«Scomparsi i fondi regionali per il trasporto pubblico locale. Che fine hanno fatto?»

Scomparsi, svaniti nel nulla. Sfiora i 30 milioni di euro il debito che la Regione Campania ha nei confronti del sistema di trasporto pubblico locale della provincia di Salerno. Ieri mattina a Napoli un nuovo incontro interlocutorio tra i funzionari del settore ed il mondo imprenditoriale salernitano ha confermato le manovre finanziarie programmate dalla Regione per far fronte alla forte esposizione debitoria. E che si tradurranno in tagli ai finanziamenti destinati al settore (con conseguente riduzione dei servizi) ed in aumenti dei biglietti per i pendolari. «Ancora una volta – ha detto Gerardo Buonocore, amministratore di Buonotourist Srl – i fondi destinati al comparto trasporti sono stati dirottati a ripianare i debiti della Sanità. E’ una situazione inaccettabile perché va a colpire soprattutto le aziende virtuose del territorio, come accade in provincia di Salerno, che saranno colpite con la stessa riduzione di risorse stabilita per la provincia di Napoli. E la cosa che fa letteralmente perdere le staffe è che da un lato c’è la certezza dei tagli, e, dall’altro, continuiamo a non vedere le rimesse che ci spettano. Siamo arrivati a tre mensilità di arretrato». Nello specifico, la Regione il 21 gennaio 2011 ha firmato il decreto con il quale dava mandato alla Provincia di Salerno per la liquidazione delle aziende. Per un ammontare complessivo di circa 15 milioni di euro (la media è di 5 milioni al mese). Nonostante il decreto, però, dalla ragioneria della Regione non è stato emesso alcun mandato di pagamento.  «Di tutti questi soldi non abbiamo visto nemmeno un euro – ha sottolineato Buonocore – così come non c’è stata l’erogazione delle somme stanziate per il rinnovo contrattuale degli operatori del comparto relativo al secondo semestre del 2010. Oggi ci è stato detto che forse si sbloccherà qualcosa a fine marzo. E cioè ancora un altro mese senza vedere pagamenti. Una situazione così non si era mai vista». Nella sola Provincia di Salerno, rispetto ai 63,8 milioni di euro che la Regione ha erogato nel 2010 (e cioè 55,3 milioni per i servizi e 8,5 per la copertura degli aumenti contrattuali delle retribuzioni dei dipendenti), per il 2011 i fondi sono 49,3 milioni. Con una decurtazione di 14,5 milioni di euro, pari al 23%. Se a questi si aggiungono i 15 milioni relativi alle rimesse di ottobre-novembre e dicembre 2010 si arriva a 29,5 milioni di euro che il sistema di trasporto pubblico locale salernitano deve ancora ricevere.«Oggi paghiamo senza dubbio l’incapacità degli amministratori di gestire le aziende pubbliche di trasporto – ha tuonato l’amministratore di Buonotourist –  tant’è che il servizio pubblico di Napoli viene pagato a circa 5 euro al chilometro, mentre qui a Salerno un’azienda privata arriva a stento a 1,30 euro. Per questo mi chiedo dov’è stata fino ad oggi l’attenzione politica contro lo spreco di denaro pubblico. Qual è il messaggio che, tra le righe, la Regione vuole comunicare quando ritarda così a lungo i pagamenti al trasporto? E perché la Provincia di Salerno non è la prima a scendere in campo e fare quadrato con le associazioni di categoria per sostenere le aziende?». Da qui l’appello che Buonocore ha lanciato ai consiglieri regionali salernitani, sia della maggioranza che dell’opposizione, «di farsi portavoce di questa istanza del territorio. Così come chiedo direttamente al presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, di farsi portavoce a livello governativo della forte emergenza che potrebbe avere effetti negativi sulla popolazione salernitana». Sullo sciopero indetto dai sindacati di categoria per domani 23 febbraio, Buonocore ha espresso «la massima solidarietà ed il massimo appoggio. Occorre che parti sociali e imprenditori siano uniti nella battaglia comune della salvaguardia dei posti di lavoro sull’intero territorio provinciale. Intanto noi siamo in attesa di risposte, che speriamo arrivino presto».