Salerno: Codacons, ecomostro sulla Mingardina nuovo Fuenti, abbattiamolo!

Il Codacons Campania e Italia Nostra scrivono alla Direzione Regionale della Soprintendenza: l’Osservatorio per la Fauna Migratoria sulla Mingardina è un “ecomostro” e va abbattuto. Un “ecomostro” costruito in una zona assoggettata a vincoli paesaggistici, proprio come il Fuenti, emblema del degrado dell’ambiente sull’altra costa. Con un’aggravante: l’enorme complesso sulla Mingardina è stato concepito e costruito con denaro della collettività. Oltre un milione di euro, con utilizzo di fondi comunitari, per realizzare una struttura invasiva dalle discutibili finalità, con uso di pesantissimi materiali ben lontani dall’ingegneria naturalistica, inutile perché sin dall’inizio lasciata ad un evidente abbandono e a un mortificante degrado. “Vicende paradossali”, afferma l’avvocato Pierluigi Morena dell’ufficio legale del Codacons, “ se si pensa che il progetto ottenne l’approvazione della Comunità Montana, degli enti locali e degli enti di tutela come il Parco del Cilento e la Soprintendenza i quali non tennero in alcun conto il pregio ambientale della zona e la contiguità della stessa ad un Sito d’Interesse Comunitario e ad una Zona di Protezione Speciale”.“Ora che dopo le ripetute denunce del Codacons di questi ultimi anni” continua l’avvocato “è intervenuta la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania per disporre il sequestro giudiziario dell’opera per le evidenti difformità progettuali è il momento di insistere per accertare il probabile danno all’erario e le eventuali responsabilità penali”. “E’ questa l’occasione” sostengono Enrico Marchetti e Raffaella Di Leo, rispettivamente Presidenti del Codacons e di Italia Nostra “di appoggiare la proposta della demolizione della struttura avanzata dalla Soprintendenza. Solo così si potranno ripristinare i luoghi e si potrà ricomporre la ferita a un paesaggio unico, non replicabile”.

Un pensiero su “Salerno: Codacons, ecomostro sulla Mingardina nuovo Fuenti, abbattiamolo!

  1. Caro Direttore,
    di episodi del genere se ne contano, ormai, a centinaia nel nostro Paese.
    Fa male dover pensare di aver a che fare sempre con Amm.ni pubbliche scellerate e poco attente alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, ma purtroppo è così!
    Si tratta solo di incompetenza o anche di malafede? Io credo che ci sia l’una e l’altra.
    Solo pochi Amm.ri si pongono in un’ottica di servizio rispetto al mandato elettorale.
    La maggior parte, invece, concepisce il potere ad uso proprio e il territorio e la cosa pubblica come cose da gestire come cose private e senza dover rendere conto a nessuno … magari anche a fini clientelari.
    Per Loro i soldi pubblici sono come i soldi della p. E i danni, come vediamo, sono continuamente sotto gli occhi di tutti!
    E’ il solito andazzo che purtroppo sembra che non debba cambiare mai.
    Ma purtroppo è sempre la Comunità a dover pagare.
    E ciò che fa più rabbia è che questi sig.ri ce li ritroviamo continuamente in campagna elettorale.

    Bella faccia tosta!
    Onofrio Infantile
    Lunedì 4 aprile 2011

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