Napoli: che fine faranno i giornalisti?

«Chi sarà il giornalista Free lunch che si avventa sui buffet con tempi da primatista olimpionico? E quello Wanted che riesce sempre a imbucarsi quando lo cercano in redazione? E il Talent scout che ha per motto: “Piccola, farò di te una Fallaci”?» Ci sono i giornalisti ansiosi e quelli boriosi, quelli furbetti e quelli svitati ma anche i parziali e, di sicuro, gli obiettivi. Tutti descritti, tra divertimento e ironia, nelle pagine di un libro il cui titolo rende l’idea: Come eliminare i giornalisti (senza finire in prima pagina) di Gabriele Bojano, vice Caposervizio Corriere del Mezzogiorno, che verrà presentato mercoledì 30 marzo, alle ore 17,00, presso l’Aula 4 Sani, via Principe Amedeo 184. Il “divertente pamphlet”, come lo ha definito Maurizio Costanzo nella prefazione, narra ed esplora la figura del giornalista attraverso cinquanta prototipi ben definiti di professionisti del settore. L’autore suddivide il libro in nove parti e, in ognuna di esse, descrive giornalisti caratterizzati da pessimi comportamenti professionali, sociali e umani. Si spazia dal “giornalista hulk” – facile agli isterismi – al giornalista televisivo descamisado che, con buona pace del bon ton, insiste per andare in onda senza giacca. Si passa dal “giornalista dinasty”, investito dagli dei come continuatore della stirpe giornalistica, fino al “giornalista oh happy day”, per il quale c’è sempre un motivo per festeggiare. Oltre all’autore del saggio intervengono Ennio Remondino, inviato Rai, Anna Bisogno, docente Laboratorio Scrittura e Cultura della Comunicazione (Sapienza Università di Roma), Franz Gustincich, direttore Mensile “Melting”. Letture di Giovanni Prattichizzo, assegnista di ricerca (Sapienza Università di Roma).