Roma: Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale, grande successo per l’inaugurazione

Grande successo per la presentazione ufficiale dei ‘Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale – Onlus’, l’associazione ambientalista già da tempo attiva in dodici Regioni italiane  e che per la fine dell’anno ha l’obiettivo di arrivare a 50.000 adesioni. A tenere il varo i circoli, presso la sala delle ‘Conferenze Stampa’ della Camera dei Deputati martedì scorso, sono stati alcuni esperti del Pdl in materia ambientale come l’onorevole Roberto Tortoli, già responsabile nazionale Ambiente per Forza Italia e sottosegretario al ministero dell’Ambiente, attualmente vice presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e l’onorevole Gerardo Soglia, segretario della commissione Finanze della Camera dei Deputati, tra primissimi sostenitori dei Circoli dell’Ambiente.  All’inaugurazione è intervenuto anche il consigliere comunale di Baronissi, Tony Siniscalco, che nell’associazione ambientalista ricopre il ruolo di coordinatore nazionale, ed il presidente dei Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale, Alfonso Fimiani. I Circoli dell’Ambiente si collocano agli antipodi rispetto alle altre associazioni ambientaliste presenti in Italia e a sottolinearlo è proprio lo stesso Fimiani: «Oggi quelle associazioni sono assolutamente fuori dal tempo, ferme al Sessantotto e alle proteste in piazza: con il loro atteggiamento distruttivo hanno finito per sancire il loro fallimento. E’ principalmente loro la colpa dell’arretratezza economico-energetica-infrastrutturale dell’Italia, così come sono loro i principali protagonisti della più grande catastrofe ambientale della storia italiana: l’emergenza rifiuti in Campania! Sono i signori dei ‘No! a priori’, No al nucleare, No ai termovalorizzatori, No al Ponte sullo Stretto, No a tutto! Allora non siamo noi ad essere agli antipodi rispetto a loro, ma sono loro ad essere agli antipodi rispetto allo sviluppo sostenibile ed alle reali esigenze del mondo di oggi. Con noi è nato il nuovo ambientalismo italiano», ha detto Fimiani. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il coordinatore nazionale Tony Siniscalco, che attualmente è il trait d’union tra i 150 circoli sparsi già in tutta italia: «Nel nostro manifesto c’è scritto chiaramente che il ‘valore-ambiente’ è bipartisan, non è né di destra, né di sinistra, né di centro. Il nostro è un ambientalismo che è favorevole al nucleare, alla Tav, al ponte sullo Stretto di Messina, alla privatizzazione dell’acqua e che vuole incentrare la proprio azione sulla formazione ambientale fin dai primi anni di scuola. Perché l’ambiente non ci è stato donato dai nostri padri, ma l’abbiamo preso in prestito dai nostri figli».