potenziali? Cosa c’entra Iannuzzi in tutto questo? L’on. Tino Iannuzzi è un parlamentare salernitano del PD. Da anni sta portando avanti, e non senza risultati finora, una battaglia contro l’attivazione del pedaggio autostradale sulla Salerno-Reggio Calabria. Cosa fa Iannuzzi? Gioca sporco a favore dell’avversario di governo? Gli sta risolvendo un problema invece di aspettarne cinicamente gli effetti con i conseguenti esiti negativi sulla popolazione? Tutt’altro. L’on. Iannuzzi sta semplicemente interpretando una esigenza fondamentale delle popolazioni interessate, indipendentemente dal loro colore politico. Non si è limitato a criticare il provvedimento legislativo di centro destra che ha attivato il meccanismo del futuro pedaggio. Ha agito e agisce nell’interesse della collettività. E’ solo un modo di come si possa fare opposizione collaborando, di fatto, con la gente, più che con il governo. Anche se i benefici di una tale azione saranno raccolti un pò da tutti. E’ un esempio apparentemente piccolo di come e perché l’opposizione debba essere interpretata in maniera costruttiva e non demagogica. Capito, on. Bersani?

 

 

 

Un pensiero su “BE-1.BE-2. e Iannuzzi

  1. e così caro dottor ingenito Gesù Cristo è morto dal freddo. e così l’acqua viene sporcata dall’agnello a valle e non dal lupo a monte. che dirti dottore, sono in linea con il tuo ragionamento di principio. quanto si tratta di rappresentare gli interessi di una nazione, senza finire nel nazionalismo, tutta la nazione deve sentirsi coinvolta.
    poi nel concreto non mi sembra la tua ricostruzione della monnezza corretta, primo perchè non può essere tutto buttato sulle situazioni sociali/ambientali/storiche e culturali, secondo perchè non si può approfittare dei disperati per motivi personali e per finalità elettorali. e nel fare questo promettere miracoli e sparare delle balle.
    poi perpetuare nello stesso identico e folckloristico modo. qua il punto che bisognerebbe avcere la “STATURA” morale di essere seri e non fare il pagliaccio a propria mercè. quando il cervo1 (ma ci sono altri cervi quali casini, di pietro, fini e ventola)va per la seconda volta a lampedusa a dire stupidaggini, come l’acquisto della villa e campo da golf’ in piena crisi umanitaria e in piena tragedia umanitaria (si era rovesciato un barcone con qualche centinaio di morti umani) senza proporre un piano d’azione di accoglienza giusto e sostenibile. che dirti dottore prima di affrontare un qualsiasi confronto io preferirei le bocce ferme, anche senza i due cervi mi andrebbe bene, però, per la verità, il cervo2 mi sembra molto più serio del cervo1, poi fai te.

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