La Salernitana nelle mani del traghettatore Lo Schiavo

Maurizio Grillo

 

Descrivere l’attuale situazione che attanaglia la Salernitana non è certamente facile, anzi ci vorrebbe uno scrittore di gialli per proporre un finale thrilling che lasci sbalordito l’intero ambiente granata, o meglio sarebbe un prestigiatore che tirasse fuori dal “fatidico”cilindro la tanto attesa sorpresa, magari sotto forma di coniglio. Allo stato attuale la proprietà è ritornata nelle mani del patron Lombardi, che intende disfarsene quanto prima possibile, visto che rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria, ma trovare nuovi compratori è come cercare un ago in un pagliaio, soprattutto dopo la parentesi Cala che ha creato una cappa di diffidenza intorno al team salernitano. Ovviamente bisogna andare avanti e garantire almeno l’ordinaria amministrazione, di qui il ritorno di Antonio Lo Schiavo, a cui è stato conferita la carica di Amministratore Unico con il compito di ricapitalizzare la società, mentre il DS Salerno fungerà da tramite con i calciatori per evitare diserzioni e soprattutto una possibile messa in mora. Che dire ancora di questo drammatico momento che sta mettendo alla berlina oltre 90 anni di storia, ma soprattutto sta facendo di una piazza prestigiosa come Salerno un vero e proprio circo o quantomeno un luogo di comici e cabarettisti che stanno divertendo la grande platea nazionale. Il corteo di ieri sera dei tifosi della Salernitana rappresenta la volontà di una città che vuole assolutamente uscire da questo tunnel e tornare a rivedere il sole, a costo di ripartire da zero e superare tutti gli ostacoli pur di ritornare ad occupare una posizione di rilievo nel calcio che conta, ma soprattutto consona al proprio blasone. Quello che fa più male, però, è che il povero cronista non può parlare di calcio giocato, quello vero, la cui essenza l’ha portato ad essere considerato lo sport più bello del mondo, eppure domenica si gioca regolarmente almeno per la altre squadre del girone A di Lega Pro, ma a Salerno quasi non interessa e tutto ciò non fa altro che aumentare la tristezza, ma soprattutto la rabbia di una piazza che non è seconda a nessuno e che ora si vede ghettizzata e derisa  anche da chi con il calcio non ha nulla a che vedere. Salernitana – Spal? E’ il caso di parlarne più in là, sarebbe una stonatura e servirebbe solo ad aumentare lo sgomento esistente, allora prendiamo in prestito quanto saggiamente diceva il grande Eduardo “è da passà a nuttata”!!!