Baronissi: consiglio comunale, minoranza messa all’angolo

Si è tenuto questa mattina il consiglio comunale monotematico avente come odg lo stato del procedimento di costituzione di parte civile del Comune di Baronissi nel procedimento penale che riguarda il sindaco Giovanni Moscatiello. Il sindaco è intervenuto in prima persona nel corso della pubblica assise per chiarire i passaggi chiave che hanno scandito la vicenda e le richieste della minoranza di riscontrare una presunta incompatibilità dello stesso Moscatiello nella sua veste di imputato nel procedimento penale del lontano 2001 e nella veste di sindaco della Città di Baronissi, costituita parte civile nel processo. «Preferisco non entrare di nuovo nel merito del pretestuoso atteggiamento della minoranza – ha sottolineato – mi limiterò, invece, a rispondere con  dati oggettivi, inoppugnabili e fuori da ogni logica di basso profilo politico e morale, alle sollecitazioni dell’opposizione. A partire dalla convocazione del consiglio, alla quale abbiamo ottemperato pur essendoci stato un mero invito da parte del prefetto. Non condivido, ad oggi, la trattazione dell’argomento, pur avendolo discusso senza la messa ai voti, perché non rientrante tra quelli di competenza del consiglio comunale. Premesso che non ho nulla da nascondere, così facendo, si pone un pericoloso precedente per tanti altri Comuni che, domattina, possono ritrovarsi con altrettante richieste della minoranza a discutere dell’arbitraggio della Salernitana (banalizzo, ma il concetto di estraneità è chiaro) o del procedimento penale a carico di chicchessia chiedendo l’esposizione dei verbali del processo: verbali in cui sono presenti dati sensibili di persone eventualmente non presenti o dichiarazioni dì interrogatorio coperti dal segreto». «Ho risposto alla richiesta della minoranza di conoscere gli estremi di una mia incompatibilità come sindaco sottoponendo all’attenzione del consiglio una lettera che inviai, nel giugno del 2009 attraverso il mio avvocato, al presidente del Tribunale di Salerno ed alla corte della seconda sezione, poco dopo la mia elezione alla carica di primo cittadino di Baronissi con il 61% delle preferenze. Chiesi un riscontro giuridico ed una verifica ad una mia eventuale incompatibilità nel ricoprire la carica che il popolo di Baronissi mi aveva affidato: ebbene – è scritto nella risposta scritta che mi inviarono – la corte ed il presidente non ravvisarono alcun vizio, formale o sostanziale, tale da poter generare la mia incompatibilità». Attorno alla posizione del sindaco ha fatto quadrato l’intera maggioranza di governo, attraverso i due capigruppo Enrico Rocco e Raffaele Petta, rispettivamente dei gruppi “Impegno Civico” e “Pdl”.