Roma: sen.Fasano, interrogazione sul caso Pittoni

Con una interrogazione parlamentare il Senatore Fasano interviene nel caso Pittoni e sulle deliranti offese diffuse su facebook,chiedendo al Ministrodello sviluppo economico se sia a conoscenza dell’incresciosa vicendacorrelata al famoso social network e, in caso affermativo, se ritenga necessario esaminare i contenuti di tale spazio telematico e considerare l’opportunità di oscurarli, tenuto conto del loro  livello diffamatorio, offensivo e  particolarmente diseducativo per le giovani generazioni.

 Interrogazione a risposta scritta Al Ministro dello sviluppo economico Premesso che: A Pagani, in provincia di Salerno, l’otto giugno 2008, il Sottotenente Marco Pittoni venne ucciso tragicamente nel corso di una sanguinosa rapina all’ufficio delle poste centrali; considerato che: il quotidiano “ LA CITTÀ” del 13 febbraio 2011, riporta l’articolo dal titolo: “Hanno vilipeso un eroe” – La foto del tenente Pittoni accostata a barzellette e immagini di mafiosi”; in detto articolo viene riportata la notizia secondo la quale l’immagine del tenente Pittoni sarebbe stata adoperata pretestuosamente in una pagina del social network facebook e avrebbe animato un forum di commenti offensivi e ingiuriosi delle forze dell’ordine e dello stesso tenente Pittoni; inoltre la foto del militare morto sarebbe stata abbinata a quelle di noti mafiosi in segno di totale disprezzo; l’indirizzo di detta pagina di facebook sarebbe (“http://www.facebook.com/home.php#!/permalink.phpstory_fbid=170436106336500&id=118724188139224”); tenuto conto che: l’accostamento della fotografia di Pittoni, eroe decorato con la medaglia d’oro al valor militare, a quella di noti criminali mafiosi ha suscitato grande sgomento nell’opinione pubblica; l’interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tutto quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se ritenga necessario esaminare i contenuti di tale spazio telematico e considerare l’opportunità di oscurarli, tenuto conto del loro  livello diffamatorio, offensivo e  particolarmente diseducativo per le giovani generazioni.

 

Sen. Vincenzo Fasano