Pagare tasse comunali nelle tabaccherie o nelle agenzie autorizzate

Le file lunghissime e interminabili e le ore di attesa veramente esasperanti, sono i tanti problemi dei cavesi. È questa la realtà che  vive quotidianamente la cittadinanza negli Uffici postali. Tanti cittadini, ormai veramente al limite della sopportazione, non ne possono proprio più. Sono numerose le proteste a causa delle lunghe attese a cui sono costretti gli utenti degli uffici postali della città. A formalizzare il disagio oltre agli utenti ci pensa anche  il Rapporto Svimez che ci informa, dettagliatamente, quanti minuti (magari!) passiamo a fare fila alla posta. Almeno, però, possiamo consolarci sapendo che, secondo quanto pubblicato nel rapporto, i servizi postali peggiorano in tutta Italia. Ma il primato delle file spetta a noi: le file sono più lunghe nel Meridione. Nel Sud 50 persone su 100 sono costrette a file mediamente di oltre 20 minuti. Nel Centro-Nord solo 29 utenti su 100 sopportano tempi così penalizzanti. Magari fossero davvero venti i minuti che trascorriamo alla posta! I tempi, purtroppo, sono ancora più lunghi. Basta andare in un qualsiasi ufficio postale per sentire lamentele di tutti i tipi che testimoniano la lentezza del servizio. Con una convenzione con la Sisal o la Lottomatica o altri gestori – spiega il consigliere Raffaele Senatore – potremmo agevolare il pagamento della nettezza urbana, del servizio idrico, della mensa scolastica,  del suolo pubblico o delle altre tasse comunali presso le ricevitorie della città. Sul modello dell’efficienza il consigliere comunale Raffaele Senatore chiede di rivoluzionare il sistema di pagamento dei tributi comunali, nell’ottica della semplificazione sarebbe utile pagare presso le ricevitorie  le tasse e le imposte comunali come Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani), senza file agli sportelli. Un’operazione che, secondo il consigliere, contribuirebbe a rendere più facile ai cittadini il pagamento delle tasse ed eviterebbe loro file interminabili agli sportelli postali.“Questo è un servizio – conclude Senatore – già offerto per gli abbonamenti TV, per Enel  e Telecom e per tanti altri servizi, perché anche l’amministrazione comunale non percorre questa via?” Si contribuirebbe così a far ritornare il cittadino padrone del proprio tempo. Ma la salvaguardia di questo bene prezioso, spesso sprecato in lunghe attese o nei trasferimenti da un ufficio all’altro, si traduce in un impresa quotidiana difficile. Sono convinto che possa essere una facilitazione importante che vada incontro ai tempi ed orari delle famiglie. Promuovere questo metodo di riscossione vorrebbe dire dare il via ad una totale innovazione al servizio offerto ai cittadini, visto anche che detti pagamenti possono essere effettuati anche al di fuori dai consueti orari d’ufficio (di sera, il sabato e la domenica).

Raffaele Senatore