Salerno: “Vota Sì per fermare il nucleare”

Domenica 27 marzo 2011 dalle ore 11.00 alle 13.30 sul Lungomare di Salerno, nel tratto antistante via Velia (di fronte il Bar-gelateria “Nettuno”) i volontari del Comitato referendario provinciale “Vota Sì per fermare il nucleare” terranno uno stand informativo allo scopo di sensibilizzare i passanti sul quesito referendario del 12 e 13 giugno, su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Le associazioni e/o gruppi ad aderire al comitato sono state: Acli Salerno; Aiab; Amici della Terra; Arci Salerno; Associazione Daltrocanto; Associazione Aut Aut; Auser Salerno; Comitato Siano Ecosostenibile;  Coop. A sud di Nessun Nord; Fiab Cycling Salerno; Fare Verde Salerno; Federconsumatori Salerno; Greenpeace Salerno; Ingegneri Senza Frontiere; Italia Nostra Salerno; Lav Salerno; Legambiente coordinamento dei circoli salernitani; Libera Contro le mafie; Wwf Salerno, SOS Rinnovabili. Il comitato è per sua natura aperto, ampio e trasversale, al fine di raggiungere il maggior numero di cittadini e renderli consapevoli che il ritorno all’atomo è una scelta pericolosa, antieconomica e inutile. La tragedia che sta scuotendo il Giappone è la nitida e funesta dimostrazione dei danni che una scelta, come quella che si vuole imporre all’Italia, può causare. Il nucleare è costoso e pericoloso, mette a rischio la sicurezza e la salute di milioni di persone. La tragedia giapponese pone l’umanità davanti ad un bivio: convivere con i terribili rischi delle centrali nucleari o scrivere la parola fine all’incubo atomico. Nel referendum del 1987, l’80% degli italiani ha detto NO al nucleare; ma il governo Berlusconi, aggirando la volontà popolare, ha reintrodotto l’opzione energetica nucleare con la legge 99 del 23.07.09. Una legge che possiamo cancellare votando tutti Sì al referendum abrogativo. Tornare all’atomo oggi sarebbe pura follia. Non andare a votare, anche. Oggi il mondo sta andando decisamente verso la strada delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, con investimenti massicci. Con le attuali tecnologie pulite e rinnovabili possiamo soddisfare tutta la domanda di energia entro il 2050, e non solo di quella elettrica. La green economy è il futuro. E noi vogliamo ricadere nel nucleare? Il banchetto di domenica segue a livello locale la grande manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma, promossa dal Comitato nazionale  “Vota Sì per fermare il nucleare”, a P.zza della Repubblica a partire dalle ore 14.