Sala Consilina: Tanagro la gente contro il Consorzio!!

Le popolazioni esasperate: “Che ha fatto il Consorzio di Bonifica in questi anni?Aldo Bianchini

Il maltempo imperversa sul Vallo di Diano e ancora una volta, nonostante una pioggia non proprio intensa come le volte precedenti, il Tanagro è di nuovo esondato a Sala Consilina. Una ventina di abitazioni, la scorsa notte, nelle frazioni di San Giovanni e Sant’Agata, sono state evacuate perché  invase dalle acque del fiume che ormai, già dalle precedenti precipitazioni non ha più argini. Lo scorso 18 febbraio sempre nella stessa zona era successo  di nuovo e tutto fa ormai presagire che se non verrà posto rimedio, la situazione che si è protratta ormai dall’alluvione dello scorso novembre,persisterà ulteriormente. Oltre le evacuazione degli abitanti del posto sono state chiuse a causa dell’esondazione alcune stalle, due strade provinciali oltre gli innumerevoli  ettari di terreno ormai sott’acqua. Il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari ha dovuto emanare ordinanze di sgombero per alcune delle abitazioni allagate. Questo avviene mentre  l’assessore Fasolino ha ricevuto i sindaci della Valle del Sele e del Vallo di Diano, le autorità di Bacino e i Consorzi. “Abbiamo concordato con i rappresentanti dei diversi territori -dichiara l’assessore Fasolino– di presentare alla Regione Campania tre progetti d’ambito per i lavori di prima urgenza. Gli interventi -conclude- verranno finanziati con i fondi messi a disposizione dalla Regione in favore delle zone alluvionate e rappresentano una prima risposta ai tanti cittadini del nostro territorio, vittime degli eventi atmosferici che hanno colpito duramente vaste aree della nostra provincia”. Questa però è una situazione che ormai coinvolge più parti del territorio italiano. Ormai per quello che riguarda il cosiddetto dissesto idrogeologico andrebbe fatta una maggiore azione preventiva. Ma insomma, al di là della pur encomiabile azione di soccorso del capitano dei carabinieri Domenico Mastrogiacomo e del comandante la stazione Cono Cimino e della condivisibile rabbia del sindaco Gaetano Ferrari, la gente comune si chiede e ci chiede: “che cosa ha fatto il Consorzio di Bonifica in questi ultimi decenni, come sono stati spesi i soldi pubblici e quali e quanti sono stati i progetti messi in campo per risanare le sponde del Tanagro? “. Sono domande che necessitano di risposte, dalla Regione fino al Consorzio qualcuno deve pur darle. In questo il Codacons ha ragione quando chiede alla Procura della Repubblica di individuare le cause degli eventi e le responsabilità personali di chi è preposto ad un compito così delicato e non fa niente o fa poco per compiere il proprio dovere. Le cause naturali e le avverse condizioni climatiche sono soltanto concause che  mettono allo scoperto le responsabilità personali. La denuncia in Procura c’è, bisogna solo aspettare. La verità, comunque, verrà a galla.