Pontecagnano-Faiano: contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, sottoscritto protocollo d’intesa

Si rafforza la collaborazione tra l’Ente e la Prefettura di Salerno a favore della legalità. A tal proposito, nella mattinata odierna, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Prefettura/U.T.G. di Salerno, nella persona del Prefetto Sabatino Marchione, ed il Comune di Pontecagnano Faiano con il Sindaco Ernesto Sica, ai fini della prevenzione e del contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori di valore pari o superiore ad euro 250.000, ovvero delle prestazioni di servizi e forniture del valore pari o superiore alla soglia comunitaria, nonché delle prestazioni ritenute sensibili e di qualsiasi importo. Tale collaborazione, improntata alla spontanea adesione, ha una valenza di mero sostegno e orientamento dell’Amministrazione Comunale e di arricchimento in via convenzionale del quadro normativo, nel rispetto, però, delle distinte competenze. Proprio in quest’ottica, sono state, quindi, individuate tre aree sensibili quali concentrare la collaborazione e proporre possibili correttivi: monitoraggio preventivo dei bandi di gara; monitoraggio delle imprese che intervengono nell’esecuzione dei lavori o nella fornitura di beni o servizi;  anomalie rilevate nel corso della realizzazione dell’opera o della fornitura. Verrà, dunque, effettuato un monitoraggio preventivo dei bandi di gara con l’Ente che si impegna a trasmettere alla Prefettura, prima dell’adozione della determinazione a contrarre concernente i lavori, servizi e forniture del valore in questione, lo schema compilato dei bandi di gara al fine di consentirne, prima della pubblicazione, una disamina indirizzata a verificare esclusivamente la sussistenza di condizioni e clausole che sono da considerare, ai fini di prevenzione del rischio di inquinamento criminale, controindicate sotto il profilo della trasparenza e della piena concorrenza tra le imprese partecipante, poiché potrebbero “pilotare” l’aggiudicazione. La Prefettura, a tal proposito, provvede a controllare che il bando di gara contenga una clausola in virtù della quale l’impresa concorrente si impegna a dichiarare di non essere in situazione di controllo o di collegamento con altre imprese di cui abbia notizia che concorrono alla gara e che non si è accordata e non si accorderà con altri partecipanti alla gara. Il Comune, a sua volta, inserirà nel bando apposite clausole con le quali si stabilisce che vanno considerati quali casi di anomalia e, quindi, soggetti di verifica alcune circostanze che ricorrano insieme o da sole tipo l’utilizzazione delle medesime utenze fax e/o telefoniche o dei medesimi locali da parte delle imprese partecipanti; utilizzazione anche in parte dello stesso personale; rapporto di coniugio o vincoli di parentela tra coloro che ricoprono cariche sociali o direttive nelle imprese partecipanti; coincidenza della residenza e del domicilio delle imprese partecipanti; intrecci negli assetti societari di partecipanti alla gara. Nello stesso bando, ai fini delle verifiche antimafia, andrà indicato che l’impresa aggiudicataria si impegna a comunicare all’Ente i dati relativi alle società ed alle imprese, anche con riferimento ai loro assetti societari, chiamati a realizzare l’intervento, compresi i nominativi dei soggetti ai quali vengono affidate le forniture e servizi considerati sensibili. Il bando di gara, allo stesso tempo, dovrà contenere clausole, da inserire anche nei contratti a valle, che consentano la risoluzione del vincolo contrattuale da attivare a seguito dell’esito interdittivo delle informative antimafia espletate dalle Prefetture. Andrà anche introdotta la clausola secondo la quale l’impresa aggiudicataria si impegna a riferire tempestivamente all’Amministrazione Comunale ogni illecita richiesta di danaro, prestazione o altra utilità, ovvero offerta di protezione, che venga avanzata nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un proprio rappresentante, agente o dipendente. Analogo obbligo verrà assunto dalle imprese subappaltatrici e da ogni altro soggetto che intervenga nella realizzazione dell’intervento. Sempre nel bando di gara verrà specificato che gli strumenti contrattuali dovranno recepire tale obbligo che non è in ogni caso sostitutivo dell’obbligo di denuncia all’Autorità giudiziaria dei fatti attraverso i quali sia stata posta in essere una pressione estorsiva ed ogni altra forma di illecita interferenza. La Prefettura segnalerà, entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione dello schema di bando, le eventuali anomalie riscontrate e proporrà modifiche o integrazioni, avvalendosi della collaborazione del Gruppo Ispettivo Antimafia. Oltre quel termine di tempo l’Ente può, comunque, dare corso alla gara. Il Comune, inoltre, si impegna a trasmettere, su richiesta della Prefettura, oltre ai bandi, anche gli altri atti concernenti la gara ed un rapporto relativo del bando dove si motivano le scelte. Lo stesso Ente comunicherà su richiesta anche la composizione della commissione aggiudicatrice e potrà assolvere agli impegni previsti anche concordando l’inserimento nei propri bandi di clausole che si conformino agli obiettivi del protocollo. Per quanto concerne il monitoraggio delle imprese, a seguito dell’aggiudicazione, il Comune comunicherà alla Prefettura/U.T.G. di Salerno i dati relativi alle società ed alle imprese, con riferimenti ai loro assetti societari, chiamati a realizzare l’intervento o a fornire beni e/o servizi. Qualora a seguito di verifiche emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafioso nelle società o imprese interessate, la stessa Prefettura ne darà comunicazione all’Ente che applicherà la clausola di risoluzione del vincolo contrattuale. Verso un soggetto risultato controindicato, dopo le verifiche, all’informazione interdittiva consegue il divieto di approviggionamento e l’immediata interruzione del rapporto contrattuale. E’, dunque, richiesto, prima della stipulazione del contratto o dell’autorizzazione del subcontratto o dell’acquisizione di beni e servizi, l’esibizione del certificato camerale con la dicitura antimafia, necessario anche per la fattispecie di importi inferiori alla soglia prevista. Il Comune, infine, si impegna a segnalare alla Prefettura eventuali anomalie nell’esecuzione dell’intervento come casi di dilazione e ritardo nell’esecuzione della prestazione, che non presentino giustificazioni apparenti, oppure varianti in corso d’opera o formulazione di riserve, nonché altre circostanze anomale che verranno analizzate dallo stesso U.T.G. nell’ambito del Gruppo Ispettivo Antimafia. Al protocollo, che comporta impegni vincolanti pena la rescissione, potranno aderire, previa valutazione da parte del Prefetto di Salerno, soggetti pubblici che, in qualità di stazione appaltante, faranno richiesta di sostegno nella gestione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di rispettiva competenza.“Questo protocollo d’intesa testimonia il costante impegno dell’Amministrazione a favore della legalità. Ringrazio il Prefetto Sabatino Marchione per la grande disponibilità mostrata verso l’Ente con un rapporto di collaborazione che va così a rafforzarsi e a consolidarsi in misura sempre maggiore. Una collaborazione che è attiva a 360 gradi per la sicurezza del nostro territorio” è il commento del Primo Cittadino Ernesto Sica.