Scafati: Puc, dichiarazioni sindaco Aliberti

L’opposizione fino a qualche giorno fa mi ha attaccato con volantinaggi e manifesti chiedendo a gran voce dove fosse finito il Puc e denunciandone la mancata approvazione. Oggi, criticano le modalità attraverso le quali ci apprestiamo ad avviare la procedura di approvazione dello strumento urbanistico che si concluderà in consiglio comunale, probabilmente, nel mese di giugno, accusandoci di troppa celerità. L’opposizione dimostra ancora una volta di perdere la testa ogni qualvolta questa amministrazione realizza qualcosa di importante per la città. Il Puc, infatti, forse hanno dimenticato, oltre a seguire gli atti di indirizzo espressi dai consigli comunali è soprattutto il risultato di tantissimi incontri, che questa amministrazione ha avuto con tecnici, cittadini e associazioni, nella piena e totale trasparenza. Rinnegare questo, vuol dire, essere degli ‘ignoranti politici’ che non conoscono le procedure. Il Puc, infatti, dopo l’approvazione da parte della giunta, potrà essere esposto per sessanta giorni a valutazioni e ulteriori osservazioni sia delle commissioni consiliari che dei cittadini. In questi sessanta giorni, mi rivolgerò alla città, mi farò promotore di una serie di incontri, presso le parrocchie e con le categorie professionali, dove presenterò il Puc rendendolo uno strumento noto a tutti. Criticando questo metodo, l’opposizione dimostra di essere anche ‘pericolosa’, perché alimenta il sospetto di un interesse trasversale verso questo strumento urbanistico, da parte di quelle poche note famiglie che in passato, abituate a discuterne in stanze chiuse, hanno razziato il territorio.  Questo Puc, invece, per come è stato concepito, dimostra di far fronte agli interessi complessivi della città. Lo dimostra uno degli atti di indirizzo che non consente di realizzare ex novo attività industriali, artigianali, commerciali ed edilizia privata. E’ un Puc che  guarda al recupero urbano e degli spazi della città, essendo quest’ultima cresciuta a dismisura, è un Puc che consentirà ai privati di sopraelevare in alcune zone del paese per ampliare le proprie abitazioni o attività. Attraverso la previsione dei comparti, invece, sarà possibile realizzare un’edilizia economica residenziale sulla quale non ci sarà alcuna speculazione, in quanto sarà il comune a gestire la realizzazione delle nuove strutture. Insomma, ci apprestiamo ad approvare un atto straordianario, un atto che la politica non ha mai portato a compimento in 40 anni! Se in questi sessanta giorni dovesse emergere qualche vantaggio particolare per qualcuno, sarò il primo a dimettermi, perché in quel caso, avrei dimostrato di essere come quegli sciacalli politici che per anni hanno pensato di essere i padroni di questa città e che sono gli stessi parenti di alcuni esponenti politici che oggi gridano contro l’approvazione del Puc, provando a rallentarne le procedure”.