Salerno: due interventi “rivoluzionari” di sostituzione valvole aortiche, primi in Italia Meridionale al Ruggi

              Due eccezionali interventi, i primi nel Sud Italia di questo tipo, sono stati effettuati su pazienti (uno di Salerno di 75 anni, affetto da stenosi aortica più insufficienza tricuspide e l’altro di 79 anni di Giffoni Valle Piana, affetto da stenosi aortica più coronaropatia) con patologia valvolare aortica con protesi di ultima generazione che non necessitano di punti di sutura per il loro impianto. Gli innovativi interventi – l’Azienda Ruggi di Salerno si colloca al secondo posto in Italia e al primo in Italia Meridionale – sono stati effettuati al Dipartimento “Cuore” dall’équipe diretta dal prof. Giuseppe Di Benedetto, in collaborazione con i dott.ri Severino Iesu, Generoso Mastragiovanni, Francesco Cafarelli, Felice Rosapepe, con il fondamentale supporto degli anestesisti dott.sse Elvira Morena e Carmela D’Auria, e del personale infermieristico della piastra della Struttura complessa di Cardiochirurgia. Ha partecipato anche il prof. Bart Meuris dell’Università di Leuven (Belgio). La procedura ha avuto la durata di pochi minuti e le valvole, controllate con l’ecocardiografia, funzionano perfettamente. I pazienti stanno bene, pur avendo avuto bisogno il primo, anche di una procedura di riparazione della valvola tricuspide e l’altro anche di un by-pass aorto-coronarico. Oltre ad essere interventi tra i pochi praticati in Europa, rappresentano un notevole vantaggio per pazienti ad alto rischio chirurgico. Essi mettono in evidenza il prestigio e l’elevata professionalità dell’èquipe del Dipartimento “Cuore” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. che ha permesso il raggiungimento di traguardi eccezionali sia in termini quantitativi che qualitativi, specie in pazienti molto compromessi. Il Ruggi non è nuovo a interventi “rivoluzionari” che rappresentano il risultato finale di un continuo processo di evoluzione verso tecniche chirurgiche innovative al fine di estendere queste importanti opzioni terapeutiche ad una popolazione sempre più ampia di pazienti. “La nostra Azienda – dichiara il direttore generale dott. Attilio Bianchi – continua il suo percorso nel quale al miglioramento nell’offerta assistenziale si affiancano elementi di orientamento alla ricerca, che sempre più la connotano quel Azienda Ospedaliera Universitaria”.