Eboli: il nucleare una forma di energia inadeguata per il nostro territorio!!!

   Una recente indagine del 2008, sugli effetti delle centrali nucleari sulla salute,  realizzata dall’Ente governativo tedesco per il controllo radioattivo, ha sottolineato una relazione diretta con un aumentato rischio di sviluppare tumori, soprattutto nei bambini con età inferiore ai 5 anni, nei quali è stata evidenziata un’incidenza maggiore di essere colpiti da leucemia: infatti è stato osservato che i bambini che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 75% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono almeno a più di 50 km di distanza; tale incremento si riduce al 25% tra i bambini distanti dai 5 ai10 km dai reattori, al 10% tra il 10 ed 30 km, allo 0,5% tra 30 e 50 km. Nel 2010 gli scienziati tedeschi Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb, del Centro Tedesco di Ricerca per la Salute Ambientale, hanno pubblicato uno studio preliminare che si focalizza in particolare sulle radiazioni ionizzanti e sulla possibilità che inducano disparità nelle percentuali di nascita di maschi e femmine nelle vicinanze di impianti nucleari. “La disparità nella nascita di maschi e femmine è aumentata a livello globale dopo i test di esplosioni atomiche nell’atmosfera, ed in Europa dopo il disastro di Chernobyl; c’è un aumento di tumori infantili nelle vicinanze delle centrali nucleari; la disparità nella nascita di maschi e femmine aumenta nei pressi di impianti nucleari in un modo che potrebbe essere associato al rilascio di radiazioni durante le operazioni di routine di tali impianti”, rilevando poi la necessità di ulteriori studi al riguardo. AlternativeAttualmente nel mondo si consuma complessivamente l’equivalente di 170 milioni di barili di petrolio al giorno, ovvero 10 miliardi di tonnellate all’anno. La tonnellata equivalente di petrolio  (o tep) è l’energia termica sviluppata dalla combustione completa di una tonnellata di petrolio ed equivale a 7,5 barili di quel prodotto. Il petrolio disponibile come fonte energetica è il più scarso (con i consumi attuali ve ne sarà ancora per 40 anni), mentre il più abbondante è il carbone e per questo motivo si è pensato che sarebbe opportuno estrarre l’idrogeno da questa fonte usando una tecnologia che consenta la sistemazione dell’anidride carbonica prodotta dall’operazione in luoghi dove non entri in contatto con l’atmosfera. Per questo scopo si potrebbero utilizzare grossi serbatoi sotterranei, come giacimenti petroliferi o di metano esausti, in modo che questi gas non possano risalire in superficie. Frattanto la scienza è impegnata nella ricerca di un metodo economicamente vantaggioso per produrre idrogeno per elettrolisi dell’acqua sfruttando le fonti di energia pulita: idroelettrica, eolica e solare. Una volta trovata la tecnologia adatta anche l’idrogeno sarà una fonte di energia pulita. Le risorse energetiche del nostro pianeta, come abbiamo visto, si possono dividere in due categorie:  1. quelle limitate che provengono dall’interno della Terra (combustibili fossili, uranio e calore). 2. quelle abbondanti e immutabili nel tempo ma molto diluite e di difficile conversione in forme utili all’uomo, che hanno origine nel Sole.  Le tecnologie per l’utilizzazione delle energie alternative soprattutto l’eolica e la fotovoltaica si stanno sviluppando lentamente e gradualmente in diversi Paesi del mondo ma non in Italia, che pure sarebbe una Nazione avvantaggiata geograficamente. Bisogna riconoscere che al momento nessuna delle energie alternative è in grado di fornire energia a costi competitivi con quella ottenibile dai combustibili fossili; però se si tenesse conto dei danni procurati alla salute umana e all’ambiente da queste fonti di energia, i costi sarebbero molto più elevati e a quel punto diventerebbe economico il ricorso ai generatori eolici e alle celle fotovoltaiche il cui utilizzo potrebbe definitivamente decollare.  Per tali considerazioni di ordine territoriale e di rispetto per la salute dei cittadini, l’amministrazione comunale di Eboli dice NO all’ipotesi di una centrale nucleare ipotizzata dal Governo Berlusconi da collocarsi alla foce del Fiume Sele. Si Invita il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il Presidente della Provincia di Salerno Edmundo Cirielli ad opporsi a questa scelta, che risulterebbe devastante per il nostro territorio in particolare per l’agricoltura  il turismo e  le future generazioni. Per tali ragioni Giovedì 24 marzo 2011 ore 16 nella Sala consiliare del Comune di Eboli congiuntamente con il Presidente del Parco Riserva Sele Tanagro arch. Domenico Nicoletti  , invitano la cittadinanza, i rappresentanti politici e i sindaci dei Comuni che fanno parte della riserva a partecipare all’assemblea per  dire  NO a questa scelta.

                                                                                           Assessore Ambiente Comune di Eboli      

                                                                                                         Ing.Carmine Magliano

Un pensiero su “Eboli: il nucleare una forma di energia inadeguata per il nostro territorio!!!

  1. Cara Direttrice,
    non ci resta che plaudire a questa iniziativa
    … visto il Governo che ci troviamo di fronte … e il tipo di classe politica anche.
    Spero che si possa avviare davvero …e soprattutto qui, alla messa in campo di un Movimento antinuclearista capace di reggere alla sfida di questo Governo maledetto.
    Una resistenza debole in questo territorio ci preoccupa e non poco. Cerchiamo di partecipare tutti e Voi della stampa, cortesemente, dateci una mano!
    I rischi di un bleack out ci sono tutti!
    Siamo in un clima di guerra e certi sig.ri una scusa la cercheranno sempre per mettere il bavaglio alla corretta informazione.
    Onofrio Infantile

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