Caso Ruby: intercettazioni premier, Noi Sud, Napolitano vigili su operato Csm

 “Siamo costretti oramai ad assistere alla continua e sconcertante prevaricazione di una magistratura militante che non ha più alcun rispetto delle prerogative del Parlamento. La pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di conversazioni private del Presidente del Consiglio, senza la preventiva autorizzazione della Camera, costituisce l’ennesima prova di una persecuzione giudiziaria senza precedenti.  Ci chiediamo se ora il Consiglio Superiore della Magistratura vorrà adottare provvedimenti disciplinari adeguati alla gravità di quanto accaduto o se anche in questa occasione vorrà giustificare la procura di Milano riducendo il tutto ad un mero errore di distrazione.  Ancora una volta, nostro malgrado, dobbiamo chiedere al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, di tutelare i deputati e le loro prerogative e al Presidente Repubblica, nella qualità di Presidente del CSM, di accertarsi che l’organo di autogoverno della Magistratura adotti provvedimenti proporzionati alla gravità dei fatti.” Lo afferma Arturo Iannaccone, Segretario Nazionale di Noi Sud e deputato di IR.